Looks like a party

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Mihi stava leggendo tranquilla all’ombra di un meraviglioso ciliegio.

Era una bella giornata e si sentiva serena. Da un paio di ore non aveva notizie di Sohwa, e non sapeva che fine avesse fatto. Ma dopo tutto grazie alla sua assenza poteva finalmente avere un momento di pace da concedere a se stessa.

Un piccolo fiore cadde, posandosi sulla pagina che stava leggendo. Lo prese in mano accennando un sorriso, i fiori di ciliegio le piacevano tanto.

Erano bellissimi quanto delicati.

Altri iniziarono a cadere, volteggiandole attorno e cadendole addosso sorprendendola. Sollevò il viso guardandosi attorno. E in quel momento lo vide.

Jin le sorrise.

Era seduto in uno dei rami portanti, robusto il giusto per sopportare e sostenere il suo penso mentre con una mano stava scuotendo appena un ramo al suo fianco,facendo così cadere i petali su di lei. Il suo sorriso era dolce al tempo stesso osava dire quasi divertito.

Da quanto tempo era lì?

Una leggera sfumatura rosea iniziò a colorarle le morbide guance.

< Cosa stai leggendo? > le chiese il maggiore

Mihi abbassò lo sguardo iniziando a leggere quello che aveva interrotto < “ Il principio degli esseri è l'infinito... Da dove infatti gli esseri hanno origine, ivi hanno anche la distruzione secondo necessità.. ”  - >

< “ Poiché essi pagano l'uno all'altro la pena e l'espiazione dell'ingiustizia secondo l'ordine del tempo…” Anassimandro eh?! > la interruppe continuando Jin, lasciando quasi a bocca aperta per la seconda volta la ragazza, la quale successivamente sorrise.

< Si mi incuriosisce >

< Ti piacciono i filosofi dunque >

< Mi piace osservare le loro teorie sull’ordine delle cose e il perché ne succedono altre… Gli uomini intelligenti hanno un certo fascino >

Jin sollevò un sopracciglio divertito, in fin dei conti concordava con lei

< Sai, dovresti parlare con Nam allora >

< Con questo mi stai dicendo che l’intelligenza non è tra le tue tante doti? > chiese ironica quasi civettuola

Il maggiore socchiuse gli occhi affilando lo sguardo per poi scendere raggiungendo così la ragazza.

< Tu pensi che io sia stupido? > gli si sedette affianco guardandola dritta negli occhi, incatenato così i loro sguardi.

Era stupendo, più lo guardava e più Mihi si sentiva persa in uno spazio tutto suo. Sembrava quasi che intorno a lei non esistesse niente, tranne lei e Jin.

Sbatté le palpebre distogliendo lo sguardo dal suo.

< No, anzi… Penso che tu sia furbo e attento su determinate cose, assorbendone i dettagli volgendoli poi a tuo vantaggio, un pò come fa Yoongi. Anche se non lo date a vedere un ottimo osservatore potrebbe dire tante cose su di voi. Ma dopo tutto, La furbizia è una delle tante sfaccettature dell’intelligenza no?! >

Jin restò alquanto spiazzato dalle parole di Mihi, ora capiva perché Namjoon gliene aveva sempre parlato bene.

L’aveva sempre trovata carina, ma non avevano parlato mai più di tanto. Lei era sempre così tranquilla e pacata, quasi timida quando si trattava di parlare con loro, invece quando si trovava con Sohwa o con Hoseok, a quanto pare tirava fuori il meglio di se, risaltando il suo lato vivace e divertente.

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