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«Io amo i gatti!»

Quel commento cattura la tua attenzione, decidi allora di essere più sciolta. Che sarà mai se rispondi in modo educato senza infastidirti?! Non è uno stalker, è un ragazzo normalissimo.

«Sì?»

«Ne avevo uno, ma qualche anno fa è morto. Me l'hanno regalato in prima elementare. Era rosso, si chiamava Felix, era un amore.»

«Quanti anni aveva?»

«Otto. Intossicazione.»

«Cucciolo...» dici triste.

«Già... ma non parliamo di queste cose, parliamo di cose belle.»

«Tipo?» domandi.

«Te.» risponde.

È già il secondo complimento che ti fa in qualche minuto, stai iniziando a pensare male.

«E cosa vuoi sapere?» chiedi cercando di mantenere la calma e di non far notare il tuo evidente imbarazzo.

«Non lo so.» dice avvicinandosi a te.

Tu noti il suo passo avanti e ne fai uno indietro. «Dimmi qualcosa tu.» si avvicina con una falcata più ampia. È molto vicino a te, finalmente puoi vedere i suoi fantastici occhi color nocciola, che brillano alla fioca luce delle candele. Fai anche tu un altro passo indietro, ma il muro ti impedisce altre mosse.
Lui fa l'ultimo passo verso di te, i vostri volti sono ad un palmo di naso.

«Possiamo anche non parlare, sai?» appoggia un avambraccio al muro, bloccandoti così qualsiasi via di fuga.

«Allora cosa facciamo?» parli a fatica, respiri a fatica.

«C'è una camera da letto dopo quella porta.»

Lo guardi male, ma lui subito: «Ehi, scherzavo! Però...» avvicina il suo viso sempre di più al tuo, molto lentamente. Le tue labbra si schiudono automaticamente. Lui se le inumidisce con la lingua e azzera la distanza tra voi.
Senza renderti veramente conto di cosa tu stia facendo, chiudi gli occhi e ricambi il bacio.

CLUEDO; immagina newt [Complete]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora