9° capitolo

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Erano arrivate le quattro, l'ora che Filippo temeva tanto. 

Già, aveva paura che Einar si potesse arrabbiare.

Però, la sua paura più grande, era che il cubano lo lasciasse solo, che lo abbandonasse.

L'ultimo messaggio mandato da Einar era stato abbastanza forte per il più piccolo, un colpo al cuore gli avrebbe fatto meno male.

Alla fine, però, se voleva rimanere, almeno, amico del maggiore, gli toccava raccontare tutto.

Quindi, uscì di casa, non prima di essersi vestito e preparato.

[...]

"Ciao"

Aveva pronunciato il maggiore alla vista di Filippo, che, sembrava piuttosto sotto pressione.

"Ciao"

Irama era in ansia, lo si vedeva dal colore degli occhi.

"Parla"

"Quando avevo diciannove anni, un ragazzo mi chiamò per la prima volta, dicendomi di presentarmi dietro ad una casa abbandonata.
Mi ricordo che quando mi mettevo in cammino per raggiungere quel ragazzo, erano quasi sempre le nove e mezzo di sera. Inizialmente non capivo cosa volesse fare, poi, un giorno, mi mise una benda sugli occhi, sentivo solo il rumore di una macchina arrivare, poi più niente.
Dopo quel fatto non tornai a casa per due settimane, ero ancora basito da quel fatto.
Nel giro di quelle due settimane mi avevano picchiato, maltrattato e avevano abusato del mio corpo.
Tutto ciò è continuato fino ad adesso, era per questo che avevo quei lividi, ed era per questo che facevo quei brutti sogni."

Non riusciva più a parlare, Filippo.

Era come, spaventato.

"Perché ti sei fidato di loro? Perché sei andato dietro quella casa?"

"Non lo so, avevo qualcuno nella testa, che mi diceva di fidarmi, di andare e di stare con loro.
Perché, per finire in bellezza, assieme al mio aggressore, ce n'erano altri, e ognuno portava la sua vittima"

Einar era immobile, neanche lui riusciva a parlare, era traumatizzato.

Poi, non si sa con quale forza, abbracciò Irama, e, senza neanche preavviso, lo prese in braccio.

Tornarono a casa così, i due.

Me.

Questo capitolo doveva uscire  molto prima, perché le chat non erano previste:D

Però ho fatto così, ne avevo voglia.

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