Capitolo 4

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Celeste

Indosso  un completo  giacca e pantalone a vita  bassa bianco,  un top nero  ricamato,  le scarpe  nere  col tacco altissimo.
Stretto  nelle  mani  un  bouquet  di girasoli  a gambo  lungo. Attraverso emozionata  la navata  della  chiesa.
Mi sento le gsmbe cedere come il giorno che  ci siamo sposati. Mi fermo,  alla  mia  sinistra  seduti  ci sono  Ginevra  e Giacomo.  Olga  non ha voluto  partecipare,  per lei  questa è  una  pagliacciata,  per noi  è  giurarci amore eterno dopo  vent'anni.
Giulio  mi aspetta davanti l'altare,  indossa  un completo di Armani blu,  la camicia  bianca,  senza cravatta,  la mio uomo   non la sopporta.
Mi viene  da piangere,  ho gli  occhi lucidi per l'emozione che  sto  provando  in questo  momento.
Avanzo  lentamente e arrivo da lui.
Giulio si avvicina e posando  un bacio  sulla  fronte  <<Sei  bellissima amore mio >>

<<Anche tu>>

Il prete  inizia  la sua  liturgia dopo  venti minuti Giulio  prende  parola. 
Prende  la mia  mano e la stringe  tra  le  sue  <<Celeste,  quando il mio  sguardo ha incontrato  il tuo vent'anni fa,  ho capito da subito che  saresti  stata  la donna  della  mia  vita. Mi hai  rubato  il cuore. In questi  anni  hanno  provato  a dividerci,  ma il nostro  amore è  sempre  rimasto in piedi rafforzandosi.
Sei la mia  luce,  come  un faro che  illumina  il mio  sentiero.
Sei  una corrente  d'acqua  fresca  dove  potermi  rigenerarmi,  sei  calda come  il sole e sei  mia. Celeste  sei  la mia  donna,  mia  complice,  la mia  amante. Ti amo immensamente e ti giuro  davanti  a Dio che  non smetterò mai  di farlo,  neanche  la morte potrebbe  costringermi di farlo >>
Prende  l'anello,  due  fedi  bianche intrecciate,  strette  in un abbraccio eterno e un diamante  sopra  come  un bacio  a suggellare  questo  amore.
<<Con questo  anello  ti rinnovo  la mia  promessa  di amarti  e rispettati per sempre>>. Fa scivolare  l'anello  nel mio  anulare.

Adesso tocca  a me, sono  emozionata.

<<Passione, posso  chiamarti  così anche se questo  è un posto  sacro  vero?>> scoppiano  tutti  a ridere.

<<Certo  Celeste >> risponde il parroco sorridendo.
<<Passione, quando ti ho conosciuto avevo perso  da poco  i miei  genitori e in quel  periodo tu sei stato come la manna  nel deserto.
Tu Giulio per me  rappresenti la felicità.  Mi hai  insegnato  a vivere.
Sei  qui  Giulio>> porto  la mano  sul petto  dove  c'è  il cuore  <<tu sei  il mio  cuore, ogni  battito è  dedicato  a te, scorri  nel sangue  che lo alimenta, sei  dentro le mie  ossa, sotto  la mia  pelle.
Hai  continuato  ad amarmi pur  sapendo  che  non avrei  potuto darti la gioia  più  grande  per un uomo, un figlio; eppure non hai  mai  smesso di farlo. Questo  fa capire  che  meraviglioso  uomo  sei.
Ti amo  passione oggi  più  ieri e più  di domani. Con questo  anello  ti rinnovo  il mio  amore  e la mia  eterna  fedeltà>> bacio  l'anello  e poi  lo metto  nel suo  anulare.

Mi avvolge  in un abbraccio e poi  fregandosene del posto  dove  siamo mi bacia  con possessione tra  gli  applausi  e di amici  e parenti.

Mi sveglio  in un bagno  di sudore.
Mi sveglio  con l'amaro  in bocca, sognavo  e adesso  sveglia  ho solo  il vuoto.

Sono passate  due  settimane  da quando  sono  uscita  dall'ospedale contro  il parete  dei  medici  che  non volevano  di mettermi. Ma io testarda  ho firmato  le dimissioni sono  andata  via.

Mi alzo  dal  letto, Ginevra dorme nella  stanza  accanto, non voglio  che  si svegli.
Lei  crede  che  non me ne  accorga, ma lo so  che  durante  la notte si alza per controllarmi e poi  torna  a letto.
Noi  due  parliamo molto e la sua vicinanza  mi aiuta. Parliamo  tanto  anche  di Giulio, anzi  lui  è al centro  di  quasi  ogni  argomento. Ho tirato  fuori  la mia rabbia. Si sono arrabbiata  con la vita  è ormai non credo  più  neanche   in Dio,  se esiste  allora  è stato  perfido con me perché  mi ha tolto tutto.
So che  devo  uscire da questo  stato  depressivo.
Ho incominciato a fare delle  passeggiate, al cimitero  da Giulio  non ci sono più  andata, Ginevra  per il momento mi ha proibito di andarci.
Però  a sua  insaputa  conto  di andarci  la prossima  settimana.
Vado  in cucina e prendo  un bicchiere  d'acqua pensando  a quello che   ho  sognato. Più  che  sogno  è stato un ricordo, pochi  mesi  dopo  che  abbiamo  festeggiato  l'anniversario  Giulio  è  morto.
Una  lacrima  sfugge  al mio  controllo.
Due  braccia  mi avvolgono  in un  caloroso  abbraccio, non mi ero  accorta, non lo sentita  arrivare.

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