*
Finalmente anche l'ultima ora di lezione finì,la campanella mi riportó con i piedi per terra.
Uscì da scuola e mi diressi verso casa,
tenevo lo sguardo basso mentre i miei piedi si muovevano a passo spedito.
Una volta arrivata lanciai lo zaino per terra provocando un fastidioso rumore del palquet.
Odiavo mio padre e odiavo Merilyn,odiavo anche il mio fratellastro se era per questo.Gia,lo odiavo ancor prima di conoscerlo.Di lui sapevo solo il nome: Luke.
Nient'altro.
Scossi la testa per cercare di scacciare certi pensieri che mi facevano salire la nausea.
Mi buttai sul divano e guardai la tv, tra i tantissimi programmi televisivi nulla che attirasse particolarmente la mia attenzione.
17:30.
18:45
20:30
Di mio padre neanche l'ombra. Decisi di chiamarlo,non aveva mai ritardato per quanto riguardava il rientro a casa.
"Megan,qualcosa non va?"
"Si,proprio cosi" nel mio tono di voce c'era un accenno di fastidio
"Beh,dimmi pure! qual'è il problema"
"Il problema,papà, è che avresti dovuto essere qui due ore fa"
"Megan sono adulto,e sono anche tuo padre. Non ti devo alcuna spiegazione"
"Vorrà dire che andró a letto senza mangiare,se tu non mi devi spiegazioni non vedo perchè io devo darle a te"
"Sto arrivando,dieci minuti e sono lì" lo sentii sbuffare.
"Si,dici sempre cosi,sai che ti dico papà non serve più che tu faccia niente per me" gli spensi il telefono in faccia.
Era insopportabile. Davvero odioso.Si, era strano che una figlia rispondesse in quel modo a suo padre ma non mi importava,il carattere non mi mancava di certo.
Mancava poco alle nove così mi rintanai in camera,come avrei fatto ad affrontare tutta questa situazione da sola ? Sono sempre stata una ragazza chiusa,una che si faceva i cazzi suoi,sono sempre stata quella che non ha mai avuto bisogno di nessuno e solo in quel momento mi resi conto quanto fosse importante farsi una vita sociale,se mi fossi fatta degli amici fin da subito questo non sarebbe mai successo. Non sarei rimasta da sola come un cane e avrei avuto finalmente qualcuno su cui contare.
*
La sveglia come ogni santo giorno iniziava puntualmente a rompere i coglioni,mi alzai goffamente dal letto e mi vestì.
Leggins grigi e maglietta nera con su scritto Dark. Ma ancora non mi bastava,Legai una cintura in ferro intorno ai miei fianchi per dare quell'impressione della ragazza bastarda e pericolosa,ma alla fine non ero niente di tutto questo.
Amavo guardare le coppiette innamorate che mano nella mano camminavano lungo le vie della mia città,amavo passare ore e ore a camminare nei prati,amavo anche solo il semplice fatto di avere la certezza che mi trovavo a Londra e sapere che tra pochi giorni mi sarei dovuta trasferire a Sydney...sembrava che tutta la mia vita si fosse dissolta. Diciassette anni buttati nel cesso,quanto tempo sprecato.
Scesi le scale con una lentezza indescrivibile e raggiunsi la cucina. Stranamente mio padre non c'era,meglio per me,almeno non avrei dovuto subirmi tutte le stronzate che...
"Hei,come mai gia sveglia?" Come non detto.
Sussultai per poi voltarmi verso di lui.Ma quest'uomo non sa che cazzo significa la parola "Avvisare"? L'unica cosa che sa fare bene è scoparsi Merilyn!
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The Former Paradise || Luke Hemmings ||
Fanfiction*****tratto da un capitolo della storia***** "Qual'è la cosa che ti spaventa di più" mi domandó Luke spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Tante cose mi spaventano" risposi. "Una in particolare?.." "Tu" Socchiuse le labbra. "mi spave...