Festa di benvevuto

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«non mi piace stare al centro delle attenzioni, Wanda. Già mi guardano tutti perché sono l'ultima arrivata...»

«ti metterai questo vestito!» Esclama Wanda sorridente come se non avesse sentito quello che ho appena detto «sarai bellissima!»

Guardo quel vestito steso sul letto. E' lungo e non ha maniche. La forma del balconcino sembra avere una forma a cuore. Spero che non sia troppo indecente messo addosso.

«questo colore mi ricorda quello degli occhi di Pietro...» Mormoro accarezzando il tessuto morbido.

«azzurro...»

«già, azzurro...» ripeto.

«te lo metterai?» mi chiede con uno sguardo tenero.

Sorrido e lei mi salta addosso contenta. «tutti i ragazzi ti guarderanno!» Sentenzia.

«in realtà è proprio quello che vorrei evitare...» Ammetto.

«magari così qualcuno si ingelosirà...» Mormora con un'espressione di chi la sa lunga su di te.

«cosa intendi?»

«nulla! Sbrigati a prepararti!» esclama cambiando discorso «io vado a fare la doccia!»

Dopo un'oretta sono pronta e Wanda irrompe nella mia nuova camera con un vestito che mi ricorda il colore delle nuvole ed è molto carina. In realtà lo è sempre.

E' alle mie spalle e mi guarda dallo specchio con gli occhi spalancati.

«che c'è?» Chiedo senza girarmi.

«penso che qualcuno di mia conoscenza sia veramente un cretino se si lascia scappare una ragazza come te...» Dice con un sorrisino complice.

«non capisco cosa vuoi dire...»

«lo capirai. Ora andiamo!» Esclama andando verso la porta.

Do un'ultima occhiata al mio riflesso nello specchio. Il vestito è davvero bellissimo. Il colore rende molto bene sulla mia pelle chiara. Magari lo spacco che lascia intravedere la coscia quando cammino non mi fa sentire a mio agio ma per far contenta Wanda farei questo ed altro.

«con queste scarpe non riuscirò a scendere le scale Wanda...» Piagnucolo aggrappata al suo braccio «non riesco a stare in equilibrio e poi mi fanno troppo male; non riesco a camminarci.»

«sei una donna, Nina. Puoi sopportare qualsiasi cosa.» Sentenzia lei con fierezza.

Ha ragione. Se considero tutto quello che ho sopportato nella mia intera esistenza... camminare con questi tacchi è la cosa più facile che ho fatto.

Scendo uno scalino alla volta con le gambe tremanti. "Ce la posso fare" dico a me stessa.

Quando finalmente arriviamo giù, nessuno sembra essersi accorto di noi, per fortuna. Ma Wanda rimedia subito.

«ecco la festeggiata!» Urla per superare la musica.

«grazie Wanda. Ora tutti stanno guardando me.»

A un passo dal mio cuore - Pietro MaximoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora