Kim Taehyung

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¯'·.¸¸.·´¯'·.¸¸.-> ᴛᴀᴇʜʏᴜɴɢ <-.¸¸.·´¯'·.¸¸.·´¯

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Dopo un anno e mezzo dalla rottura con Jin, io e Jimin decidemmo di recarci a vedere una classica reinterpreta di Romeo e Giulietta, a teatro.

Ci sedemmo tra i primi posti in platea.
Lo spettacolo incominciò dopo minuti.
Le luci si spensero ed il pubblico tacette.

La prima ora tutto procedette al meglio, gli attori erano bravi, soprattutto Romeo, e il pubblico non infastidiva più di tanto.
Ovviamente a parte due signore che avevano deciso di aprire delle caramelle con la confezione in plastica proprio nella scena cruciale.

Fu durante la seconda ora che percepii lo sguardo dell'attore che interpretava Romeo su Jimin.
E Jimin che lo guardava come in trance.

Appena arrivarono le battute più famose e dolci, capii che le stava dedicando al mio migliore amico.
Ed odiai quel ragazzo da sorriso quadrato e i lineamenti perfetti.
Lo detestai per aver incantato il mio amato, meglio di me.

Ero frustrato da questa situazione, durava da anni.
Sapevo che Jimin era incatevole, e lo amavo anche per questo, ma in quella situazione volevo che non lo fosse.

Subito dopo lo spettacolo Taehyung, così scoprii che si chiamava l'attore, invitò Jimin a bere un drink ed io dovetti seguirli.

La consapevolezza, conseguita dalla tristezza, mi travolse.
Incominciai a bere come qualche anno prima. Tutte le sere andavo in qualche pub, ad ubriacarmi e poi all'alba tornavo a casa da Rosé.

La sentivo piangere e sighiozzare ogni volta che pensava dormissi.
Mi rammaricavo anche di questo. Oramai mi ero abbandonato.

La mia routine ormai era diventata questa, dormire a casa trascinarmi nel bar e irarmi contro me stesso.

Finché una sera, in un pub, vidi una testa ossigenata familiare.
Edawn, era lì.
Con affianco Hyuna.
Corsi incontro al vecchio amico, abbracciandolo.
Sentii le sue lacrime bagnarmi la camicia, mi accorsi di star lacrimando anch'io.
Ero così felice di rivederlo.

Hyo Jong era in splendida forma e anche la sua ragazza.
Io ero messo malaccio, infatti subito apprendivo Hyo mi chiese cosa mi fosse successo.
Io dissi solo il suo nome, Jimin.
Capii all'improvviso cosa intendessi. Mi abbracciò silenziosamente, non avevamo bisogno di parole.

Da quel giorno incominciai, lentamente, a mihliorare.
Presentai a Rosé, Edawn e Hyuna.
Incomicciammo ad uscire tutti insieme, mi divertii molto, quasi dimenticandomi di Jimin.

I due ragazzi ci raccontarono di essere finiti in una scuola di belle arti, dove con altri ragazzi insegnavano a cantare, a ballare.
Avevano detto che erano felici con quei ragazzi, che si facevano chiamare Pentagon, si trovavano bene.

Solo che una sera lo incotrammo, era con Taehyung.
Più che incotrare, lo vedemmo con la schiena al muro, che si lasciava baciare rudemente dal minore.

Erano così inappropriati. Mi davano fastidio, lì così liberi e felici.
Volevo urlare, gridare, squarciarmi la gola solo per sfogarmi.
Volevo piangere, singhiozzare.

I miei amici, mi tracinarono via.
Ma non servì a molto.
Appena i due amanti si staccarono, per mancanza di fiato probabilmente, si voltarono verso di noi.
Mi videro, mi vide.
Corse verso di me. Lanciandosi tra le mie braccia.
Gli ero mancato e mi voleva bene. Ma non come avrei voluto io.

Pianse, pianse e pianse. Gli si dipinse in volto quell sorriso che tanto amavo.

Taehyung ci guardava, vedevo i suoi occhi pieni di gelosia, vedevo come stesse fingendo. Ma come puoi mentire ad un bravo bugiardo come ero io?

L'attore era molto bravo e Jimin c'era cascato in pieno.
Era rimasto incantato dai leggeri gesti, del suo amante.
Da quello sguardo invitante all'leggero leccare e mordere quelle labbra sottili.
E si avevo notato gli sguardi fugaci che gli donava.
E soffrivo in silenzio.

Restaurammo per la terza volta i rapporti; con Jimin, era sempre stato così, un tira e molla di rapporti veloci.
Ero l'unico che lo conosceva da più di due anni.

Si lasciò con Taehyung dopo poco tempo, oramai entrambi erano finiti per non provare quasi più nulla, neanche più l'attrazione fisica, che probabilmente era il basamento della loro relazione.

Ed io ne fui felice, ma sapevo che non sarebbe finito così il mio dolore.

Cosicché, di nuovo, io e Jimin tornammo vicini. E mi innamorai di lui ancora una volta.

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