«Uè!»
«Dove sei? Ho fame...»
Impiego una manciata di secondi per descrivere il luogo in cui mi trovo e invito Marco a raggiungermi quanto prima.
Blocco lo schermo del cellulare e lo ripongo in tasca.
Mi guardo intorno.
Il lungomare era affollato (non l'avevo notato prima): coppiette sedute sui muretti, ragazzi stesi sul prato, anziani a passeggio e non mancava qualche insolito bagnante intento ad arrampicarsi sugli scogli.
«Che indecenza! Andate a chiudervi in bagno: stì froci!»
«Ci vada lei, vada a cacare!» - rispondo al vento e di gusto.
«Come dice, mi scusi?»
Mi volto imbarazzato. Dietro di me un signore, sulla quarantina, con una donna 'sotto braccio' (forse la moglie) e un cagnolino al guinzaglio.
«Nulla, lasci perdere» - rispondo seccato.
Non volevo iniziare nessuna discussione. Proprio non mi andava. Avevo appena ritrovato la mia tranquillità. Senza troppa cortesia e con un accenno di saccenteria riprendo a guardare le onde che danzano tra gli scogli.
Sento l'uomo stringere i denti e riprendere il passo.
«Resta calmo» - gli sussurra la moglie.
Si ferma.
«Sono feccia, vanno contro la natura, ci insultano! Se nostro figlio vedesse due uomini baciarsi, come reagirebbe? Sarebbe segnato a vita, potrebbe diventare anche lui come loro»
Non riesco a trattenermi.
«È molto naturale lei. Copra il suo cane, mi disturba, è nudo! Oppure lei, si spogli, mica è nato con la camicia! Cosa c'è di naturale nel vestirsi di sintetico? Cosa c'è di naturale nel tenere un cane al guinzaglio? O forse per loro è ammessa un'eccezione? Stì cani! Che io sappia, i cani nascono liberi, non con un nastro al collo. Suo figlio? Beh, anche lui è nato o comunque nascerà nudo, come tutti quelli che vede qui!»
«Tutto ciò cosa c'entra? Volete fare i rivoluzionari voi giovani. Volete farvi notare. Abbiamo le nostre colpe, non lo metto in dubbio, ma non siate volgari. Non rinnegate ciò che è da sempre. Un bambino ha il diritto di avere una mamma e un papà e anche quello di non assistere a certe porcherie!»
«Mi scusi, qual è la differenza tra due uomini, due donne o un uomo e una donna che si baciano, si abbracciano o si accarezzano? Dov'è la volgarità? Fossero nudi, come il suo cane, ma non danno fastidio a nessuno!»
Questo senso del pudore poi, ma da dove viene? Che senso ha vestirsi? Non me lo sono mai chiesto: perché ci vestiamo? È normale, dicono. Ecco, ci risiamo! Ma non ha senso! Non ha proprio senso! Quando fa freddo, quando piove, siamo d'accordo, dobbiamo coprirci. Quando fa caldo? Quando siamo al mare? Il costume, ad esempio, che senso ha? Oppure, perché la donna con un seno quasi impercettibile deve coprirsi i capezzoli, mentre un uomo paffutello può tenere le sue flaccide appendici al vento?
«Lei non ha figli, non può capire» - mi risponde l'uomo.
«Lei bacia sua moglie? In pubblico, intendo»
«Questo cosa centra?»
«Mi risponda, la prego»
«Certo!»
«Ecco, e non si vergogna?»
«Perché dovrei? Mica è un uomo! È una donna, è mia moglie, è normale che la baci, nessuno potrebbe aspettarsi un comportamento diverso!»
«Come fa a dire che è normale? Che è naturale?»
«Giovanotto, è chiaro come il sole: due uomini e due donne non possono avere figli. Per natura – i credenti direbbero, "per volontà di Dio" – l'uomo ha bisogno della donna e la donna dell'uomo.
«Dunque, se sua moglie fosse un uomo, non la bacerebbe...»
«Certo che no!»
Il signore si accorse di aver risposto troppo in fretta. Spesso difendere la normalità porta le persone a contraddirsi. Sono certo che quell'uomo non pensasse davvero quello che aveva appena detto. Epperò, se mi avesse risposto affermativamente, si sarebbe mostrato a favore dell'amore omosessuale, sentimento innaturale e inaccettabile (per quelli come lui).
«Capisco e, la prego, mi scusi per l'insolenza. Sa, non sono d'accordo con lei, ma la rispetto. Se la persona che amo fosse un uomo, continuerei ad amarla, perché io so amare soltanto le persone, non le categorie. Credo che l'amore vada ben oltre la compatibilità riproduttiva, quella è – sì, naturale – ma è una caratteristica propria delle bestie, non degli uomini...»
La compatibilità riproduttiva poi, ma cosa diavolo è? Un uomo sterile non potrà mai amare nessuno perché non può avere figli? Un uomo non può unirsi con un altro uomo perché non potranno avere figli? Se l'amore è questo, spero che nessuno mi ami mai, non voglio essere l'altrui strumento riproduttivo. Sono umano, sono una persona, non un oggetto.
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Bleu
Short StoryNessuno di noi è nato con la cravatta. Un breve racconto. Un protagonista senza nome. A Napoli, alla ricerca del mare, alla ricerca della normalità. Il mare c'è, ma non è mai lo stesso. Della normalità, neanche il riflesso.