1-Dor

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Dor






















Capitolo 1









Jimin








Non avrei mai creduto di poter mai pensare a qualcosa del genere, non quando ero certo di aver desiderato di voler passare la mia esistenza al suo fianco.

Mai prima d'ora un pensiero del genere mi aveva sfiorato e ne ero spaventato, in quel momento avevo la testa che stava per scoppiare. Voci su voci si ammassavano tra di loro, urlando ciò che non desideravo nemmeno pensare o immaginare.

Ma il messaggio era chiaro, forse troppo per la confusione che mi vorticava in testa.

Lascialo andare.

No, non era ciò che desideravo, volevo tenerlo vicino a me, abbandonarlo sarebbe stata la fine dei miei giorni, la fine di tutto.

Eppure erano così convincenti quelle voci, mi urlavano ciò che la mia anima aveva bisogno di sentire, dopo anni, era davvero questo ciò di cui necessitavo?

Non potevo continuare in quella meravigliosa illusione? Far finta che stessi bene, anche se una volta da solo mi crogiolavo nei ricordi felici e nei pensieri fasulli, di cui mi ero riempito la testa e di cui vivevo, non avrei potuto farne a meno, come solo la peggiore delle droghe riesce a fare. Farti dimenticare tutto, per alleviare la tua mente dai cattivi pensieri, facendoti rilassare ed intorpidire fino a farti sognare ad occhi aperti.

Era ciò che lui mi faceva.

Ne ero dipendente fino al midollo, tutto di me gli apparteneva, tutto.

Se c'era lui di cos'altro potevo aver bisogno?

Peccato che il sogno ad occhi aperti durasse il tempo necessario per farmi illudere che la realtà potesse essere uguale, peccato davvero.

La realtà era anche questa di tuo dominio, un dominio che allargavi ad ogni particolare della mia vita, avevi il controllo su ogni cosa e neppure te ne accorgevi.

Non ne eri nemmeno consapevole di tutte le volte che stringevo i pugni sulle bretelle dello zaino, o che mi mordevo il labbro per sopprimere i miei pensieri. Non te ne accorgevi ed io ero bravo a nasconderlo, bastava poco per rovinare la mia realtà, ma tu non ne avevi idea, non sapevi che parlandomi di ragazze e scopate non mi rendevi felice, forse solo troppo partecipe della tua vita, ed era giusto che io fossi parte della tua vita, di quello ero felicissimo, ma tu mi rendevi felice solo quando entravo nel mio mondo, fatto di sogni ad occhi aperti e tanti desideri.

La mia realtà non era la tua e lentamente iniziai ad accorgermene gradualmente, ma sempre di più. Tu invece scherzavi come sempre e parlavi di questa differenza dicendo che anche se eravamo due mondi diversi eravamo migliori amici.

Eppure due mondi diversi non potranno mai stare vicini, io lo sapevo, tu no, o lo ignoravi, ma io non potevo più ignorarlo.

Non quando arrivò l'ultima ragazza, non quando tu mi raccontasti di com'era stato soddisfacente sfilarle il cazzo, dopo esserle venuto dentro.

Avevi iniziato a riempirmi di questi particolari e io non potevo più sopportare, eri cresciuto ed io anche, avevamo smesso di parlare dei primi baci e dei primi incontri con l'altro sesso, solo a causa mia, che non desideravo condividere con te le mie esperienze. Solo perché tu parlavi di qualcosa che non potevamo condividere, donne, tutte le tue prime volte erano con ragazze e poi dopo donne.

Dor {Yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora