Capitolo 5 - L'hobby di Subaru

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Lunghi capelli neri, profondi occhi scuri, lunghe e seducenti ciglia, labbra di un delicato color pesca, un fisico snello ed un vestitino color notte decisamente femminile.

-Su su proviamo un'altra posa!-

Mi trovavo nello studio d'arte di Subaru, il biondino incontrato qualche ora prima, vestito da donna mentre mi scattava delle foto addir poco imbarazzanti. Dopo avergli raccontato la mia storia mi sono lasciato convincere dalla sua logica bizzarra secondo la quale, se a Masao piacciono le donne, perché non provare a conquistarlo nei panni di una ragazza? Lui, essendo uno studente d'arte mi avrebbe aiutato, ma ad una condizione: sarei dovuto diventare la migliore amica di Shizuko. Avrei dovuto scoprire più cose possibili su di lei in modo da riuscire, con il tempo, a farli lasciare. Tuttavia Subaru non era mosso da spirito di fratellanza bensì aveva dei chiari secondi fini: se Shizuko fosse diventata single, con il cuore spezzato, sarebbe sicuramente finita tra le braccia del biondo. Questo suo piano faceva acqua da tutte le parti, ma a me interessava solo la prima parte.

-Con questi scatti siamo apposto, entro stasera ti creo il profilo sui social e ti servirà pure un nuovo telefono-

-Davvero ho bisogno di tutto questo?-

-Ma certo! Al giorno d'oggi, una persona nasce prima su internet! A cosa servono i genitori se si ha uno smartphone?! Forse in qualche cassetto ho un mio vecchio cellulare da poterti prestare-

-Sicuro di voler fare tutto questo per me? In fondo non ci conosciamo-

-Povero stolto, questo è ciò che credi tu, seguimi-

Disse sistemandosi gli occhiali con uno strano barlume negli occhi, per poi aprire una porta rimasta chiusa fino ad allora. Shizuko. Quella stanza era piena di immagini di Shizuko. Poster, cuscini, coperte persino action figure fatte a mano, e tutto ciò era decisamente inquetante.

-C'è un motivo per cui ti ho mostrato il mio angolo felice-

Disse prendendo un album di foto mostrandomelo.

-Fino a due anni fa frequentavo la tua stessa scuola, quindi non pensare che non ti conoscessi. Ma tutto questo non c'entra, incrociai Shizuko per la prima volta in terzo liceo all'uscita da scuola, non disse nulla e non si voltò nemmeno verso di me. Era bellissima, un angelo dai capelli rosa, indossava la divisa della sua scuola, quella prestigiosa accademia femminile vicino al parco. Il suo sguardo spento si illuminò e sorrise in un modo talmente puro quando vide quello sgorbietto poco affascinante del suo ragazzo che me ne innamorai. Da allora scoprii diverse cose sul suo conto, partecipai ad ogni loro festa, invitai Masao ad uscire diverse volte in coppia nella speranza che portasse anche la mia adorata Shizu, ma nulla. La teneva lontana da me, lontana da tutti. Iniziai a seguirla sui social, partecipavo ad ogni suo concerto di violino, le mandavo fiori e cartoline a San valentino, ed un paio di anni dopo divenne famosa anche come modella. Ero il suo fan numero uno, ma ciò non mi bastava. Avevo le sue riviste, ma in nessuna di quelle foto riuscii a trovare lo stesso sguardo che mi fece battere il cuore la prima volta. Decisi così di andare io stesso a scattarle delle foto, in modo da imprimere su carta la sua quotidianità.-

-Ma questo non è un reato?-

-Taci e lasciami continuare. Allora, dov' ero rimasto? Ah si, decisi di fotografare il suo lato più carino, e ci riuscii, ne scattai una, due, venti, forse cento. Ripetevo la mia routine ogni giorno, seguivo gli spostamenti di Masao poiché ero certo che mi avrebbero portato a lei, ed è lì che ti vidi. In un primo istante ti presi per un maledetto stalker che importunava il mio angelo ed iniziai ad indagare sul tuo conto. Le voci che giravano a scuola non mi convincevano così iniziai a pedinarti per i corridoi finché non ebbi la conferma che non eri interessato a lei-

-Uh... cosa dovrei dire a questo punto?-

-Nulla, come primo obiettivo ho bisogno solo di una cosa, della sua voce. Non sai quanto desideri ascoltarla! Il silenzio da cui è avvolta la rende una ragazza tanto misteriosa! Ed il suono della sua voce manca alla mia collezione di suoi cimeli-

Il suo folle amore per quella ragazza mi metteva i brividi... Mi trovavo davanti ad un vero e proprio stalker che non aveva ancora realizzato la propria situazione, tuttavia quel ragazzo strambo fu il primo a trattarmi con gentilezza dopo molto tempo, quindi perché no? Cosa mi costava fargli questo favore? 

Solo un altro bacio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora