Capitolo speciale: Cenerentola ed i topini

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-Di cosa vuoi parlare, Cenerentola?-

La ragazza non risponde subito. –Non voglio parlare della mia matrigna, non oggi- ha gli occhi pieni di lacrime.

-Allora non parleremo di lei-

-E neppure delle mie sorellastre, non voglio, oggi voglio pensare solo alle cose belle-

-Per esempio?-

-Ai miei amici- dice sorridendo.

-Parlami di loro allora-

-Oh, sono piccoli ... piccoli e molto teneri, sono dei topini ... lo so che posso sembrare pazza, ma non è così, loro sono i miei amici e sono gli unici che mi vogliono bene-

-Nessuno dice che sei pazza ed ognuno ha diritto ad avere gli amici che preferisce-

Sorride ancora di più. –Loro sono gli unici che mi difendono dalla mia matrigna, mi fanno sempre compagnia, penso che sia proprio grazie a loro che non mi sono arresa-

-Da quanto tempo sono tuoi amici?-

-Oh da quando ero piccola ... penso da quando ... - lotta con le lacrime, sbatté le palpebre, poi si riprende un po' –loro mi hanno sempre sostenuta, mi hanno consolata quando avevo bisogno ... ed abbiamo anche riso tanto insieme ... e giocato, giocato molto ... io sono molto legata a loro-

-Pensi di non poter restare senza di loro?-

-No! Non potrei mai-

-Neppure se trovassi una persona in grado di sostituire il ruolo che loro hanno nella tua vita?-

Sembra disorientata, si guarda intorno come se cercasse una risposta. –No, non penso, loro sono parte di me, saranno per sempre parte di me-


Le fiabe secondo FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora