notte piccola

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Erano le 3.00 non riuscivo a dormire quindi mi alzai mi infilai un pantalone da cavallo ed una felpa e uscii di casa.
Mi diressi verso il box di scintilla, lei sentendomi arrivare raddrizzò le orecchie .
«ciao bella»la salutai, dandole una carota.
Aprii la porta per farla uscire e le montai in groppa.
«bravissima » dissi dandole una pacca sonora sul collo.
Facemmo il giro della scuderia, almeno 10 volte, naturalmente al passo, ma era una sensazione bellissima.
I suoi muscoli guizzavano  ad ogni suo movimento, scatenava una Potenza innata ed era tremendamente alta circa 1.73 .
Quando arrivammo al box scesi da cavallo la strigliai e la rimisi nel suo fresco box.
Mi squillò il telefono riposi senza guardare chi era
«pronto» ma chi era alle 3.40 di notte
«jenny»
«cazzo Luke ma che hai»
«vedo degli unicorni»biascicò lui
«sei ubriaco?»
«no Cioè forse»
«quanto hai bevuto?»chiesi io preoccupata .
«poco»
«certo Luke certo dimmi dove sei ?»
«sono a casa»
Sentii un rumore di piatti spaccati e cadde la linea.
Cinque secondo dopo sentii il mio telefono squillare.
«laura?»
«per favore vieni a casa nostra, mamma non ce e papà beh lo sai, Luke è ubriaco e continua a chiamare te »
Un tuffo al cuore Luke chiamava me?
«arrivo»
Mi diede l'indirizzo e arrivai circa 20 minuti dopo.
«eccoti entra»disse laura
Entrai c'erano piatti sfasciati ed un odore di birra e vodka tremendo .
«è in girdino»
Andai in giardino e lo vidi stava portando alla bocca un'altra bottiglia.
«Luke basta»
«vattene jenny »
Gli levai la bottiglia dalle mani
«ho detto vattene e ridammi la bottiglia » mi gridò arrabbiato
«perché sei ubriaco hai detto che tu non ti ubriacavi mai»
«infatti è così »
«allora smettila di fare il cretino okay?»
«jenny »
«si ?»
«mi sei mancata»
Erano solo 4 giorni che non ci vedevamo ma dettagli
«anche tu luke» le parole mi uscirono da sole di bocca.
Sorrise e mi fece sedere sul tavolo si intrufolò tra le mie gambe e fece congiungere le Nostre labbra.
Una sensazione magnifica.
Mi prese per la mano e mi portò su .
Era buio quindi non si vedeva molto la sua camera finché lui non accese una lampadina che si trovava sul suo comodino.
Si levò la maglietta .
E solo adesso notai che era pieno di tatuaggi sul petto: aveva una Fenice, una piuma, aveva anche scritto in francese due nomi, aveva due uccelli e sul polso il segno dell' infinito che io da genia non avevo mai notato.
Si levò anche i pantaloni.
«c-che fai?»
«mi spoglio no? Mi pare ovvio che faccio dormo in jeans e converse»
«oh»
«Tieni» disse porgendomi una maglietta.
La infilai mi arrivava alle ginocchia e levai i pantaloni .
Mi prese per i fianchi prendendomi in braccio.
Appena le sue dita entrarono in contatto con la mia pelle mi bloccai.
Lui si accorse della mia pelle d'oca e mi sorrise.
Mi buttò sul letto e mi cinse la vita.
«notte piccola»
Certo che era lunatico prima mi diceva che era uno sbaglio baciarmi e poi mi
baciava
Mi stavo innamorando di lui cacchio.

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