Capitolo 4 - Per coloro che amo

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<<Che facciamo Den-kun??? Mi sa che ci ha trovati....>> chiesi preoccupata, anche lui tremava <<Non preoccuparti, stammi vicina>> mi rispose in tono tranquillo nonostante avesse paura, quel suo lato determinato mi è piaciuto sin dal primo giorno, non credevo esistessero altri ragazzi oltre me ad avere simili poteri, sono sempre stata timida e impacciata, non combinavo mai nulla di buono, ma nonna mi raccontò parecchie storie su ragazzi guerrieri e poteri magici quando ero una bambina, quelle storie mi facevano sentire bene, mi facevano sentire me stessa perché mi immedesimavo nei personaggi, poi un giorno scoprii l'esistenza dei miei poteri, un giorno in giardino stavo annaffiando i fiori della nonna, d'un tratto mi sembrò come se certi rametti spuntassero dal terreno, non era immaginazione, incuriosita mi abbassai per toccarli, mi si avvolsero sul braccio all'improvviso da farmi sobbalzare, ma non mi fecero alcun male, si illuminarono e scomparvero, appena dissi a mia nonna ciò che era accaduto le si illuminarono gli occhi <<Finalmente!>> esclamò abbracciandomi, il nonno borbottò imbronciato <<Nipotina mia finalmente posso raccontarti ciò che ti hanno lasciato i tuoi genitori>> disse la nonna portandomi nella mia stanza. Mi sedetti sul mio letto accanto a lei <<In che senso "ciò che mi hanno lasciato i miei genitori"?>> chiesi timidamente <<Piccola mia tu sei destinata ad essere la nuova guerriera di questa famiglia, quando la tua mamma e il tuo papà morirono, fusero i loro poteri e li rilasciarono per farteli avere, finalmente uno dei poteri ti ha trovata, non so dove sia l'altro però>> rispose lei <<E di chi sarebbe questo potere che ho appena ricevuto? Di mia mamma o del mio papà?>> le domandai curiosa <<Hai detto rametti giusto? È il potere di tua madre, lei controllava le piante grazie al patto elfico che firmò con delle bellissime elfe incontrate sul Monte Ryu>> rispose sorridendo, era meraviglioso, il mio sogno stava per diventare realtà, potevo diventare una guerriera, e non vedevo l'ora <<Nonna come fai a sapere tutte queste cose? E cos'è il Monte Ryu?>> chiesi <<Beh piccola guarda che non sono sempre rimasta qui a fare waffles e a pulire casa, da giovane ho viaggiato molto, ed incontrai un ragazzo su quel monte, era alto e muscoloso con una folta barba blu e dei capelli lunghi a coda di cavallo, sembrava un samurai, a quel tempo avevo circa 16 anni lui ne avrà avuti 18, era più grande e perciò mi fece da maestro, aveva dei poteri straordinari, poteva controllare le nuvole e scatenare tempeste, purtroppo io non avevo poteri, ma lui mi insegnò il combattimento con i pugnali, purtroppo dovevo tornare qui in città a causa dei miei genitori e mi sposai con quello zoticone di tuo nonno, non è sempre stato così ma di recente la vecchiaia gli ha tolto tutto il suo umorismo>> stentavo a crederci, la nonna era stata una guerriera seppur per poco, volevo saperne di più <<E come faccio a raggiungere quel sensei? Dai nonna dimmelo!>> esclamai tutta allegra <<Ne riparleremo quando avrai 17 anni mia cara, sei ancora troppo piccola>> mi disse e mi mise a letto per poi darmi il bacio della buonanotte <<E va bene.....>> sospirai, in fondo me l'avrebbe detto quindi pazientai. Era un giorno d'estate, finalmente stavo per partire <<Nonna quindi vado>> dissi <<Non andrai da nessuna parte>> d'un tratto apparse il nonno che chiuse la porta di casa a chiave <<Dai caro che male c'è? Hai visto anche tu il suo potere>> disse in mia difesa la nonna <<È troppo pericoloso e ridicolo, tu resterai qui>> disse il nonno in tono molto severo, mi vennero le lacrime, volevo davvero partire, volevo vivere un'avventura, non volevo rimanere in quella stupida città per l'eternità, al calare della notte scappai dalla finestra, era alto e mi sbucciai un ginocchio, nonostante il dolore seguii le indicazioni sulla mappa che mi aveva dato la nonna e mi avviai verso il Monte, non mi preoccupai per i nonni, gli avevo lasciato una lettera, per tutti quegli anni il mio potere si sviluppò parecchio, volevo trovare anche quello di papà, probabilmente il Monte Ryu era il posto giusto, così partii.

Un fascio viola tagliò lo spazio dinanzi a noi facendoci uscire allo scoperto, mi misi istintivamente davanti a Sarya per proteggerla, Murasaki ridacchiava <<Piccoli mocciosi che ci fate qui?>> chiese puntandoci la sua katana in segno di sfida, presi coraggio e urlai <<Per tua informazione sono maggiorenne e sono venuto a salvare il sensei!!!>> scoppiò a ridere facendomi arrabbiare ancora di più <<Ahahahaha!! Ora sei anche un maestro Nadoes??? Quanto sei caduto in basso, questi insolenti li polverizzo in un sol colpo>> disse spavaldo, quel suo caratterino non mi piaceva per niente, sfoderai la spada ed avanzai <<Sarya vai ad aiutare il sensei, penso io a lui>> dissi mettendomi in guardia <<È troppo pericoloso Den-kun!!! Cosa ti è preso all'improvviso?!?>> mi chiese spaventata <<Questa è una mia battaglia, quello stronzo mezzo dark ha ferito il sensei e minacciato di uccidere anche te, non posso starmene con le mani in mano, questo lo faccio.....per coloro che amo.>> un'aura rossa e bianca mi invase, mi sentivo riscaldare ogni parte del corpo, vidi con la coda dell'occhio Sarya che accorreva ad aiutare il sensei, Murasaki si avvicinò caricandosi di energia viola. Mi attaccò per primo saltando e cercando di tagliarmi in due, lo schivai <<Fire Blast!!!>> feci velocemente una finta per poi lanciargli il getto di fuoco contro, inutilmente, quella creatura inquietante assorbì tutto il fuoco e me lo rispedì sotto forma di raggio viola che per fortuna schivai. <<La magia è inutile caro mio, soprattutto quella di scarso livello come la tua>> disse ridacchiando, mi dava davvero sui nervi, lo attaccai con un affondo che parò, dopodiché lo strano essere fluttuante mi sparò un altro laser che mi colpì in pieno una gamba perforandola, sentivo il sangue scorrermi per la pelle, faceva malissimo, indietreggiai pensando ad una strategia <<Il suo occhio! Mira a quello!>> gridò il sensei dolorante <<Giovane Denfuris quel mostro che gli fluttua accanto è il suo occhio! Distruggilo e lo indebolirai parecchio!>> mi rallegrai, allora aveva un punto debole, mi rimisi in posizione di combattimento, lui si girò e puntò una mano verso il sensei <<Stupido vecchio ficcanaso!!!>> un raggio viola colpì in pieno Sarya che si era messa a scudo davanti al maestro, si accasciò sputando sangue, un'aura ancor più potente mi invase completamente, non ci vedevo più dalla rabbia <<Figlio di puttana strabico!!!!!!>> urlai a squarciagola <<Brutto stronzetto maleducato!!! Ma cosa?!?!>> disse ad un tratto <<Perché diamine hai una coda e delle ali bianche?!?!? Che genere di mostro sei?!?!?>> me ne accorsi anch'io, oddio ero così emozionato, era il potere ereditato dal drago Altaris <<Giovane guerriero sapevo che eri il ragazzo giusto, hai attivato la Dragon's Fury in così poco tempo! Sei promettente, ebbene ora combatti, combatti per tutto ciò che ti è caro>> La voce del dragone risuonò nella mia testa come un tuono, mi sentivo alla grande, mi concentrai cercando di diventare completamente un drago, ma mi si trasformarono solo le braccia e le gambe, rimisi la spada nel fodero, volevo prenderlo a pugni, volevo che soffrisse, presi il volo e mi gettai su quello schifo volante con l'occhio viola, il mio braccio draconico si infiammò e lo disintegrai in un sol colpo, Murasaki si mise una mano sull'occhio mancante urlando, la sua guancia si macchiò di sangue <<Bastardo!!! Me la pagherai!!!>> urlò tirandomi un raggio viola con la mano, mi ferì un'ala ma non gravemente, mi gettai in picchiata su di lui mirando alla faccia <<Ora muoriiiiiiiiiii!!!!! Dragon Fist!!!!!!!>> quel pugno gli frantumò il braccio, si era difeso all'ultimo momento, altrimenti l'avrei ucciso, prese una pietra viola da terra ridendo, gettò una bomba fumogena e scomparve, fumavo ancora di rabbia ma la mia forma draconica si disattivò, avevo i vestiti stracciati a causa della trasformazione e mi sentivo esausto, corsi dal sensei che stava aiutando Sarya, era ferita e sanguinava copiosamente, aveva bisogno di cure e riposo <<Sensei chi diamine era quel tipo???? Come vi conoscete???>> chiesi <<Vi spiegherò tutto al dojo, probabilmente tornerà, dobbiamo prenderci cura della giovane Sarya>> rispose in tono calmo. Ero molto preoccupato, per tutto, soprattutto per Sarya, ma d'altra parte ero contento di essere diventato più forte, quel potere era una figata chissà se potrò riattivarlo in futuro, con gioia e preoccupazione mi avviai sul sentiero di ritorno assieme al maestro, sentivo che qualcosa sarebbe accaduto, ma ero determinato come non mai, sentivo la mia anima bruciare più che mai.

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