cap. 30

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io e Liam iniziammo a correre il più velocemente possibile, la fabbrica era proprio dietro la scuola e quindi non ci sarebbe voluto molto se solo io non mi fermassi ogni tanto per riprendere fiato; Liam era allenato, io no, non mi è mai piaciuto correre come sport, non ha senso.

Arriviamo dopo qualche minuto, e quando intendo minuto, mi riferisco a tipo 8, 10 minuti; se Jessica ha avuto problemi, a quel punto sarà seriamente colpa mia.

Arrivo in un leggero ritardo, dopo Liam e lui si era già appostato nascosto dietro una specie di scatola gigante fatta di legno che poteva benissimo nasconderlo.

Mi siedo accanto a lui e lo guardo cercando spiegazioni.

-ha una pistola- mi avverte sussurrandomelo

-merda- impreco mettendomi una mano davanti alla faccia

-la sta puntando verso Jessica- continua lui senza far caso a me 

-cosa!?- mi alzo volendo andare da loro ma Liam, ovviamente mi ferma.

-senti, tua sorella nonchè la mia ragazza è in pericolo e non voglio che quel bastardo gli faccia del male, okay?- gli dico cercando di farlo ragionare

-prima fammi chiamare la polizia- appena finisce la frase uno sparo si fa sentire dietro le nostre spalle, mi volto subito cercando di capire cosa era successo ma vedo solo Luca in pieda davanti a Jessica e lei seduta che lo guarda triste.

Liam, senza che me ne accorga si alza in piedi e si fa notare e lo stesso faccio io

-che gli hai fatto- chiede Liam con tono calmo a Luca

noto subito che Jessica stava soffrendo, lo si notava dalla sua faccia e si teneva una mano sul braccio mentre Luca, non lo so, sicuramente non gli interessava di come stesse lei anche se continuava a fissarla.

-mi dispiace- dice Luca accovacciandosi per qualche secondo davanti a Jessica guardandola.

Le sirene della polizia si fanno più acute man mano che si avvicinano.

Luca, come se noi non esistessimo, si rialza in piedi e ripunta la pistola contro Jessica, a quel punto inizio a correre più velocemente possibile e salto addosso a Luca facendolo cadere, lo sparo c'è ma fortunatamente non colpisce nessuno.

Inizio a picchiare Luca dandogli cazzotti nel viso e nello stomaco per farlo sare zitto ma sembrava per me solo uno sfogo niente di più, ogni pugno che riceveva provavo solo rabbia e lui non reagiva.

-NIall! fermati!- una voce femminile, troppo familiare, si avvicina a me, una mano delicata mi tocca la spalla facendomi fermare subito; mi tolgo da lui e la polizia interviene subito alzando Luca da terra e mettendolo in macchina con se, non se ne vanno subito, un poliziotto si avvicina  a noi tre.

-ragazzi, ottimo lavoro, lo cercavamo da mesi quel farabutto- ci sorride stringendo la mano a me e a Liam, a Jessica no visto che si teneva la mano libera sul braccio sinistro, mi accorgo subito che era ferita e che il sangue continuava a scendere.

Jessica poi, con la mano piena di sangue, si toglie dalla tasca della felpa il suo telefono e lo porge al poliziotto che prende lo subito

-ho regitrato quello che mi ha detto, dice tutto quello che ha fatto-

-grazie ragazza, più prove abbaimo, meglio è; tra poco arriverà l'ambulanza-

-non è niente di che, mi ha preso di striscio- si difende subito, il poliziotto annuisce tornando in macchina e poi partono verso non so dove, appena Jessica fa per rimettersi la mano sulla ferita ansima qualcosa

-ehi tutto bene? resisti tra poco arriva l'ambulanza- annuisce sorridendomi ma appena Liam inizia a dire qualcosa riguardo a Luca, lei sviene tra le mie braccia; l'ambulanza arriva subito e mettono Jessica su una barella, io e Liam andiamo con loro.

Jessica:

3 mesi, si, 3 mesi sono passati da quando Luca è stato arrestato ed io ho iniziato ad entrare nella famiglia visto che sempre di più cercavano di farmi stare a mio agio visto successa tutta la faccenda.

-mamma, esco con Niall, ci vediamo dopo!- entro in cucina per avvertirla velocemente.

-si Jessica vai pure ma non tornare troppo tardi- peccato, non se n'è accorta...riproviamo

-okay, ciao mamma!- esco di casa chiudendomi la porta alle spalle, conto fino a 5 e la porta si riapre facendo apparire Chiara, anzi, mamma.

-oh mio dio, tesoro mio, mi hai chiamato mamma, ti ringrazio tantissimo, so che è per te uno sforzo enorme ma non puoi immaginare quanto sia contenta! grazie, grazie, grazie- mi abbraccia baciandomi più volte la guancia tutta contenta

-bhe ovviamente, se te la senti puoi chiamarmi a questa maniera tutte le volte che vuoi, non pensare che ti abbaimo adottato, pensa solo che sei figlia nostra dalla nascita- qualcuno alle mie spalle tossisce e mamma guardando il soggetto sorride

-ciao Niall! divertititevi, ci vediamo dopo-

-ciao mamma- dico salutandola, lei mi abbraccia un'ultima volta e poi rientra in casa, mi volto verso di lui sorridendogli e gli vado incontro baciandolo sulle labbra.

-sbaglio o l'hai chiamata mamma?- mi chiede

-si, ed infatti, come hai ben visto è impazzita-

-bhe mi sembra una cosa normale-

-si, aspettava che la chiamassi mamma da molto tempo e l'ho accontentata-

-dove andiamo?- chiedo cambiando discorso

-al parco, gli altri ci aspettano-

Poi c'è Harry, che non sta più dietro a me ma a Sarah; Liam finalmente si dichiara a Carly e si mettono insieme, Edward va in un riformatorio per qualche anno e tutti rimaniamo felici e contenti insieme.

ah no, un'ultima cosa... i ragazzi: Liam, Niall, Harry, Zayn e louis hanno deciso di creare loro una band ed è per questo che andiamo al parco, Niall mi ha detto che ci volevano far sentire la loro nuova canzone 'She's not Afraid' già dal titolo sembra stupenda ;D

Saved from lonelinessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora