"Ciao Padrona, è tornata da quale mondo stavolta?" chiese Mau mentre stava preparando il pranzo.
"Da Ponyville" rispose il Cerbiatto, ritirandosi dentro di se' le proprie ali.
"Ah, la famosa città immaginaria. Era da tanto tempo che non la visitavi" fece notare Mau, cucinando delle uova al tegamino.
"Eh già, volevo rivedere alcune facce amiche." aggiunse Cerby, tornando alle sue fattezze umane. "Mi dovrò abituare prima o poi alle tue improvvise trasformazioni" disse il gatto Mau "Che hai fatto quindi a Ponyville?".
"Ho solo salutato le sei che già sai, volevo sapere come stavano soltanto. E' da tempo che non so cosa hanno combinato, da quando vedemmo quel loro film al cinema" rispose la Creatura dal nome di Cerby o Cerbiatto, diventato adesso la solita Alex alias Maddy "Mad" Lossen. Era pallida e molto magra, molto simile comunque alla sua versione animale antropomorfo.
"Mi dissero che presto mi avrebbero mandato tutte le puntate nuove registrate delle loro avventure, così me le sarei godute come le mie vecchie maratone sulla loro serie, tu, anzi, voi tutti sapete quanto mi piaccia vederle" rispose Maddy/Alex.
"Ma tu hai pure i loro fumetti!" fece notare Samuel.
"Sì, ma non posso permettermene altri. Non ho ricevuto alcuna richiesta dal Sommio mio ispiratore, quindi sono a corto di grana" disse guardando in basso, seduta al tavolo con Mau che metteva le uova nei loro piatti. Maddy/Alex andava matta per le uova riscaldate.
"Oh la mia povera padrona quanto soffre" scherzò Mau.
"Guarda che ti butto dalla finestra, dopo." minacciò ancora la Creatura ora umana. Mau le lanciò un'occhiataccia, mentre si sedette davanti ad Alex.
"Comunque stanno bene, ho pure incontrato Starlight. Nei prossimi giorni però mi piacerebbe incontrarle di nuovo. E' sempre interessante parlare ed osservarle" continuò la magrissima padrona vestita come la notte.
"Hai ancora il cappello in testa" disse Samuel, risucchiando un uovo di nascosto a Mau.
"Lo so, Samuel. Tanto devo uscire di nuovo. Ho bisogno di pensare."
"Posso venire anche io?" chiese la capra dal pelo color oro.
"No, voglio stare da sola ed in silenzio" finì Lossen.
"Non ti preoccupare, Samuel, al ritorno -fra chissà quante ore- tornerà per raccontarci tutto, o almeno, quel poco che ha pensato" sorrise Mau, pulendo i piatti.
"Abbiamo una padrona proprio strana" aggiunse Samuel.
Non pioveva e quindi la Creatura non aveva bisogno di tornare a quelle sue spoglie, lasciando l'aspetto esterno allora il suo normale da essere umano. Questo però non negava che Alex si trovasse lo stesso infastidita dalla presenza di altri umani delle vicinanze.
"Meno male che non sanno di me ne' sapranno a cosa sto riflettendo adesso. Forse è un bene, forse no..." Pensò come prima cosa Alex, uscendo con addosso la sua solita lunga maglia nera e con i suoi pantaloni mezzi logori dall'aspetto vagamente militare.
Ricordò di quando chiese a Twilight Sparkle che libri avesse ricevuto. Era rimasta a dormire a casa sua, quella ad albero che frequentava quando era ancora una studentessa, dato che ora era una principessa reale, e non ne aveva più bisogno. Per tutto quel giorno era ancora a cercare un senso ai suoi scopi, un senso alla sua esistenza, il perché loro avessero un chiaro cutiemark e lei no. Lei era un cerbiatto alato ma voleva capire meglio il loro meccanismo così naturale di capire quale fosse il loro destino.
Con Fluttershy s'intrattenne a discutere su alcune tipologie di insetti mentre bevevano del thè. La pegasus dall'aria dolce e gentile le offrì anche due sacchetti di the' fai-da-the, portandola anche ad osservare i pipistrelli, animali che adorano entrambe.
Da Rarity non andò per evitare di sentire i suoi noiosi discorsi di moda, ma per sfortuna sua questa femme fatale seppe della sua visita: il Cerbiatto comunque se la diede a gambe sparendo dalla sua vista dopo che ella le regalò tonnellate di tappeti persiani. Ovviamente scappando disse:"La ringrazio tanto, bella signorina!"
Da Applejack stette solo per osservare i loro lavori di ristrutturazione, perché la pony forzuta cowgirl non aveva molto tempo da dedicarle. Il Cerbiatto però ama i bambini e così rimase a giocare un poco alla casa sull'albero di Applebloom. Le aiutò anche a fare alcuni veloci appunti su cosa stavano studiano, evitando l'argomento matematica. Le aiutò anche ad organizzare un piano per trovare i cutiemark di altri fianco bianco.
Pinkie Pie seppe anche lei, e verso cena organizzò una veloce festa di benvenuto con una torta gigantesca. Il Cerbiatto gradì molto ma non ballò con le altre, rimanendo invece a chiacchierare con Twilight Sparkle, che per l'occasione si fece presente.
Rainbow Dash ebbe solo il tempo di salutarla da una nuvola, facendo uscire da sotto di essa pioggia e fulmini: facendola diventare piccola piccola, la regalò come una sorta di baobab da lasciarle portare a casa. Il Cerbiatto gradì molto.
Il Cerbiatto ricordò tutto tante volte più e più, e tornando nel suo covo, fissò ancora la sua piccola nuvola far cascata di pioggerellina sul davanzale, che tutti ammiravano nella cameretta.
"E' proprio un bel regalo" disse Samuel. "Eh già" ammise Mau. Tornarono tutti a tavola, mangiando il resto dell'enorme torta lasciatole da Pinkie Pie con gusto.
"Allora, ragassuoli miei, vi dico che cosa ho fatto ieri a Ponyville..."