Capitolo 14

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Celeste

Eccomi qui, sono passati due mesi da quando io e Fabio abbiamo fatto l'amore e tante altre a susseguirsi, credo di amarlo ma a lui non l'ho mai detto.

<<Dio mio Celeste mi fai impazzire >>
Siamo a casa sua, ieri sera dopo avermi portata a cena fuori, ho deciso di passare la notte inseme. Adesso siamo a casa sua e facciamo l'amore. C'è un intesa sessuale pazzesca, una attrazione coinvolgente.
Fabio alza le mie gambe portandole sulla sua spalla, il suo pene è duro, mi penetra in un unico movimento, lo sento gonfio, mentre con movimenti lenti esce ed entra dentro. Sono bagnata come una svergognata, sento i miei umori fuoriuscire e bagnarmi le natiche.
Voglio di più, ma Fabio la pensa in  modo contrario da me, e come se vorrebbe gustarsi questi momenti, cibandosi di ogni mio gemito.
<<Fabio ci sono, dio mio si, non fermarti, oh mio dio si >>
Si ferma, mi guarda e sorride. In un attimo mi ritrovo capovolta a pancia in giù completamente sdraiata e lui su di me, mi penetra e si muove velocemente, col viso girato verso lo specchio, guardo i nostri corpi uniti. Mette il suo dito dentro la mia bocca, io inizio a succhiare e leccare, come se stessi leccando il suo membro. Le sue spinte sono più decise e veloci.
I nostri respiri sono più veloci, ho il cuore che mi scoppia.
<<Fabio sto arrivando >>
<<cazzo si Celeste, ti amo amore mio, ti amo >>
Veniamo insieme.
Appagati e sazi ci abbracciamo.
Mi abbraccia da dietro, bacia la mia testa, fra le sue braccia mi sento al sicuro, e come se dopo tanto tempo io abbia ritrovato un porto sicuro dove lasciare la mia ancora.

Dopo una mezz'ora mi gira con dolcezza verso di lui <<mia mora andiamo a fare la doccia? >>

<<Adesso ti raggiungo >>

Si alza, è completamente nudo. I miei occhi cadono sul suo culo bello sodo. Il desiderio di essere nuovamente fra le sue braccia e forte. Mi copro il viso con le mani, e sento il mio viso prendere fuoco.
Sento il rumore dell'acqua e mi ritrovo a correre verso il bagno, come una bambina verso una bella torta gelato.

Tra mani che si cercano, labbra che si divorano, ci amiamo sotto l'acqua che scorre. E come l'acqua fa scivolare i residui del bagno schiuma, così davanti al suo amore incondizionato fa cadere ogni mia barriera.

Non pensavo che una settimana dopo tutto questo sarebbe finito.
Perché la vita avvolte ama prendersi gioco di noi, e noi avvolte ci arrendiamo senza combattere.

20 FEBBRAIO

Fabio

Gli ultimi due mesi sono stati un sogno. Avvolte mi guardo allo specchio e non mi riconosco.
Sono cambiato.
Finalmente posso dire che so cosa significa amare una donna.
Tutto credevo, ma non pensavo che bum giorno avrei detto ti amo ad una donna.

Conoscevo solo una forma di amore, quello per i miei due figli. Ma dopo che ho conosciuto Celeste, dopo aver conosciuto questo angelo tormentato, mi ha rapito, mi è entrata dentro il cuore, senza che lei avesse mosso un dito, anzi faceva di tutto per allontanarmi. Chiunque diceva che mi ero incaponito perché era l'unica che non cadeva fra le mie braccia. E forse in principio era anche così, ma la sua vulnerabilità, il suo essere semplice, e la sua devozione verso un uomo che non c'era più, mi ha fatto desiderare di essere amato con quella intensità.
Celeste mi ha cambiato, Celeste, la mia mora mi ha insegnato l'amore e il rispetto verso il gentil sesso.

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