Capitolo Speciale: Laila Pov's

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《Ho paura Edo》dico 《Perché?》chiede lui mentre mi aiuta a pulire casa mia dopo la festa 《Hai visto l'anello che indossava Madison》rispondo io
Lui annuisce e io continuò 《A parer mio gliela regalato lui, loro hanno litigato ma poi hanno fatto pace e poi lui è venuto a prenderla》dico io 《E con questo?》mi chiede Samuel 《Non voglio che lui la faccia soffrire di nuovo, l'ha già fatto una volta e non voglio vederla stare male come quest'estate》dico io
《Hey》dice Edoardo smettendo di pulire e abbracciandomi 《Andrà tutto bene, lui non la farà stare male di nuovo, lui l'ama. 》aggiunge lui passando una mano sulla mia testa.
《Dai ora puliamo》dico io
Finito di pulire.
Edoardo deve andare a casa così lo saluto con un bacio a stampo e vado a dormire.
La mattina seguente mi sveglio per colpa del rumore assordante della sveglia, vado in bagno mi lavo, prendo dall'armadio un jeans usurato e una maglietta vecchia, mangio i miei soliti cereali mattutini.
Leggo un'po, come tutte le mattine, che passo sempre da sola perché i miei lavorano.
Poi suona il campanello prendo una giacca ed esco con il mio fidanzato.
《Ciao Amore》dice Edo 《Ciao》dico io dandoli un bacio stampo.
Salgo in macchina.
《Ti va di andare al mare questo week end? 》chiede Edo
Prendo la sua mano e dico:《Si ok》
《Devo prendere una cosa in casa mia e poi andiamo 》dice Edo
Io sorrido e annuisco, lui continua a guidare e non posso far a meno di pensare a quanto sia bello il mio fidanzato.
《Edo, forse non te lo dico sempre ma sappi che Ti amo》dico io 《Ti amo anch'io, Laila》dice lui
Arrivati a casa sua scendiamo dall'auto mano nella mano e entriamo.
《Ciao mamma, sono a casa, prendo una cosa e vado》dice lui
Il salotto e la cucina erano uno dentro l'altro e d'erano molto piccole.
Edoardo mi guida fino a camera sua, ch'era altrettanto piccola.
La camera era allestita con poster di squadre di calcio, qualche foto di Edo da piccolo e al centro c'era un letto con al fianco un'armadio.
《Mi piace la tua stanza, è modesta》dico io
Lui annuisce e in quel istante una donna dai capelli grigi, con indosso un paio d'occhiali da sole scuri e un bastone 《Edo, sei qui?》chiede la donna 《Si, mamma》dice lui 《Salve, Signora Potter io sono Laila, la ragazza di suo figlio.》dico io 《Ciao Laila》dice la Signora Potter 《Vuoi mangiare qualcosa, Laila?》aggiunge lei 《Veramente stavamo andando》dice Edoardo 《Arrivederci Signora Potter》dico io 《Ciao ragazzi》dice sua mamma
Usciamo di casa e Edo chiude la porta dietro di se, a mano una giacca.
《Quindi tua mamma è?》chiedo io 《Ceca? Si》dice lui 《Perché non me l'hai mai detto prima?》chiedo io 《Non fraitendermi io non mi vergogno di lei, anzi mi ha cresciuto tutta da sola nonostante il suo problema e la stimo per questo, ma non voglio che la gente mi guardi come dire "oh poveretto" o che mi dica "mi spiace" perché io sto bene con lei, forse ho sbagliato a tenertelo nascosto, Scusa》dice lui
《Scuse accettate》dico io sorridendo e baciandolo 《Ora andiamo》dice Edo mettendomi un braccio intorno al collo e camminando insieme fino all'auto.
Saliti in auto Edoardo dice:《Oggi andremo in uno posto speciale》《Dove?》chiedo io 《Sorpresa》dice lui iniziando a guidare 《Un'indizio? 》chiedo io 《No》dice lui 《Dai》dico io 《No》dice ancora lui
Io faccio l'arrabbiata mettendo il broncio e incrocio le braccia.
Lui ride e dopo qualche secondo parcheggia davanti ad un'enorme schermo.
《Cinema in auto?》chiedo io 《Si, ora vado a prendere i pop corn》dice lui
Lo guardo mentre esce dall'auto e si allontana e ripenso a tutto quello che ha passato e a quanto sia una persona forte e sicura di sé.
Quando torna con i popcorn in mano il film sta iniziando e io e lui ci poniamo sopra l'auto.
Io gli chiedo e dico:《Ma tuo padre?》 《Shshshsh》dice lui
A quel punto appoggio la mia testa al suo petto e guardo senza spostare lo sguardo "Grease".
Alla fine mi rimetto dentro l'auto e rifaccio la fatidica domanda:《Tuo padre?》
《Guarda il film》mi dice Edoardo che ha un'aria quasi distaccata come se i pensieri del padre lo tormentarono molto profondamente.
Misi la mia testa sulla sua spalla e gli sussurraì: 《Eii io ci sono sei hai bisogno》
Lui mi lascia un leggero bacio a stampo sulle labbra e si limita a continuare a guardare il film, quindi decido di smettere di chiedere a Edo di suo papà voglio che sia lui a volermene parlare.
Finito il film lui accende l'auto e prima di partire dice:《Mio padre se n'è andato non so chi sia》
Io non so cosa dire quindi gli prendo la mano e faccio in modo che le nostre dita s'intrecciano.
Il ragazzo moro mette in moto e parte sono certa che abbia ancora molte cose da dirmi e me le dirà quando vorrà.


Ti odio e ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora