Real nightmare

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Baldr's POV
Si stacca da me con uno scatto, restandomi ancora addosso con il corpo.

- Ahi...... -

Gli ho dato un morso, anche se non così forte come volevo all'inizio, ma volevo solo che si allontanasse. Mi stava facendo impazzire e una parte di me desiderava troppo ribellarsi, fargli capire che non sarei stato buono buono a subire qualsiasi cosa vogila farmi. Però non gli ho fatto male davvero, la sua è tutta una presa in giro con sorrisetto di approvazione.

Lui approva!

Sto facendo il suo gioco, lo ha fatto apposta, come una sfida di cui già conosceva il risultato. Ci sono cascato come uno stupido.

Sospiro lasciando andare la testa di lato, chiudendo gli occhi con rassegnazione.

- Ora si ragiona. -

Finalmente si leva di dosso, mettendosi seduto accanto a me, lasciandomi libero di respirare ma non libero dalla sua presenza.

- Cosa vuoi da me? -

Mi sento sfinito, fatto a pezzi nell'animo da tutto quanto. Sono solo in un mondo che mi ha portato via tutto e che mi lascia in pasto a chi dovrebbe in realtà avere cura di me.

Il cuore continua a martellarmi in petto e sento i suoi occhi addosso, chiudo forte i miei per impedirmi di guardarlo. Finirei di nuovo perso in quel rosso, persino adesso li vedo con la mente, sento la pelle bruciare sotto quello sguardo che tenta di entrarmi dentro.

Resta in silenzio e come in un film montato male vedo pezzi degli ultimi giorni, pezzi degli incontri con lui.

Lo schianto a scuola, l'essere fissato in classe mentre si presenta, l'interrogatorio sulla mia via e ancora quegli occhi intenti a fissarmi. I bulli che mi scaraventano a terra e mi prendono a calci, la minaccia senza senso di quella ragazza e le braccia del professore che mi stringono per non farmi cadere. I numeri che si susseguono nell'ascensore, mentre ancora mi tiene stretto con la scusa di non farmi appoggiare il peso sulla gamba che mi dava fastidio. Poi quello sguardo gentile quando mi ha dato la tazza con il te drogato, quel momento in cui pensavo di averlo giudicato male, che in realtà era una persona buona e che mi voleva davvero aiutare. Alla fine è stata tutta finzione, una recita per legarmi al letto e aspettare che riprendessi i sensi, per potermi far vedere e sentire ciò che voleva farmi, per...

Sto respirando troppo velocemente e ancora non ho ricevuto risposta.

- Dimmelo! Cosa vuoi da me? -

Mi manca l'aria, volevo urlare ma è uscito un lamento disperato e patetico. Che schifo di vita, mi chiedo perché sto cercando di capire o di resistere.

Lui sposta lo sguardo, sospira fissando oltre la finestra un pezzo di città.

- Te l'ho detto... ora sei mio, ho già quello che voglio, devi solo accettarlo. -

Bella prospettiva, ma perché io? Quella storia dell'odore non ha senso.

- Ma io non voglio... non... non è... -

Non è giusto.

Tento di sollevarmi, ma le braccia sono bloccate da quelle manette che mi legano al letto e ricado a peso morto sul cuscino. Mi sento senza forze e sto per fargli notare che ancora non ho cenato, se proprio mi vuole tenere ingabbiato almeno che non mi lasci morire di fame.

--- din don ----

E ora che succede???

- Fai il bravo. -

Si alza e seguo i suoi movimenti fino alla porta, fluidi, silenziosi e sicuri. Cerco di immaginarmelo mentre raggiunge la porta e la apre, mostrandosi ancora con la camicia aperta, gli addominali evidenziati dal tatuaggio e magari quel sorriso sollevato solo da un lato della bocca, ammaliante e seducente al punto da farti dimenticare la ragione per cui hai suonato al campanello.

Devo gridare!!! Devo chiedere aiuto, non fantasticare sul mio carceriere!!!!!

Ma non ci riesco, apro solo la bocca e trattengo il respiro per poi mordermi il labbro e chiedermi perché. Perché non ho chiesto aiuto? Perché non ci ho neppure provato?

Forse non sarei stato sentito, forse comunque quel pazzo avrebbe tirato fuori la scusa di un film alla tv. Poi me l'avrebbe fatta pagare una volta ritornato qui. E se invece è qualche amico con cui vuole condividere il giocattolino? O meglio lo schiavetto...... così mi aveva chiamato.....

Cosa ho fatto di male??? Perché tutto questo?!?



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E siamo tornate! Purtroppo la scuola non ha aiutato a trovare tempo per andare avanti con la storia fino ad ora, ma non potevamo lasciare tante richieste di continuare senza una risposta.

I piani sono un poco cambiati, nuove idee si sono affollate in testa e cose da far succedere. Speriamo che piaccia questo piccolo nuovo inizio e ancora di più il seguito~ ♥

Innocent SinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora