Arrivo a Napoli.
Come di consueto, Piazza Garibaldi, Corso Umberto, Via Duomo, Via dei Tribunali. Mi fermo.
«Una frittatina, grazie»
Afferro il prodotto, lascio degli spiccioli sul bancone e riprendo immediatamente a camminare. Quanta fretta e quanta fame. Per un attimo osservo la corazza dorata della frittatina di pasta. L'addento.
«Diavolo!»
«Ti sei scottato?» - mi chiede Marco.
«Perché?»
«Non so, chiedevo»
«Perché siamo qui?»
«Vuoi andare da qualche altra parte?»
Eravamo appena arrivati a Piazza Bellini.
«Devo fermarmi» - d'impulso mi getto su di una panchina.
«C'è qualcosa che non va?»
«Semmai l'opposto, è tutto ok, è tutto normale»
Tutto normale. Il mondo gira a calci di normalità. Viviamo per la normalità. È la nostra guida. È giusto, è sbagliato, no! È normale.
«Cosa ti prende?»
«Mi disgusta la vita Marco, mi sento come intrappolato in una rete per anguille. Sento il viscidume degli altri che mi si azzeccano addosso, che si muovono, respirano, esistono e basta»
«Prova a non pensarci, non ha senso disperarsi per gli altri»
«Non sono gli altri, sono Io. La normalità è subdola, perché non esiste. È fare o non fare senza chiedersi il perché»
«Stai delirando, sarà il sole»
Marco si alza per riempirmi la borraccia.
Non mi ero mai posto una domanda simile. Normalità è potere. Essere normali significa rispettare il potere. Sarà salutare tutta questa normalità? Certo, finché sei normale, nessuno se ne lamenta, ma chi è che decide cosa è normale e cosa non lo è, chi è normale e chi no?
«Pensi sia normale?»
«Che cosa?»
«Io, pensi ch'io sia normale?»
«Dalla domanda che mi poni non si direbbe».
In effetti aveva ragione, non è normale dubitare della normalità.
«Cos'è normale secondo te?»
«Fammici pensare... è normale quello che fanno tutti!»
«Sei un idiota!»
«Cosa pretendi da me! Muoviti, che siamo in ritardo»
Mi alzo d'inerzia e riprendo a camminare. Erano già le dieci e la funzione sarebbe iniziata alle dieci e trenta minuti.
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Bleu
Short StoryNessuno di noi è nato con la cravatta. Un breve racconto. Un protagonista senza nome. A Napoli, alla ricerca del mare, alla ricerca della normalità. Il mare c'è, ma non è mai lo stesso. Della normalità, neanche il riflesso.