05.

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     ho deciso di iniziare a scrivere più
     spesso i capitoli quindi spero che
     continuiate a leggerli lo stesso.
     Scusate se ho fatto sembrare
     Simone cattivo, ma andate avanti
     e scoprirete tutto. ;)

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*EINAR'S PART.*
aspettammo che Simone chiudesse gli occhi e dopo vari minuti che non si muoveva, capimmo che dormiva.
così ne approfittai per girarmi verso Irama ed abbracciarlo.
lui posò la nuca sul mio petto, a pancia in sù.
gli carezzai la testa e i capelli per svariati minuti.
poi si girò e ricambiò l'abbraccio.
qualche secondo dopo, però, si staccò.
era freddo.
"Ehi, che succede...?" chiesi con un tono basso per non svegliare il biondo.
nessuna risposta.
Filippo si gira dall'altra parte.
"tutto ok?" chiesi.
"si."
"si... ma?" chiesi io.
"ora ho sonno." disse e poi silenzio.
Rimasi immobile.
riflettevo su cosa potevo avergli fatto.
Imprudentemente, passai la notte in bianco per pensare.
erano circa le 4:56 quando mi resi conto che lui aveva visto me e Vale baciarci.
Io gli avevo detto che ci eravamo lasciati.
Forse gli è tornato a mente quel bacio.
"ehi fili..."
dorme.
"fili, ti prego... sveglia..."
...
"filippo?" alzo la voce.
"filippo guardami." dissi un po' più forte.
"che c'è?" disse assonnato.
"girati."
non si mosse.
"girati per piacere, dobbiamo parlare."
"a zì! de che dovemo parlà alle 5:00 der mattino!? mettite l'anima n'pace!" disse ad altissima voce , una che non sembrava affatto essere la voce di Filippo.
mi girai.
"Simone?" chiesi.
"no, mi nonna! Beh. che vuoi???" disse scocciato.
"volevo parlare con filippo, non con te..." dissi.
"fatto sta che mi hai svegliato." ribattè acido.
"scusa. non volevo..." dissi.
"scuotilo se non se sveja."
"ci provo."
lo scossi prima piano, poi sempre più forte e più forte del più forte.
"non si sveglia!" dissi preoccupato.
"t'aiuto io." sbuffò scendendo dal letto.
lo iniziò a percuotere violentemente.
"FILIPPO! TE DEVI SVEJÀ!" gridò nel suo orecchio mentre lo schiaffeggiava.
niente.
"ma il cuore gli batte?" chiesi preoccupato io.
"ma certo che gli batte!" disse lui.
mi si levò un peso dal cuore.
forse ha solo il sonno pesante, anzi, pesantissimo.
"IRAMAAA! SVEJATEEE!!! AHOO! STO A PARLÀ CO TE!! TERRA CHIAMA FILIPPO!"
continuò a percuoterlo.
"lascia stare, glielo dico quando si sveglia." dissi rassegnato.
"eh no bello mio. Mi hai svegliato dal mio sonno per dirgli una cosa e mo gliela vuoi dì domani!? Eh no!" disse ad alta voce e continuò a percuoterlo con più violenza.
"MA CHE C'HA QUESTO!? STA IN LETARGO!?" gridò sfinito.
"non ne ho idea, credo abbia il sonno molto pesante..." dissi.
"ma davvero!?" gridò sfinito lui sedendosi a terra.
"non lo avevo intuito. grazie della spiegazione!" disse.
continuammo a scuoterlo fin quando non suonò la sveglia.
non fece neanche un 'driin!' completo che la spense.
io e Simone ci guardammo increduli.
"ha.... ha....ha..."
"ha...haha...hahahahahah"
"hahahahah....hahahahHAHHAHAHA"
"HAHAHAHAHHAHAH" cominciammo a ridere distrutti mentre lui guardava tutta la scena assonnato.
poi crollammo in un sonno profondo nelle posizioni in cui ci trovavamo.

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"BOOOM!"
balzai in piedi.
"scveglia! è tardissimo!" disse Irama bello riposato, vestito e tornato dalla colazione.
"abbiamo una lezione tra dieci minuti!" disse.
"DIECI MINUTI!?" gridammo in coro io e Simone.
saltammo in piedi e tirammo fuori dal l'armadio le prime cose che trovammo.
beh, io trovai una mutandina di Vale, dei calzini di lana e il maglione della nonna e Simone dei pantaloni giallo-titty che gli aveva comprato la zia e una maglia verde pistacchio bucherellata con in numero 9.
ci guardammo di nuovo.
demmo uno sguardo agli abiti che tenevamo in mano. io guardai i suoi e lui i miei.
poi scoppiammo a ridere e ributtammo tutto dentro increduli di avere roba del genere dell'armadio.
tirai successivamente fuori una felpa bianca e dei jeans blu chiaro strappati.
poi le scarpe bianche della Nike.
Simone invece tirò fuori una maglia nera, dei pantaloni della tuta rossi e delle scarpe nere e rosse.
"molto meglio..." dissi correndo in bagno a lavare i denti.
Simone mi raggiunse.
"mo non gliela dici quella cosa a Filippo?"
chiese.
"sisi, mentre ci incamminiamo gliene parlo." dissi.
sputai il dentifricio.
mi diressi verso la porta trovandomi Filippo intento a mangiare la sua brioches.
gliene sfilai metà dalle mani e lo divorai.
"te lo meriti!" dissi infuriato per quello che mi aveva fatto passare questa notte.
uscii dalla porta e mi girai a guardarlo.
poi vidi Simone avvicinarsi alla porta e rubare dalle mani a Fili, l'altra metà della brioche.
"Te lo meriti pure da parte mia. fidate."
disse e ce ne andammo fieri.
in poco tempo Fili ci raggiunse.
"mi spiegate che vi ho fatto??" chiese.
inchiodai.
"lo vuoi sapere sul serio!?" dissi con voce omicida.
"siamo stati tutta la stramaledetta notte a scuoterti e percuoterti, ad urlarti nell'orecchio perché avevo voglia di parlarti. ma sai una cosa? ora non lo voglio più!" dissi acido accelerando il passo notevolmente.
"c'ha ragione." aggiunse solo Simone e poi accelerò anche lui.
Arrivammo allo studio e ci divisero in due gruppi: cantanti e ballerini.
ero vicino a Simone e Zic (?).
ci spiegarono il regolamento di Amici17.
poi ci divisero in gruppi più piccoli.
gruppi da quattro.
io ero con Zic, Carmen, Matteo e Irama.
non gli rivolsi neanche uno sguardo, figuriamoci la parola.
cominciò la lezione di impostazione della voce.
durò 2 ore.
in seguito, avevo 5 ore libere e decisi di andare a vedere gli orari dei ballerini.
la cercai per un po' sull'elenco.
.... LAUREN. eccola.
pausa dalle 11:00 alle 15:00
manca mezz'ora all'inizio della sua pausa, così mi apposto davanti alla finestra enorme che da sulla sala da ballo.
È davvero bravissima.
molto leggera.
graziosa.
sorridente.
pimpante.
già tifo per lei.
se continua ad impegnarsi così, vincerà!
rimasi alla finestra per una buona mezz'ora.
poi prese il suo borsone e si avvicinò alla porta.
la aprì.
mi girai di corsa e mi misi seduto come se non avessi visto niente.
ma la mia idea non funzionò e la mia felpa rimase incastrata nell'angolo della finestra strappandosi.
come se non bastasse, Lauren ha visto tutto e scoppia a ridere.
io scoppiai in una risata nervosa, ma quando vidi Irama, cominciai a ridere di cuore.
Lauren aveva in mano il pezzo della felpa strappato, ancora per metà attaccato alla felpa.
"HAHAHAHAH LAUREN! MA CHE FAI AHAHAH!" dissi forte io, in modo da farmi sentire.
(tanto lei non capiva.)
continuammo a ridere fin quando non vidi Filippo andare via.
presi la mano della ragazza e ci avviammo alla mensa.
ci avvicinammo mano per la mano a un tavolo per due e mentre camminavamo, vidi Irama guardare irritato quella scena.
feci sedere Lauren e come un gentil uomo, andai a prendere il pranzo.
portai due vassoi colmi di buon cibo.
uno lo diedi a lauren e l'altro lo presi io.
"graziìe (?)" disse Lauren.
"you are welcome babe!" dissi io sotto gli occhi di Irama che mangiava il suo pasto disgustato.
poi si alzò e si diresse verso di noi.
"ciao ragazzi!"
sbuffai.
"potrei sedermi con voi??" chiese.
io guardai Lauren che mi guardava strana.
poi sempre rivolto verso di lei dissi
"What? HAHAHAHHA".
"hahahah" rise anche Lauren a bassa voce.
Filippo fece per andarsene, poi si girò di nuovo verso di me.
"questa me la paghi." sussurrò lui e se ne andò.

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continuai a ridere e a scherzare con Lauren fino a 12:30.
poi ci avviammo all'Hotel, mano nella mano.
Aprii la porta dell'hotel e vidi Filippo fiondarsi in faccia di Carmen baciandola.
ridicolo.
"Ciao." dissi io guardando in cielo.
"oh..." si staccò irama dalla sua faccia.
"non vi avevo visto!" disse.
"non c'è problema! continuate, non vi daremo fastidio." dissi irritato, ma senza darla a vedere.
Irama deluso dalla mia reazione tranquilla, riprese a baciarla.
io feci sedere Lauren sul letto e io mi posizionai a terra.
"are you ready?" le chiesi continuando a guardare con la coda dell'occhio quei due.
"yes!" disse lei.
cominciamo a fare lezione di italiano mentre quelli continuavano a baciarsi imperterriti.
quando Irama mi guardava, io mi giravo e guardavo sorridente verso Lauren, facendogli capire che non mi interessava ciò che lui faceva.
sempre più infuriato della mia reazione, Filippo se ne inventò un'altra.
prese Carmen in braccio mentre continuava a baciarla.
si staccò.
"mmh. carmen, andiamo nella tua stanza, così possiamo andare avanti... che ne dici?" disse accarezzandole la schiena.
aprì la porta e se ne stavano per andare quando li fermai.
"NON TI MUOVERE!" gridai.
"TORNA QUI!" dissi irritato.
Irama contento che io fossi geloso, lasciò Carmen alla porta e tornò dentro, accanto a me.
misi una mano nella mia tasca.
"dammi la mano..." dissi a Irama, che me la diede subito.
gli misi una cosa nella mano.
la aprì e rimase di sasso.
"non vorrai lasciarla incinta..." dissi io facendogli l'occhiolino.
Filippo si fece scappare un "fottutissimo stronzo..."
feci un mezzo inchino come per dirgli "grazie per le tue belle parole."
"ehi, pronto!? la tua amata ti aspetta!"
feci un sorriso di gusto.
Filo infilò il preservativo ,che gli avevo dato, in tasca e se ne andò con Carmen mentre io e Lauren ancora ridevamo.

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comincio a lavorare al prossimo!

~ tra mente e cuore c'è una differenza ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora