Aiming for the victory

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Tranquillo, stava leggendo sotto quello che ormai era diventato il suo solito ciliegio; i cui fiori delicati lentamente stavano iniziando a staccarsi e leggiadri, contornavano la sua eterea bellezza volteggiandogli attorno.

Erano passati cinque giorni dal suo incontro con Namjoon e da giorni, quell'incontro non aveva fatto altro che occupare i suoi pensieri. In questo caso, nemmeno la lettura lo stava aiutando. Ne era rimasto davvero sorpreso, sia per la tranquillità e la semplicità con cui il minore aveva esposto quell'affermazione e sia per il momento in qui gli era stata posta.

" Voglio chiedere a Mihi di uscire " forse, non avrebbe dovuto dirlo...

Un sorriso amaro sollevò appena l'angolo destro delle sue labbra, mentre un delizioso venticello soffiava accompagnato dal tenuto calore dei raggi del sole e un leggero e dolce profumo iniziò a solleticargli i sensi.

Sorrise, sorrise quasi compiaciuto nel percepire quell'odore, sembrava quasi fatto apposta. Jin conosceva benissimo quel profumo, d'altronde l'aveva creato lui.

< Oltre a rubarmi i libri ora mi rubi anche i posti preferiti? >

La voce di colei che aveva accompagnato l'immagine del Dio della sapienza possedendo così a sua volta i suoi pensieri risuonò leggera e con un'insolita nota allegra a colorarla.

Mihi gli si fermò di fianco, un piccolo sorriso a increspargli le labbra e le guance leggermente arrossate.

< Mmh penso di sì, a quanto pare hai buon gusto >

< Ah, quindi non mi lasci nemmeno l'opportunità di scegliere se poter condividerlo con te oppure no?! Aigoo Jin mi sorprendi. Avrei voluto almeno una possibilità >

I due si guardarono per alcuni secondi, prima di ritrovarsi a sorridere e lasciar sfuggire una piccola risata dalle loro labbra.

< Mihi, dipende tutto da quale possibilità vuoi che io ti dia > assottigliò lo sguardo ammiccando.

A quelle parole la Dea arrossì sopostado momentaneamente lo sguardo da quello scuro e sicuro di Jin. Gli veniva da ridere, era davvero carina quando arrossiva, diventava quasi impacciata - cosa che denotava la sua inesperienza -. Avrebbe voluto abbracciarla, ma forse sarebbe stato un po' troppo.

< Dai scema, vieni qui. Per questa volta ti lascerò sedere al mio fianco - richiamò la sua attenzione battendo una mano nell'erba - . Vedi, ti sto dando una possibilità >

Mihi tornò a guardarlo e come se non fosse successo niente riacquisì la sua solita sicurezza e la sua spavalderia. Sollevò un sopracciglio, incrociando le braccia al petto.

< Jin, non credi che dovrei essere io a dirlo? > scioccò la lingua. < Sei tu il ruba posti non io > continuò fintamente seccata sedendosi ugualmente affianco al Dio, che in tutto ciò era rimasto a guardarla con un gran sorriso.

< Va bene, va bene > rise Jin < Come vuoi tu mia signora >

< Grazie > gli rispose Mihi con una certa fierezza e questa volta Jin non riuscì a trattenersi dal ridere.

< Sei davvero unica Mihi >

< Modestamente, lo so > concluse la Dea con un piccolo occhiolino.

< A parte gli scherzi - si sistemò comoda sull'erba prima di tornare seria - Come mai se qui e non da qualche parte con mio cugino e gli altri? >

Jin sollevò appena le spalle, in realtà non gli interessata dove fossero i suoi amici al momento, tanto li avrebbe visti sicuramente più tardi.

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