Capitolo 2 - La strada di un guerriero

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<<Se davvero vuoi intraprendere la via del guerriero della leggenda, cerca il blu rotondo con una figura femminile>>
8 del mattino. Avevo dormito abbastanza bene, nonostante quello strano sogno, era strano ma al tempo stesso affascinante <<Che roba è?>> dissi guardando il dragone inciso sulla mia spada che brillava di un bianco intenso, mi avvicinai incuriosito, ma quel bagliore scomparve come una foglia in una tempesta <<Non so forse ho le allucinazioni>> mi dissi prendendo l'arma e mi avviai verso la cucina. Avevo fame ovviamente, volevo fare colazione, entrai in cucina sperando in un buon pasto <<Giorno Den-kun!>> esclamò Sarya allegramente <<Dormito bene?>> mi chiese sorridendo <<Non mi posso lamentare, tu invece?>> le chiesi <<B-b-beh s-sì anch'io>> rispose balbettando ed arrossendo come un peperone, forse aveva sognato qualcosa anche lei. D'un tratto notai che era vestita con un grembiule da cuoca che le copriva la veste a fiori rosa e viola da guerriera, la sua katana era poggiata in un angolo della stanza e c'era un odore delizioso nell'aria <<Cosa fai?>> chiesi curioso <<Waffles, con la cioccolata>> rispose lei con un sorrisetto <<Siediti pure>> mi disse sempre sorridendo, quindi mi sedetti fissandola mentre posava i waffels nei piattini <<Buon appetito>> mi disse sedendosi <<G-grazie, ma...il sensei?>> chiesi un po' imbarazzato <<Ha detto che andava a far legna nella foresta qui vicino, ha già fatto colazione essendosi svegliato prima di noi>> rispose Sarya. Quel waffle era magnifico, non avevo mai mangiato qualcosa di più dolce, finito di mangiare mi alzai subito per andare ad allenarmi <<Il sensei ha detto che dobbiamo fare le faccende domestiche>> disse Sarya quando ero ormai all'uscita della cucina <<Che palle, vabbè l'importante è che poi avrò il tempo di allenarmi>> risposi per poi chiedere <<Ehm.....da dove iniziamo?>> Sarya finì di mangiare il suo waffle e si alzò sorridendo, prese una pezza ed un secchio d'acqua e me li diede <<Tu pulisci le finestre, io i pavimenti>> rispose tutta felice, beata lei che si divertiva a fare la casalinga, presi pezza e secchio ed iniziai pulendo la finestra rettangolare al di sopra del lavandino in cucina, mi annoiavo a morte, volevo allenarmi, volevo sbloccare il mio potere, volevo diventare una leggenda, ma era d'obbligo fare quelle faccende dato che ero residente in quel dojo, così mano a mano pulii tutte le finestre. Erano le 11, l'edificio era enorme per questo ci avevo messo così tanto. Sarya stava ancora pulendo il salone, perciò la salutai e corsi ad allenarmi. Decisi di allenarmi nel giardino posteriore coi manichini, sfoderai la spada e mi scagliai contro i bersagli equilibrando velocità e precisione dei colpi <<Prendete questo!!!>> urlai sferzando la spada che tagliò a metà tutti e tre i manichini in linea retta, questi ultimi presero fuoco all'improvviso facendomi sobbalzare. <<O sono una torcia umana, o è stata la spada a fare questo casino>> dissi sgranando gli occhi innanzi alle fiamme che non volevano fermarsi <<SARYA MI SERVE DELL'ACQUA!!!>> esclamai allarmato, ella corse col secchio dell'acqua che presi immediatamente per poi gettarne il contenuto sul fuoco che fortunatamente si spense in un sol colpo <<Cosa è successo?!?>> chiese lei spaventata <<Non lo so>> risposi io in tono calmo, in seguito presi la spada e ricordando il sogno fatto quella mattina presi per mano Sarya e corsi verso il giardino anteriore con la scalinata portandomela dietro <<Dove stiamo andando Den-kun???