~capitolo 20~

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sta sera abbiamo la festa a casa nostra, mia e di Louis, ormai la definisco così, nostra, abbiamo invitato tutti i nostri amici, farò conoscere Maria a Niall e Laura a Liam un altro amico di Louis

«Gwenny allora abbiamo tutto?» mi dice Louis controllando il frigo....il tavolo...., non so neanche perché abbiamo organizzato questa festa, voglio solo ri vedere tutti visto che mi sono ritirata dall'università e mi mancano i miei amici

«si Lou...per l'ennesima volta è tutto pronto, mancano solo gli invitati e quattro ore» gli ripeto

«questo vuol dire che abbiamo un po di tempo da trascorrere assieme, che ne dici?» si avvicina parlando in modo seducente

«dico che è una splendida idea» si abbassa leggermente e mi bacia...il collo... il mento....le labbra, quanto adoro le sue labbra sono così morbide, con la sua lingua chiede l'accesso alla mia bocca che non tarda ad aprirsi, mi spinge nel divano, è sopra di me, continuiamo a baciarci quando suona il campanello, salto in aria dallo spavento

«e chi cazzo è ora?» sbraita Louis infuriato perché ci hanno interrotti

«dai Louis lascia stare vado io» scendo dal divano e mi dirigo verso la porta, la apro e mi ritrovo davanti...la mamma?

«cosa vuoi?» chiedo acida, ha la faccia preoccupata

«Lizz...le...le hanno...sparato» dice tra un singhiozzo e l'altro

«Selena devi venire con me in ospedale, papà e le tue sorelle sono già la»

COSA? CAZZO LIZZY, amore mio che ti hanno fatto? solo un pensiero mi viene in mente....Cole, quello stronzo si è abbassano a sparare ad una bambina di tre anni

«Gwen ma cosa succede?» spunta Louis dalla porta. gli spiego tutto e per poco non da un pugno alla porta, ok ha capito anche lui che è stato Cole. prendiamo le giacche e andiamo subito in macchina. venti minuti dopo arriviamo in ospedale, chiediamo alla reception dove si trovasse Lizz e la donna che si trova dietro il bancone ci dice che si trova al terzo piano, corro per salire le scale e quando arriviamo al piano trovo papà seduto su una sedia di plastica grigia ed Emanuela e Eleonora che camminano avanti e indietro da un lato e l'altro

«Gwendoline!» mi chiama mio padre, cominciano a scendere lacrime a fiumi che mi rigano il viso

«ancora è in sala operatoria, dobbiamo aspettare ancora un po, il proiettile ha perforato un polmone» cazzo se lo incontro lo ammazzo di botte e si pentirà di aver fatto del male alla mia famiglia. mio padre alza lo sguardo e incrocia quello di Louis

«papà lui è....emm» non so come dirglielo

«sono il suo ragazzo, piacere Louis... mi dispiace tanto signor Gray» mio padre finge un sorriso e dopo va di nuovo a sedersi

«Gwen» mi abbracciano Ele e Manu piangendo

«ragazze se la caverà non vi preoccupate, lei non può....» no non voglio neanche pensarlo

«vieni qui» abbraccio Louis così forte che per un attimo non sento il suo respiro, Elisabeth Rose Grey è la cosa più bella che mi sia capitata nella vita (oltre Louis) lei ha accesso una piccola candela nel mio cuore, lei è stata la prima persona che ho amato, da quando l'ho vista la prima volta in quella culletta. adesso è qui tra i ferri in bilico tra la vita e la morte e io sono impotente, perché non io, perché lei.

mezzora dopo esce il dottore dalla sala operatoria

«allora dottore come sta Lizz?» chiedo speranzosa

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bella bimbe come vanno le vacanze, io abbastanza bene (escludendo mia nonna che mi rompe le scatole ogni cinque secondi e il recupero di scienze) sono mooooooooolto annotata per ora e devo nuovamente tornare al villino V.V    ma va be....

*notizia importante!!! scriverò anche il sequel di Remember to stay strong, quindi commentate e provate ad indovinare cosa succederà in seguito....

GRAZIE !!!!!!!!

Remember to stay strong [L.T.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora