scusate ma non sono riuscita a pubblicare il continuo del capitolo precedente in settimana, lo farò adesso.
_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_IRAMA'S PART.
sono gay.
sono gay e lo sono sempre stato.
per poco tempo mi sono illuso di non esserlo più, ma in quegli occhi, in quei maledetti occhi celesti, ho ritrovato me stesso.
non ho intenzione di mentirmi ancora al lungo.
questo sono io e non ho intenzione di nascondere ancora ciò che amo.
mentre penso a tutto ciò, Einar finisce di cantare.
"Irama, raggiungi Einar al centro del palco." alle parole di Maria, scatto in piedi di riflesso.
mi avvio verso il centro del palco.
sono vicinissimo ad Einar.
lui si gira verso di me, mi fa un sorriso a 32 denti, bellissimo.
poi avvolge un suo braccio che dalla schiena arriva al fianco, e lì resta.
faccio lo stesso e le nostre braccia sono in contatto.
faccio girare il mio braccio attorno al ragazzo cubano e la poggio anche io sul suo fianco.
un brivido attraversa tutto il mio corpo.
"è il momento. siete in ansia?"
"l'ansia ci sta" rispondo prontamente.
"molto direi" risponde il cubano.
"cominciamo da te Irama. Guarda lo schermo" dice maria.
l'ansia si fa strada in me.
guardo fisso lo schermo.
poi appare la scritta " sei un candidato ufficiale di amici."
gli occhi diventano lucidi e le lacrime cominciano a scendere.
"grazie. grazie davvero."
mi asciugo la lacrima sulla guancia.
poi torno in me.
l'ansia torna.
e se Einar non dovesse farcela?
come potrei stare mesi senza sentirlo e vederlo?
quel ragazzo è bravissimo, ma non è detto che ce la faccia.
non mi resta altro da fare che pregare.
"Einar. Tocca a te. Guarda lo schermo."
passano secondi apparentemente infiniti.
le mani mi sudano e gli occhi tornano lucidi nel pensiero di perdere Ein.
chiudo gli occhi strizzandoli forte.
ho paura di vedere.
aspetto di sentire la reazione.
sono immerso nel silenzio straziante dell'attesa quando sento le urla della folla.
apro gli occhi di scatto e leggo lo schermo "sei un candidato ufficiale di amici."
ci guardiamo contemporaneamente ed Einar mi abbraccia senza che io me ne accorga.
lo stringo forte.
"grande fra."
"il bello comincia adesso"
gli accarezzo la schiena velocemente, poi due colpetti e ci stacchiamo l'uno dal corpo dell'altro.
torniamo dietro alle quinte mentre entrano due ragazze, una cantante , Carmen credo e una ballerina Sephora(?).
"complimenti" mi fa la cantante.
le faccio un sorriso e poi le dico
"ehi, in bocca al lupo eh".
mi sorride dolcemente e la vedo posizionarsi al centro del palco.
io e Einar usciamo.
ci sediamo sul muretto ed iniziamo a parlare.
il tempo passa molto velocemente quando si sta con lui.
ad ogni sua parola, risata e sorriso, mi innamoro di più di quel ragazzo.
Einar guarda l'orologio.
"ora dobbiamo entrare però."
"che ore sono?"
"le 20:50"
cavolo. il tempo passa veramente veloce.
ci incamminiamo per rientrare, ci devono comunicare le stanze.
al rientro, seduti, c'erano tutti i ragazzi selezionati, tra cui Orion, vecchio amico di Einar, molto simpatico e il biondino che ci ha chiamati "froci."
Einar alla vista del biondo, stringe i pugni e serra la mascella.
lo prendo d'improvviso per la mano e lui si gira di scatto rilasciando tutti i muscoli.
"Ein. cerca di stare calmo."
"ma lui è quello che ci ha chiamato f..."
lo interrompo.
"lo so come ci ha chiamati. ma stai tranquillo. tutto quello he faremo da oggi in poi sarà trasmesso sulla tv nazionale."
sta per controbattere quando non avendo più argomenti a suo favore, tacque iniziando a camminare verso gli altri.
per fortuna non è successo niente.
qualunque cosa avrebbe fatto, gli sarebbe sicuro costata l'espulsione e non lo avrei voluto.
Eravamo tutti lì, in attesa che Maria ci assegnasse le stanze.
"Come sapete io sono Maria e voi siete i candidati ad amici17" applausi
"So che oggi è stata una lunga giornata e so che siete stanchi e che se parlassi non mi ascoltereste a causa della troppa stanchezza, quindi taglio corto.
Dico solo che sul foglio che ora sarà fornito ad ognuno di voi, sarà illustrato da chi saranno composte le stanze.
Tutte le info saranno all'interno del figlio.
Buona permanenza e speriamo che sia il più lungo possibile." disse Maria con aria tranquilla.
Sono molto in ansia. ho i nervi tesi. non resta che sperare.
Sebastian Melo, passava tra noi per distribuire i foglio della quale aveva parlato Maria.
non sto più nella pelle quando Seba consegnò il foglio a Einar che era accanto a me e mi guardò dispiaciuto.
tutto quello a cui pensai fu "oh no..."
il foglio mi fu consegnato.
scorsi velocemente l'elenco fino a trovare il mio nome.
Irama... eccomi qui.
sarò in stanza con Biondo(?) e.... EINAR!!!
Rivolsi lo sguardo al ragazzo cubano che mi fece un sorriso stupendo che sa entrarti nel cuore, come solo lui sa fare.
Gli feci l'occhiolino senza farmi notare dagli altri.
l'unico problema è che la nostra stanza era a tre... io ed Einar non avremmo potuto avere la nostra intimità...
ma poi... chi era Biondo??
Tutti trovarono i propri compagni di stanza e se ne andarono in direzione Hotel.
rimanemmo solo io, Einar, quello che ci ha chiamati "froci", Carmen, Lauren e altri due ragazzi.
dato che "Biondo" era un nome maschile, poteva essere uno dei tre, ma solo più tardi mi resi conto che l'unico biondo era lui... proprio lui.... il ragazzo con la lingua lunga contro LGBT.
Con lui di mezzo, io ed Einar non avremmo avuto neanche un minimo di intimità.
Sbuffo e con passo felino mi avvicino verso di lui.
"ehm... Biondo, giusto??" dissi scocciato.
"OEE! chi se vede! La storiella d'amore co quello com'è finita? No perché sia chiaro, i froci so tanto belli e cari ma in camera n'vojo vedè bacetti." disse acido.
"gay." dissi freddo.
"e comunque io e lui non stiamo insieme. Siamo solo amici. te lo ripeto." poi aggiunsi. "Einar è una persona sensibile, nonché mio amico. Prova a dire anche solo una cosa del genere a lui e sappi che non la passerai liscia, dovessi farmi cacciare dal programma." dissi con tono minaccioso.
"Amico! n'se scardamo! A me state simpatici! Tutti e due! E dato che mo semo compagni de stanza, dovemo annà daccordo." disse allora lui cercando di calmare le acque evidentemente molto tese.
Ci fu un silenzio lunghissimo che lui spezzò.
"che famo? prennemo er Cubano e annamo o restamo qua a studiasse?"
lo guardai con uno sguardo che sembrava dire "spezzagli il cuore e io ti spacco la faccia." e iniziamo a camminare verso Einar.
"Ciao bello! io so Simone, in arte Biondo, piacere." disse il biondo.
Einar lo guardò a lungo e mi sussurrò all'orecchio "dimmi che non è lui il nostro compagno di stanza. Te lo chiedo per favore." alzo le spalle e lo guardo in pena.
"Dai! N'sarai ancora arrabbiato pe quella storiella che vi ho chiamati 'froci'." disse Simone.
"GAY." dicemmo in coro io e Einar.
"Gay, froci... che differenza c'è? me state a confonde co tutti sti nomi. Er significato è uno." osservò per qualche secondo i nostri sguardi di disapprovazione e così aggiunse. "vabbè, ho capito, ve siete fatti n'idea sbajata de me..."
"lo spero." lo interruppe Einar.
"...fatto sta che se non ce eliminano saremo compagni de stanza pe n'bel pò de tempo. Dovemo annà d'accordo.
pe famme perdonà però, presentateve stasera a st'indirizzo. Ce divertiremo. Fidateve." scrisse su un foglietto e ce lo diede.
poi lo seguimmo con lo sguardo mentre si allontanava con la sua camminata da burino.
mi girai e vidi Carmen.
mi avvicinai.
"Ehi! Ciao!! Vedo che sei riuscita ad entrare! Complimenti, davvero." le dissi.
"Ciao! tu sei... Irama, giusto?" chiese.
"in persona." dissi.
"WOW! Le tue canzoni sono poesia. I tuoi testi sono così dolci. Ti adoro." disse lei presa dall'euforia.
"Grazie mille, ma se sei qui, vuol dire che non hai niente da invidiarmi, no?" le chiesi.
"si invece. Tu sai scrivere. Io no..." disse con lo sguardo basso.
"ma posso aiutarti." le proposi.
"Lo faresti veramente!?" alzò lo sguardo.
"ma certo. Domani ti faccio sapere a che ora puoi venire nella mia stanza ok?"
"certo! Grazie mille, sei un ragazzo d'oro."
"figurati... Carmela...(?)" dissi insicuro.
Lei scoppiò in una risata che le proveniva dal cuore, quindi intuii di aver sbagliato.
"è 'Carmen'." disse ancora ridacchiando.
"scusa..." dissi imbarazzato.
"tranquillo, anzi, puoi chiamarmi 'Carmela' se vuoi." le sorrisi e mi incamminai verso Einar che aveva assistito a tutta la scena.
"SeI uN rAgAzZo d'OrO!1!1!" disse Einar imitando la voce di Carmen.
"smettila stupido! tra me e lei non c'è niente..." constatai.
"sarà..."disse allora lui.
"ma sappi che io quella non la voglio nella nostra stanza." disse rabbioso.
"DAI EINAR! SII COMPRENSIVO. MI HA CHIESTO SOLO AIUTO E NON POSSO DIRLE DI NO. TI PREGO TI PREGO TI PREGO." dissi facendo il labruccio.
"per me è comunque un no." disse lui freddo.
"MA TI PREGOOOO. ORMAI LE HO DETTO DI SÌ!"
"potevi pensarci prima allora." ribatté.
mi avvicinai a lui lentamente.
andai vicino al suo orecchio sensualmente e gli sussurrai.
"se mi consenti di aiutarla, io chiedo a Maria una stanza solo per noi, per fare TUTTO quello che vogliamo..."
mi allontanai ed aspettai la sua risposta.
"va bene!" disse forte. Poi si avvicinò a me. "ma solo perché ti amo." sussurrò.
"Grazie! Ti adoro!" dissi e poi mi diressi verso l'Hotel.
mi girai per vedere se Einar mi stava seguendo, ma con mia sorpresa, lo vidi sorridere di gusto a Lorella (?) la ballerina.
mi avvicinai a loro senza farmi vedere e mi misi ad origliare.
"Ehi, anche tu qui! sei riuscita ad entrare!"
"Ehm... I don't know Italian cause I'm from America..."
"Oh! I LOVE AMERICA! I'm not Italian too but if you want, you can come to my room and we and we will study italian together!"
"YES! IT'S OK!? When?"
"I'll take a look at the calendar and when I have an hour without lessons I'll let you know." (darò un'occhiata al calendario e quando avrò un'ora senza lezioni, ti farò sapere.) disse allora lui.
"It's ok! see you guy!"
"nice to meet you!"
"me too!"
si diresse verso la porta per uscire quando lo raggiunsi alle spalle.
"I dOn'T kNoW iTaLiAn tOo!1!1!" imitai la sua voce storpiandola un po'.
"Cretino! Mi ha preso un colpo!" gridò.
"perché mi origliavi?" chiese perplesso.
"oh... ehm... questo ora non importa." risposi pronto.
"e tu parli italiano, becero!" gli sputai acido.
"già, ma lei questo non lo sa... e tu di certo non glielo dirai... non è così?" disse facendomi gli occhi dolci.
"NO. Con me non attacca. I tuoi occhi avranno funzionato con lei, ma non mi compri. Anzi. Vado a dirle tutto." sbottai.
"E con quale inglese glielo diresti?"
"ehm... userò google traduttore..." dissi.
"che bella figura, complimenti!"
"non mi interessa di fare bella figura davanti alla tua ragazza." gridai acido.
"se fosse la mia ragazza..." si avvicinò vertiginosamente a me. "... non ti inviterei a fare un bagno caldo... tutti nudi... nella nostra stanza d'Hotel..." mi sussurrò all'orecchio.
cedetti. e speravo che facesse sul serio.
"OK! ma ti voglio controllare mentre fai il maestrino... l'allieva potrebbe innamorarsi del professore sexy..." dissi io a voce bassa.
"Mi trovi sexy?" disse con voce bassa e profonda.
"mortalmente sexy. Sexy da svenimento." dissi.
iniziammo a ridere e ci dirigemmo all'Hotel._•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_•_
YEEEE! SONO RIUSCITA A PUBLICARE!!!!
a parte gli scherzi, scusate l'assenza, ma sono in Polonia e non trovo un attimo libero per scrivere e devo aggiornare tre storie.
Se riesco questa notte scrivo il prossimo capitolo e in seguito lo pubblicherò.
intanto godetevi questo.
spero vi piaccia.
STAI LEGGENDO
~ tra mente e cuore c'è una differenza ~
ChickLitDue ragazzi, storie d'amore e d'amicizia. Ma sapranno distinguere l'amore dall'amicizia? Storia di rancore e amore, litigi e pace. Ma come finirà? (HO DECISO DI SCRIVERE QUESTA STORIA A CAPITOLI FACENDO OGNI CAPITOLO MOLTO LUNGO IN MODO CHE LEGGIATE...