" Like a rose when blooming
Like cherry blossoms when being scattered in the wind
Like morning glory when fading
Like that beautiful moment."
< TAETAEEEE >
Sohwa entrò nell’ immensa abitazione del maggiore urlando il suo nome aspettandosi una risposta da quest’ultimo.
< TAEEE >
Urlò ancora, senza ricevere risposta. Doveva trovarlo a tutti i costi, gli serviva il suo aiuto per il regalo di Mihi. Aveva chiesto a Jimin ma nemmeno lui lo vedeva da tutta la mattina.
< Ehi ragazzina cos’è tutta questa confusione! > tuonò la profonda voce del Dio dei mari… Del originale sia chiaro…
Poseidone apparse davanti alla ragazza arrestando così la sua corsa lungo il corridoio. Era un uomo alto e possente, i capelli grigi gli ricadevano sulle spalle, gli occhi azzurri e profondi che lasciavano trapelare saggezza, severità e quel chè di fierezza, la scrutavano mentre passava una mano nella folta barba del medesimo colore dei capelli.
< Oh Poseidone! Ciao, cercavo Taehyung ma non lo trovo da nessuna parte. Tu sai dov’è? >
Il vecchio Dio dei mari sbuffò
< Si, ho mandato quello stupido a Zante, doveva portare a termine delle faccende a mio nome >
La Dea sollevò momentaneamente lo sguardo al cielo.
Poseidone era sempre stato un uomo severo con il nipote. Lo rimproverava spesso e gli dava dello stupido anche quando non se lo meritava. Ma il Dio sapeva benissimo che Taehyung era tutto tranne che stupido. A parere suo lo stavo solo “ formando ”.
< Ah ok, grazie. Allora io vado >
< Non distrarmelo troppo che già è inetto di suo > ribadì ancora quasi stizzito.
< Sisi ok ok > rispose correndo verso l’uscita Sohwa senza dare importanza alle parole del vecchio Poseidone.
Quando arrivò a Zante iniziò a camminare per la sua meravigliosa spiaggia cercando Taehyung con lo sguardo e per poco non perse le speranze , finché non lo vide risalire dalla superficie dell’acqua.
Si avvicinò alla riva chiamandolo ma quest’ultimo non la sentì e così iniziò ad entrare in quell’acqua azzurra e fredda nuotando poi verso di lui.
< Taehyung! > lo chiamò ancora e questa volta il Dio si girò verso di lei sorpreso nel vederla.
< Sohwa che ci fai qui? Per lo più in acqua, è fredda e adesso starai tutta bagnata > la rimproverò quasi.
Lei gli sorrise aggrappandosi poi ad una sua spalla < Tae sai che mi piace il mare, bagnarmi non è di certo un problema, anzi. Comunque ti stavo cercando e tuo nonno mi ha detto che eri qui. Sono venuta qui per chiederti un favore >
Taehyung sospirò < E non potevi aspettare che tornassi? >
< No è urgente >
Sorrise ancora Sohwa.
< Okok, ma prima usciamo da qui >
Disse facendo aggrappare la Dea alle sue spalle e allacciare le gambe intorno alla sua vita così da portarla fino a riva.
Nel tragitto Sohwa appoggiò la guancia alla spalla del Dio rilassandosi. La sua pelle era calda e profumava di quel l’inconfondibile profumo che fin da piccola aveva sempre associato e identificato come Taehyung e da salsedine. Sohwa sorrise dolcemente su di essa, era da tanto che non sentiva quella combinazione, che a parere suo era più che perfetta. Quand’erano più piccoli Taehyung la prendeva spesso così, iniziando a nuotare o come in quel momento, riportandola a riva dove Jimin li aspettava sorridendo.
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I Fiori Dell'Olimpo
FanficTutti credevano che il mondo degli Dei fosse formato da giardini meravigliosi circondati da fiori rari, cascate e laghi cristallini in cui specchiarsi, nuvole spumeggianti che cambiavano colore a seconda del periodo della giornata dove poter sonnecc...