>> chiese appena iniziammo a scendere le scale <<In un posto importante>> risposi io affrettando il passo, il Monte Ryu oltre ad essere alto era a strati, sulla scalinata c'erano vari cartelli che portavano a posti diversi, in cima c'era il dojo, all'inizio non lessi nessuno dei segnali anche se erano parecchio visibili, ma in quel momento li controllai uno ad uno in cerca di quello giusto. Lo trovai a metà scalinata <<Il Lago Trev!! Il più grande nei dintorni!!>> esclamai svoltando subito a sinistra in direzione della meta <<Come fai a sapere queste cose Den-kun?>> mi chiese Sarya in tono incuriosito <<Beh durante il mio viaggio per arrivare qui mi sono informato, un po' col cellulare un po' parlando con gli abitanti dei villaggi circostanti, e ho imparato molto sulla zona>> risposi sorridendo fieramente avendo ricordato tutto ciò che avevo appreso durante il cammino, già facevo dei progressi. Finalmente arrivammo a destinazione, il lago si stagliava vasto in un'immensa distesa d'erba e fiori colorati, l'acqua era talmente cristallina da specchiare perfettamente le montagne sovrastanti, ci avvicinammo lentamente <<C'è nessuno???>> domandò Sarya al vento <<Non siamo in un film horror di serie Z cerchiamo di sembrare normali>> dissi col mio solito tono umoristico, dopodiché mi avvicinai alla riva insospettito da uno strano movimento proveniente dall'acqua, nonostante le increspature create dalle onde, il mio riflesso si vedeva molto bene sulla superficie, capelli bianchi ed occhi rossi, sembravo un coniglietto, ma in fin dei conti mi vedevo abbastanza figo. Uscì dal lago completamente asciutta, camminando sull'acqua, era una donna alta e magra con lunghi capelli dorati e un vestito completamente bianco, mi concentrai sul suo viso, era bellissimo, aveva degli occhi azzurri brillanti ed un'espressione molto dolce, solo una cosa mi sembrava particolare, aveva delle orecchie a punta, era la prima volta che vedevo un'elfa, pensavo non esistessero, beh mi sbagliavo, e ne ero felice, era una vista spettacolare <<Piacere, sono Denfuris e lei è Sarya, ho fatto uno strano sogno in cui una voce misteriosa mi consigliava di recarmi al blu rotondo con una figura femminile, quindi dopo averci pensato un po' su ho capito che dovevo venire al lago con una ragazza, beh eccomi qua, ora che succede?>> chiesi speranzoso, l'elfa non disse una parola, i suoi occhi divennero completamente bianchi e la voce del sogno parlò attraverso di lei <<Giovane guerriero, complimenti per essere giunto fin qui, anche se la figura femminile a cui mi riferivo era la qui presente Miria, ma non importa, vedo che il vostro futuro è intrecciato, ebbene senza lunghi giri di parole ti dirò chi sono e perché ti ho fatto venire qui, il mio nome è Altaris, sono il drago bianco delle leggende, il terrore che fa impallidire i cieli, tu sei il mio discendente, non in senso parentale ovviamente, sei destinato ad ereditare il mio potere, e nonostante io veda anche dolore nel tuo futuro, sono sicuro che saprai prendere la strada giusta, ora chiudi gli occhi>> feci come mi chiese e venni pervaso da un'aura infuocata, mi sentivo bene, ora finalmente avevo il mio potere e potevo svilupparlo, l'elfa tornò normale e ci salutò con un sorriso per poi scomparire nelle profondità del lago, soddisfatto provai ad usare il potere, allungai il braccio e mi concentrai il più possibile, mi sentii invadere da un calore rilassante, e dalla mia mano traboccò un getto di fuoco che si espanse sulla superficie dell'acqua facendone evaporare un bel po' <<Wow, lo chiamerò Fire Blast!!>> esclamai tutto contento <<Sono felice per te Den-kun, ma ora dovremmo tornare prima che il sensei si preoccupi troppo>> disse Sarya sorridendo timidamente, così tornammo al dojo senza aprire altre conversazioni.

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