Capitolo 8

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Un'ora dopo

-Ragazzi lei è la mia ragazza Alyssa, Aly loro sono: Nash, Cameron, e Dylan-

-Molto piacere ragazzi.- disse sorridendo in modo adorabile.

-Piacere nostro, finalmente conosciamo la ragazza che è sullo schermo del capo.- disse Cameron, e gli sorrisi guardando lo sguardo interrogativo della mia ragazza, che soddisfazione dirlo.

-Ehi amico le hai messo l'antifurto.- disse ridendo Dylan riferendosi ai succhiotti sul collo di Aly.

-Ovviamente.- risposi guardandola.

-Ed eccolo qua, il nostro capo gelosone che marchia il territorio.- disse Nash canzonadomi. Alzai gli occhi al cielo ormai ero abituato alle loro battutine.

-È bene far capire le proprie intenzioni.- Dissi fulminando un ragazzo che le aveva appena guardato il culo, i ragazzi trattennero le risate e io mi rilassai sentendo la mano di Alyssa nella mia, un contatto favoloso, mi trasmetteva elettricità pura.

La vidi girarsi e prendere il cellulare, le era arrivato un messaggio.

-Chi è?-

-Trev.- disse e roteai gli occhi infastidito.

-Quel Trevor?- disse Nash guardandomi con occhi spalancati.

-Si.- dissi sbuffando.

-Mi ha detto se voglio andare a casa sua a vedere un film questa sera.-

-Eh?!- dissi guardandola sbalordito.

-Frena il tuo ciclo Logan, non ci vado e non ci sarei andata comunque.- disse guardandomi quasi infastidita.

-Mh ho famee.- dissi cercando di rimediare.

-Mangia, non so che dirti.-

-Mi porti a mangiare qualcosa?- le dissi con occhi da cucciolo.

-Andiamo a casa ti cucino io su.- disse ridendo.

-Cosa mi cucini?- dissi mettendo la giacca.

-Carbonara?-

-Sposala amico!- disse Cameron annuendo verso di me e lei gli sorrise.

Li salutammo e ci incamminammo, la presi per mano e salimmo in macchina.

Pov's Alyssa

-I tuoi amici sono simpatici.- dissi scendendo dalla macchina.

-Si, ci conosciamo dalle elementari.-

-È bello il vostro rapporto sia in campo che nella realtà.-

-Grazie bimba.- disse riprendendo la mia mano.

Entrammo e mentre Log apparecchiava, io cucinavo la pasta.

-Allora com'era?-

-BUONISSIMAAA!-

-Uh ne sono felice, era la prima volta che la cucinavo da sola.-

-Sei stata eccellente!- disse posando il piatto nel lavandino.

-Meno male.- dissi avvicinandomi e iniziando a lavare i piatti e le stoviglie. Immediatamente Logan mi cinse i fianchi con le braccia, e mi lasciò baci umidi sul collo.

-Mmh dai smettila.- dissi poco convinta insaponando un piatto.

-Sei troppo irresistibile non è colpa mia.- disse continuando indisturbato; chiusi l'acqua e mi girai verso di lui, i nostri corpi aderivano perfettamente e lui posò la fronte contro la mia, posai le mie labbra sulle sue in bacio dolce, pian piano le nostre lingue iniziarono a danzare, Logan mi prese in braccio, gli circondai la vita con le gambe e appoggiai le mie mani dietro al suo collo. Senza staccarci arrivammo in soggiorno e mi appoggiò dolcemente sul divano sotto di lui, mi sentivo così bene con Log, ero sicura ero protetta. Lui si fiondò di nuovo sul mio collo e io gli tirai leggermente i capelli facendolo gemere e sorrisi, capovolsi la situazione e mi sedetti a cavalcioni su di lui, e iniziai a lasciargli piccoli baci fino al colletto della maglietta, lo guardai e velocemente gliela sfilai, rimasi imbabolata davanti alla fila dei suoi addominali scolpiti e ne percossi con il dito tutti i lineamenti, mentre le sue mani erano legate saldamente alla mia vita.

-Ti piace quello che vedi?-

Annuii silenziosamente arrossendo e mi morsi il labbro, in men che non si dica Logan aveva posato le sue labbra sulle mie e poco dopo ci staccammo affannati. Lui mi prese il viso nelle mani e mi parlò:

-Voglio andarci piano con te, ma tu mi rendi le cose difficili sei così...-

-Così come?- dissi giocando con uno dei suoi capelli scuri.

-Sei così fottutamente irresistibile in tutti i sensi, credimi se ti dico che ho mai sentito nulla di ciò con nessuna ragazza, tu sei una scossa elettrica impressionante.-

Gli sorrisi ampiamente e lo abbracciai forte, rimanemmo abbracciati per molto tempo, poi studiammo e ci preparammo verso le 16:45 per l'allenamento.

Legai i capelli in una coda, e misi i leggins neri, le scarpe da tennis della Nike ed un top sportivo della stessa marca, scesi sotto e trovai tutti in tuta ginnica, ci avviammo verso la camera dei miei genitori e premettero un pulsante nascosto non so dove, immediatamente la libreria si divise in due metà, lasciandoci via libera per una palestra abbastanza attrezzata.

-Alyssa questo è il tuo primo allenamento mi raccomando non farti male, noi siamo lì.- disse mio padre indicandomi un teca trasparente e grande.

-Tranquillo papà.-

Le luci si spensero, il buio, il mio habitat, le mie regole. Sentii un rumore e mi abbassai, intravidi un piede e appena fu vicino a me lo afferrai con le mani strette e gli tirai un calcio in pieno viso, fuori uno. Mi alzai e ricevetti una botta al fianco, mi girai e gli rifilai un pugno in piena faccia evitandone uno, mi aveva però graffiato sullo zigomo cazzo mi usciva segue, il terzo fu il meno silenzioso, gli presi un braccio e lo portai sulla mia spalla, dopo di che lo sollevai e lo sbattei a terra. Dovevo migliorare i riflessi decisamente. Si accesero le luci e io mi rilassai, sentii un rumore e vidi altre tre persone a terra, accanto a loro Logan che mi guardava soddisfatto.

-Complimenti bambina.- disse abbracciandomi.

-Grazie.- dissi ricambiando e asciugando il sangue colato dallo zigomo. In men che non si dica il secondo, quello che mi aveva ferito si alzò e si scagliò contro di noi. Io e Logan ci dividemmo e lui lo prese per il colletto e gli strinse le braccia muscolose intorno al collo, io mi girai ed eseguii un calcio roteante quasi perfetto, cadde a terra tramortito. Io e Logan ci beccammo un applauso fragoroso e uscimmo dalla palestra.

-Ehi vieni con me ti pulisco la ferita.- disse Logan prendendomi per mano.

-Grazie.-

-Figurati, tutto per la mia ragazza.- disse facendomi sedere su un ripiano. Mi pulii delicatamente lo zigomo e ci applicò una pomata cicatrizzante e un po di ghiaccio, io feci lo stesso con il suo braccio, aveva un po di lividi così vi applicai una pomata e massaggiai, mentre lui mi guardava sorridente.

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