7- Dor

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Capitolo 7  


















Jimin










Avevo sentito la porta aprirsi e nella mia testa il campanello di allarme era partito, ma ero ancora succube di te e di tutto il tuo mondo, la mia era stata una provocazione silenziosa a cui tu avevi risposto, come avevo sperato.

Ti avevo lasciato i soldi anche per il tuo caffè nero e me ne ero andato, senza dire nulla, desideravo solo che tu ascoltassi la mia preghiera silenziosa, ma ne avevo diverse, la prima era la mia libertà, volevo essere libero da te, l'altra era l'opposto, non potevo vivere senza gravitarti attorno, ma quale avresti ascoltato?

Non ne avevo idea, ma avevo tentato.

E avevi deciso di ascoltare la più sbagliata, mi avevi seguito, pronto ad affrontarmi,  chissà cosa volevi tu, io non ne avevo idea, ero completamente confuso su ciò che desideravo sia da te e da me.

《Torna dentro》

Il mio tono era esausto, non c'era bisogno che fingessi, ero stanco per davvero, mi aveva tolto l'appetito il nostro litigio, io che avevo sempre adorato il cibo, mi faceva schifo non aver voglia di mangiare, mi facevo schifo io ad avere certi atteggiamenti. Mi avevi tolto anche la voglia di ballare, esausto com'ero da tutto, ma cosa ne potevi sapere tu? Avevo anche smesso di cucinare, cosa che facevo sempre con te, ma tu non c'eri e non potevo cucinare più per nessuno.

Senza mia madre a casa, sempre fuori al lavoro, a chi dovevo preparare da mangiare se tu non c'eri?  

Inoltre avevo lentamente smesso di appassionarmi a tutto ciò che appassionava te, come il basket, il cinema e i dolci .

Sapevo che eri tu, eri solito trascinarti dietro i piedi, quel giorno particolarmente, forse ti avevo rovinato l'umore, quale novità.

Mi scappò una risata nostalgica, qualche mese prima avevamo discusso sempre lì davanti, solo perché avevo invitato Taehyung al mio compleanno, ma perdonami, da tempo tu avevi già iniziato a mettermi da parte, mentre lui aveva iniziato a fare l'opposto.

《Ti faccio ridere?》

Sì, molto, chi ero io per farti alzare da un divanetto e uscire da un locale?

Annuii, questo ti fece sbuffare, lo sentivo il fastidio che provavi, era ciò che mi meritavo, ero alla ricerca di pretesti per allontanarmi da te, ma non funzionava così bene, perché tu eri di vitale importanza per me. Avevo bisogno che fossi tu ad allontanarmi, perché lo avrei accettato, qualsiasi fosse la tua volontà, l'avrei sempre accettata.

《Jimin, cosa ti ho fatto?》

Il tuo tono era quasi paragonabile al mio, a nessuno dei due stava facendo bene quella situazione, chissà chi era quello che sarebbe riuscito ad arrivare alla fine, ancora in piedi e con il cervello in ordine.

Peccato, la domanda era sbagliata, non del tutto, mi aspettavo di meglio da te, perché sapevi anche tu che una parte di tutto quello era anche colpa tua.

《Ah, fanculo…》

Ti eri risposto da solo, avevi anche sbuffato, era frustrante vedere come tutto potesse sfuggire dalle mani, vero?

Stavi per rispondermi, ma un fastidioso rumore, di freni e ruote sull'asfalto, attirò la  nostra attenzione.

Taehyung era arrivato, ma tu non potevi di certo permettere che il mostro cattivo mi rapisse, no di certo, come potevi?

Dor {Yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora