Drive-in: rendez-vous

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"Scusa, ma tuo padre è un peu... sai..."
"Lo so, lo so"
La strada era desolata, illuminata fiocamente solo dai lampioni. A sorpresa di Conte, Macron era andato a prenderlo con la sua piccola macchina celeste, noleggiata appena arrivato in Italia.
"Allora? Dove stiamo andando?"
Come risposta, arrivarono in quel momento davanti ad un cancello aperto, oltre il quale si scorgeva un gran numero di macchine. Sul fine della strada vi era uno schermo gigante, che proiettava un qualche film italiano.
"Voilà!"
"Un drive-in?"
"Ho controllato. E' un film italiano, non francese. Tranquillo"
Conte sorrise, divertito dal modo in cui l'altro prendeva tutto così seriamente. Si parcheggiarono in un piccolo spazio nella fila centrale, abbastanza vicini da vedere ma abbastanza lontani da non soffrire poi di torcicollo.

Rimasero in silenzio qualche minuto, guardando il film, senza tuttavia seguirlo davvero. Erano entrambi insicuri su come comportarsi, se dire qualcosa, o se non disturbare l'altro. Si guardarono nello stesso momento, causando un leggero imbarazzo.
"Come mai mi hai lasciato il numero?" Chiese alla fine Giuseppe, capendo che anche Macron voleva parlare. Anche perché, probabilmente, non capiva molto quello di cui Aldo Giovanni e Giacomo stavano discutendo nel film.
Esitò a rispondere, come se lo dovesse prima domandare a se stesso e ricercare le parole in un qualche meandro. "Non so" Evidentemente, non le aveva trovate.
"Non sai...?"
"E'... volevo uscire. Non conosco nessuno qui"
"Gli altri francesi, sembrate amici"
"Sì, sì. Ma voglio praticare italiano. E poi..." Si passò la mano tra i capelli, con un leggero imbarazzo. Conte lo guardava sospeso. "Sei simpatico" Dopo qualche secondo, probabilmente per prendere coraggio, si corresse. "Sei il più... beau garçon que j'ai jamais vu"
Quella singola frase s'infiltrò nel petto di Conte fino a giungere dritto al suo cuore, rivestendolo, proteggendolo, nella sua semplicità eppure indescrivibile dolcezza, in una casa appena ritrovata. Sentiva di potersi fidare di quel ragazzo più di chiunque altro, sebbene non ci avesse parlato che per qualche giorno. Nei suoi occhi vi era una bontà di cui non avvertiva neanche il bisogno di mettere alla prova. Per questo il silenzio che si era creato venne spezzato, nuovamente, da due sole parole, appena mormorate dalle labbra dell'italiano: "Je peux?"

E subito la risposta, dettata da un bacio.

Come è ovvio, alla francese.

Ma il loro primo bacio era destinato ad essere anche l'ultimo.

Andrà tutto bene, amore || MacronxConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora