Capitolo 2 - La festa

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Stringevo il pacchetto tra le mani ormai sudate, suonai il campanello ma la musica all'interno era troppo forte affinchè si sentisse quindi decisi di entrare. Dentro c'era una folla assurda e più che una casa sembrava una gigantesca discoteca. Per fortuna riuscì ad attraversare la folla cercando con lo sguardo Masao, ma nulla, sono troppo basso e non riesco a vedere, i miei 162 centimetri mi stavano impedendo di trovare l'amore della mia vita. Spinto dalla folla mi ritrovai su un divano in una zona più tranquilla, alzai lo sguardo e vidi per la prima volta la mia rivale numero uno. La ragazza alta, bella e da un seno prosperoso se ne stava tutta sola seduta con le gambe accavallate fissando un punto lontano. Per un attimo mi feci stregare dalla sua aura di eleganza e da quello sguardo di velata tristezza che le sue lunghe ciglia tentavano di addolcire. Cosa stava guardando? Seguì il suo sguardo fino a trovare Masao chiaramente ubriaco con la lingua in bocca ad una del quinto anno. Mi sentì un nodo alla gola e senza pensarci mi voltai verso Shizuko, non aveva cambiato espressione. La tentazione di consolarla era forte, in fondo potevo capire il suo dolore, ma d'altro canto in me cresceva una sorta di soddisfazione..

''Aha! Ben ti sta! Le ragazze tutte tette e zero cervello stancano prima o poi!''

urlai dentro di me sorridendo quando mi accorsi che mi stava fulminando con lo sguardo. Mi si gelò il sangue nelle vene.

-S-scusa-

balbettai alzandomi e ritornando a farmi schiacciare tra la folla ubriaca

-Hei Gayato! Vieni qui!-

mi sentii chiamare da quelli stronzi e senza nemmeno voltarmi corsi via. Sapevo già che mi avrebbero obbligato a bere per poi farmi qualche brutto scherzo, non voglio più che le mie foto facciano il giro della scuola... Li sentivo dietro di me così entrai nella prima stanza al piano di sopra che trovai. Era la stanza di Masao, mi guardai intorno con il cuore in gola per l'emozione. Era la prima volta che ci entravo, curiosai un po' in giro ed in un cassetto trovai una valanga di preservativi, il groppo in gola tornò e mi gettai sul suo letto scoppiando in lacrime lasciandomi avvolgere dal profumo del suo cuscino. Non era giusto, perché fra tanti mi dovevo proprio innamorare di un etero? Avevo già perso in partenza.

Singhiozzavo con la faccia immersa nel cuscino fino a quando non sentì la porta aprirsi, preso dal panico entrai in tutta fretta nell'armadio portandomi dietro l'oggetto che avevo tra le mani e lasciando il cassetto del comodino aperto. Masao si era portato dietro la ragazza di prima già mezza nuda, i due erano troppo ubriachi per accorgersi persino che la luce fosse già accesa e si diedero, senza pensarci due volte, alla pazza gioia. Mi morsi il labbro sentendo una stretta al petto ma non riuscivo a smettere di guardare dalla fessura che separa le due ante, se mi avessero scoperto sarei di sicuro stato marchiato come pervertito guardone oltre che come gay. Non riuscivo a smettere di guardarlo, era perfetto anche con quei capelli scompigliati e quel viso accaldato... senza accorgermene iniziai ad eccitarmi anch'io. Era sbagliato, io ero sbagliato. Perché non potevo essere come tutti gli altri? Perché non potevo innamorarmi di una ragazza? Perché dovevo sempre essere io quello diverso? Mi strinsi il polso pieno di cicatrici tremando con il viso coperto di lacrime per poi accucciarmi sul fondo dell'armadio cercando di non sentire più nulla.

* * * * * Angolo dell'autrice * * * * *
Ehilà bimbi belli >^< Cosa ne pensate di questo capitolo?
Che ve ne pare della piccola Shizu? E di Masao?
Beh dopo questa torno a studiare sciauuuuz ;^;)/

Solo un altro bacio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora