Hansel, Gretel e il bosco

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La fiaba di Hansel e Gretel ha un'ambientazione probabilmente medioevale. Durante un periodo di carestia una moglie convince il marito ad abbandonare i due figli nel bosco affinché per loro ci sia più cibo. L'uomo, seppur riluttante, obbedisce. La prima volta i bambini riescono a ritrovare la strada di casa, ma la seconda volta si perdono nel bosco.

Bisogna prima di tutto pensare al fatto che il bosco spesso rappresenta l'inconscio. I bambini vengono quindi spinti verso una ricerca nel proprio inconscio. Ma il bosco può anche essere connesso ai riti d'iniziazione e i due protagonisti hanno proprio l'età giusta per un rito del genere. Che quindi l'abbandono sia legato alla crescita? I bambini sono spinti fuori casa per diventare grandi. Il riferimento alla mancanza di cibo potrebbe essere legato a ciò: i due fratelli sono sottoposti a una sorta di svezzamento e così s'incamminano nel bosco, dove verranno guidati da un uccelletto bianco alla casa di marzapane. Il riferimento all'animale potrebbe essere legato al discorso infanzia, al legame che i bambini hanno con gli animali, solo che questa volta non si tratta di un essere salvifico, anzi, li porta proprio dalla strega. Interessante notare che il colore bianco in alcune culture è collegato all'aldilà e alla morte e infatti l'uccellino porta i bambini verso il pericolo e forse alla loro morte metaforica per poter accedere al regno degli adulti.

La casa di marzapane è un chiaro riferimento alla fase orale e ancora una volta allo svezzamento, oltre che la possibile realizzazione di un desiderio infantile. I due bambini sono subito attratti da essa dimostrando così la loro infantilità. La casa si rivelerà una trappola e proprio questa darà la possibilità ai due bambini di crescere, ingegnandosi per trovare delle soluzioni ai problemi.

La strega rinchiude Hansel in una gabbia e costringe Gretel a farle da serva. Interessante notare che la strega non ha una buona vista, tanto da scambiare il dito del bambino con un ossicino. Forse la strega non vede bene perché ormai è avanti con gli anni...e questo potrebbe far pensare a una femminilità che sta invecchiando e che presto è destinata a dover cedere il posto a una figura femminile più giovane (Gretel).

Il cannibalismo è un tema ricorrente nella fiaba. La strega cattura i bambini per poi mangiarli e ciò potrebbe richiamare il discorso della carestia, lo stesso motivo per cui i due fratelli sono stati allontanati da casa e male tipico del Medioevo.

La strega, che si mostra inizialmente cortese, potrebbe rappresentare la femminilità e di femminilità abbiamo ben tre rappresentazioni: la madre, matrigna in alcune versioni, la strega e Gretel. In realtà solo Gretel rappresenta una femminilità positiva e infatti sarà proprio lei a spingere la strega nel forno. Al ritorno a casa, dopo che avranno trovato abbastanza oro da poter vivere felici e contenti, scopriranno che la madre è morta...una macabra coincidenza, come se l'uccisione della strega avesse portato anche la morte della donna. Unica parte femminile resta a questo punto Gretel, un femminile finalmente positivo rendendo così possibile una riconciliazione con la figura materna, essere femminile per eccellenza.

Un'ultima osservazione: i due fratelli trovano molto oro nella casa della strega dopo che questa è morta. L'oro potrebbe indicare le risorse psicologiche che acquisiscono passando all'età adulta.

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