Capitolo 13

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Celeste

In questi giorni Fabio è stato fantastico. Mi è stato vicino e capiva quando avevo bisogno dei miei spazi fatti di solitudine. Non mi ha mai chiesto di più, lo apprezzo.
Non sembra più il ragazzo che ho conosciuto arrogante e pieno di sé.
Non nego che  vederlo preso da me mi faccia piacere, ha tentato tante volte di dirmi quelle due paroline magiche, ma non lo permesso. Non mi sento pronta.
Giulio é sempre presente, a volte mi sento in difetto con Fabio, perché tra noi aleggia la presenza di mio marito.
Oggi è la vigilia di capodanno.
Fosse stato per me l'avrei passata a casa, ma mia cognata non è del mio stesso parere.
Quest'anno è stato organizzato a casa dell'uomo che frequenta Ginevra.
Le sta facendo una corte spietata e lei fa la preziosa. Il suo invito è stato esteso anche a noi, visto che ha detto a Ginevra di portare chi vuole.
E allora saremo a casa sua.
E non è una casa normale in un palazzo altrettanto normale. No assolutamente.
L'appartamento si trova subito fuori Torino. É un piccolo grattacielo che è stato costruito da poco ed un attico.
Oltre a essere perso di Ginevra è bello ricco e affascinate.

Cosa  indosserò questa sera.

Fabio verrà a prenderci con la sua auto intorno alle venti. Ho tutto il giorno, e farò tutto con calma.

Sul comodino c'è la foto di Giulio, sorride, bello come il sole. La accarezzo è inevitabile che gli occhi si inumidiscono. Cerco di scacciare quel senso di vuoto che si forma nel mio cuore, mi alzo dal letto e prendo il cellulare. Mi arrivano una serie di messaggi da parte di Fabio.

"buongiorno mora"

"ieri sera è stato bellissimo camminare per il centro mano nella mano"

"lo so che non vuoi che lo dica, però mora non posso soffocare quello che provo."

"mi sto innamorando di te, ogni giorno di più"

"ti desidero da morire"

"a sta sera"

Sorrido, e anche se non lo confesso a lui, questo uomo dannatamente affascinante e è sexi  mi è entrato nel cuore.
Non so quale sentimento provo, ma sto bene con lui al mio fianco.

Questa giornata passa velocemente.
È tardo pomeriggio e ancora non so cosa indossare. Vorrei piangere.
Il suono del citofono mi distoglie.

"si chi è"

"c'è da ritirare un pacco per la signora Celeste......"

"si sono io, può salire per favore"

" certo"

Un pacco per me? Io non aspetto niente da nessuno.
Chi mai potrebbe spedirmi qualcosa e poi cosa.

Apro la porta e il fattorino mi porge una scatola con un fiocco rosso.
Controllo se il destinatario sono proprio io oppure si sono sbagliati.
No è per me.
Firmo e lui va via.
Mi avvicino alla cucina e appoggio la scatola sul tavolo.
Sono emozionata.
Apro.

Mi tremano le mani.
Estraggo il contenuto.
I miei occhi brillano.
Uno stupendo abito da sera di colore porpora.
Lo guardo ancora con occhi sognanti.
Prendo il bigliettino e lo leggo. 

Sarò l'uomo più invidiato
questa sera.
Un Angelo bellissimo sarà
Al mio fianco.
Sarai stupenda.
Quando lo visto questa mattina ho
subito pensato che era stato creato per te. Indossalo questa sera

Fabio

Sono emozionata.
Aver incontrato Fabio mi ha regalato tanta gioia. Riesce sempre a rubarmi un sorriso.
Mi è stato accanto senza chiedermi niente.
Avvolte lo osservo di nascosto e il mio cuore accelera i battiti, sento una stretta allo stomaco.
Prendo il vestito e lo indosso.
Rimango na bocca aperta.
È perfetto

Non riesco ha staccare gli occhi dallo specchio

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Non riesco ha staccare gli occhi dallo specchio. Mi guardo sorridendo come una scema. Faccio un giravolta.
Bellissimo.
Prendo il cellulare.
Gli mando un messaggio.

"Con te tutto é una continua sorpresa.
Con te sto bene. Grazie per esserci sempre 😘

Mi giro su un fianco, lo guardo.
Non sono pentita, lo desideravo fortemente anch'io.
Ripenso alla mezzanotte e il bacio che ci siamo dati.
La sua dolcezza quando mi avvolta in un abbraccio e sussurrato all'orecchio "ti amo mora", il mio cuore che batteva all'impazzata e un ti amo morto tra le corde vocali.
E poi quando mi ha accompagnato a casa.
Ci siamo amati.

Flashback
Mi avvolge in un caldo abbraccio, le sue mani strette sui muri fianchi, mentre la sua lingua percorre il mio collo, ho il cuore che batte. Mi guarda negli occhi, posa un bacio sul naso, le nostre labbra si sfiorano, cerchiamo un bacio che non arriva, il desiderio di perderci l'uno nell'altro.
Le mani scendono palpando il sedere, spingendo con momenti secchi il suo bacino. Sento la sua è citazione, e il mio desiderio di essere posseduto da questo uomo che ha sconvolto la mia vita. La sua lingua lecca le mie labbra, mi morde e soffoco un gemito. Il bacio da dolce diventa passionale, vogliamo di più.
Lentamente mi giro, mentre Fabio lascia lievi baci sul collo. Apre lentamente la cerniera, sembrano secondi infiniti. L'abito scivola atterra, rimango in intimo, sento il suo sguardo divorati, mi attira a se spingendo la sua erezione sul sedere, morde la mia spalla. Mi giro, lentamente gli sbottono la camicia, mentre lui cerca di liberarsi dei pantaloni. Rimaniamo in intimo entrambi, eccitati come due adolescenti.
Slaccio il reggiseno, si avvicina, mi bacia, mentre con le mani strizza i capezzoli turgidi, continuiamo a baciarci, mentre mi sdraio sul letto e lui su di me.
In questo momento non esiste niente, solo noi e il nostro desiderio di appartenerci totalmente.
Si inginocchia fra le mie gambe e sfila le mie mutandine, mi guarda carico di desiderio. Si chiana col viso sulla mia intimità  bagnata, gioca con la lingua tra le labbra, mentre con le dite allarga l'entrata per un accesso più profondo, cerco di stringere le gambe ma lui mi tiene ferma. Sono allimite, cerco un piacere che mi nega.
Si alza e toglie i box.
E come se vedessi tutto a rallentatore. Lui che toglie ni box, che sale sul letto, e si sdraia su di me, il tutto guardandomi negli occhi, come se avesse paura che da un momento all'atto potessi perdermi in altri ricordi remoti. Io lo guardo, voglio lui, desidero lui, lo voglio ora e lo vorrò domani.
Con una spinta entra dentro di me, in arco la schiena, cerco, voglio più contatto, avvolgo con le gambe la sua schiena, mi penetra più profondamente.
I suoi movimenti sono lenti, come se volesse che l'attesa durasse allungo.
Ho bisogno di più, ho bisogno di essere presa con più forza.
Spingo il mio bacino

<<ti prego Fabio, più veloce, ti desidero troppo>>

<<calmati mora abbiamo tutta la notte>>.

Sono quasi al culmine, mentre gli mordo la spalla, aumenta il ritmo, ci lasciamo andare in un piacere che sa di noi, senza fantasmi.
Io e Fabio.

Fine flashback.





Allora spero di non deludervi e buona lettura la vostra Laly-love ❤️


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