7° capitolo

819 63 30
                                    

Oggi era il giorno, Filippo usciva dall'ospedale.

Einar si svegliò presto, per la paura di fare tardi.
Quel messaggio dallo sconosciuto lo aveva inquietato un po' , ma doveva andare avanti in qualche modo.

Erano le sette del mattino, quando Einar si mise in macchina diretto all'ospedale dov'era stato ricoverato il suo amore, che, però, non era sua.
Almeno non ancora.

[...]

Arrivato in ospedale, andò davanti alla porta della camera di Filippo, che, forse cinque minuti dopo, uscì in tutta la sua bellezza.

Era pallido, come sempre,  i suoi occhi erano di un verde chiarissimo, quasi azzurro possiamo dire.

Le sue piume erano nere,  come i suoi vestiti d'altronde. 

"Piccolo"

Questo disse Einar, una parola per far partire il cuore di Filippo, che gli saltò letteralmente in braccio.

E allora, -parte sdolcinata- Einar lo prese da sotto le coscie, lo fece girare e gli baciò la guancia, di seguito il cubano si sedette sulla sedia davanti alla stanza, sempre con il minore in braccio, e lo abbracciò più forte che poteva, per l'ennesima volta.

Dopo un qualche secondo Filippo, sentì un bagnato sulla sua spalla, dov'era appoggiata la testa di Einar.

Stava piangendo.
Piangeva per lui, Einar piangeva per lui.

Sta volta fu lui a baciarlo, sul collo.

E restarono così, due ragazzi, troppo orgogliosi per ammettere di amarsi, l'uno abbracciato all'altro, come una coppia.

"Mi sei mancato tantissimo"

Pronunciò Einar, mentre teneva Filippo ancora in braccio.

"Anche tu"

Filippo, visibilmente imbarazzato da quella situazione, nascose la sua faccia nel collo di Einar, che, appoggiò succesivamente la sua testa su quella del minore. 

"Scusate il disturbo, sono la dottoressa, piacere.
Vorrei avvisarvi che noi dottori vorremmo fare delle ultime visite a Filippo Maria Fanti, quindi, domani si presenti alle 9:00 qui in ospedale"

Filippo, visibilmente scocciato, annui e salutò la dottoressa con un sorriso, che fece, non si sa per quale motivo, ingelosire Einar.

"Perché le hai sorriso?"

E allora lui:
"Devo essere gentile con le ragazze"

Einar, ancora più geloso di prima, con le mani prese il volto di Filippo, costringendolo a guardarlo negli occhi, e gli disse "sei mio, sei solo mio"

e niente, Filippo lo baciò, ma non un bacio calmo, era come se quel bacio tutti e due lo aspettavano, era un bacio di felicità. 

"Non lo so, penso di amarti"
Disse Filippo

"Io sono sicuro di amarti"

Me.

MAHHEI, capitolo romantico, ci mancavano gli Eiram insieme:D

Domanda: andrete a qualche instore di Irama o Einar?

Io a Eboli, il 19.




Thiscrush/Eiram.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora