Capitolo 3

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-Hey- mi saluta lei avvicinandosi.

-Hey- saluto a mia volta.

-Come va con le ferite?- chiedo avvicinandomi per controllare la benda sulla sua spalla con una chiazza rossa.

-Bene- risponde lei.

-Ti cambio la benda- dico facendomi portare una benda e una ciotola d'acqua oltre ad uno straccio.

Appena arriva ciò che ho richiesto mi avvicino a lei per toglierle la benda ma si allontana.

Mi allontano e abbasso il viso per poi passarle lo straccio.

-No è che...- si ferma e poi sbuffa.

-Ho una cicatrice... è un po' profonda- dice per poi passarmi lo straccio.

La aiuto a cambiare il bendaggio e noto la cicatrice sulla spalla e la perdo quando finisce all'inizio del vestito.

-Cosa è stato?- chiedo mentre la pulisco dal sangue sulla ferita.

-Una pantera, quella è la sua zampa in poche parole- risponde come se niente fosse.

-Mi dispiace- dico prendendo a bendarla.

-Quante volte lo dirai ancora?- chiede trattenendo un sorriso.

-Fino a quando respirerò- rispondo finendo il bendaggio.

-é l'unica?- chiedo e lei annuisce.

-Bene. Di solito mangio sul balcone, preferisci spostarti dentro?- domando ma lei scuote il capo in segno di negazione.

-Va bene anche fuori- aggiunge seguendomi fuori.

Restammo in silenzio per tutta la cena.

Non uno di quei silenzi imbarazzanti, ci stavamo soltanto godendo l'una la presenza dell'altra e il paesaggio che ci veniva offerto.

Finita la cena restammo fuori a guardare il cielo.

-Com'era il cielo da lassù?- chiedo curiosa.

-Infinito, nero e pieno di puntini... poi c'era la terra. Mi fermavo sempre a guardarla, era una visione bellissima- risponde lei.

-E cosa ne pensi della vista da quaggiù?- continuo.

-Non saprei. Delle volte penso sia meglio perché se da lassù capivi quanta solitudine c'è nonostante tu sia circondata da persone, qua è diverso. Pensi di essere da sola ma sei circondata da esseri viventi di qualsiasi tipo, non solo uomini- risponde tenendo lo sguardo sul cielo.

-Penso che andrò a riposare- afferma alzandosi.

-Reshop Heda (buonanotte Comandante)- dice inclinando il capo per poi allontanarsi.

-Reshop Clarke (buonanotte Clarke)- rispondo guardandola chiudersi la porta alle sue spalle.

Resto li per altri dieci minuti e poi mi ritiro nelle mie stanze, stanca della giornata trascorsa.

Sento qualcuno bussare alla mia porta così mi alzo e mi avvicino trovandomi una guardia di fronte.

-Wanheda, sta urlando mia signora e non sappiamo cosa fare- dice e solo dopo mi accorgo di altre due guardie alle sue spalle.

Le avevo fatte mettere per sorvegliarla.

Mi dirigo verso la sua stanza e apro le porte entrando dirigendomi verso il letto.

-Uscite e sorvegliate la porta- dico alle guardie alle mie spalle.

-Ma Heda- lo fermo subito.

-Non vorrai disobbedirmi- lo minaccio e subito esce seguito dagli altri due.

Hodnes nou laik kwelnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora