Capitolo 15

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Fabio

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Fabio

È più di un'ora che guido, non voglio tornare a casa.
Mi sento l'uomo più sfigato del mondo, dovevo innamorarmi dell'unica donna che non mi amerà mai.
Se mi vedrebbero i miei amici, mi riderebbero in faccio.
Io che avevo tutte le donne che volevo, che non mi ero mai innamorato, adesso sono come uno straccio, per colpa di una mora che mi ha fatto perdere la testa.
Dio mio come mi sono ridotto.
Prendo a pugni il manubrio, urlo la mia disperazione <<PORCA PUTTANA, PORCA PUTTANA, PERCHÉ A ME >>

Accelero, non voglio pensare.
Ma come un video clip le immagini di lei mi tornano in mente.

Io che la adagio nella mia auto, che la porto a casa, mentre non smette di ripetere quel nome, quel dannatissimo nome.

Io che la metto nel letto

Lei che si attacca al mio collo, la febbre alta, scottava da paura.

La sua voce, la mia mora "lo sapevo che saresti venuto, sapevo amore mio che non mi avresti abbandonato."

Come un tarlo le sue parole si ripetono nella mia mente, è un tormento.

La mia corsa finisce davanti a un bar.

Ordino una bottiglia del liquore più forte.
Scelgo di sedermi in un angolo, non voglio rotture di coglioni.
Il barista poco dopo mi porta la bottiglia con un bicchiere, che io ignoro e mi attacco alla bottiglia, ignorando il bicchiere.
Voglio dimenticare, non voglio pensare a lei e neanche al dolore che in questo momento mi lacera l'anima, sento il mio cuore sbriciolarsi. Sono impotente davanti a un sentimento che mi rende schiavo d'amore e vulnerabile verso una donna che ama un uomo che non sono io e mai lo sarò.

Le immagini ritornano prepotentemente davanti ai miei occhi.

Celeste che mi chiama Giulio e mi bacia.
Ma non è me che bacia, lei non vede me, ma il suo amore.

Il mio telefono continua a squillare da quando ho lasciato quella casa.
Guardo il display, é Ginevra che ormai da un'ora continua a chiamarmi.
Non potevo rimanere un minuto in più in quella stanza.
Ho aspettato che il medico la visitasse, era tutto apposto, la febbre era stata causata dalla troppo acqua che ha preso.
Sono entrato nella stanza, le dato un bacio in fronte e sono fuggito via, senza guardare nessuno.
Si sono fuggito, fuggito da una realtà che non riesco ad accettare.
Fuggito da un sentimento che mi sta distruggendo.

Non mi accorgo neanche di essermi scolato tutto il liquore, e non sazio me ne faccio portare una seconda.

Barcollo, non mi reggo sulle mie gambe. Riesco non so come arrivare all'auto.
Mi dirigo senza pensarci nel l'unico posto dove mi sono sempre sentito amato.
So che è sbagliato, so che sarà un gran casino, so che le farò del male per  l'ennesima volta, ma ho bisogno di lei.

Poco dopo mi ritrovo a suonare alla porta di casa. Quando lei mi apre crollo a terra, piango tutta la mia disperazione.
Non dice niente mi accoglie fra le sue braccia, mi aiuta a rialzarmi portandomi in camera. Con amore mi spoglia e mi fa sdraiare.

<<Emma ti prego non lasciarmi solo, sdraiati accanto a me >>

<<No Fabio è sbagliato, tu hai la tua vita, ed io finalmente ho trovato la serenità con uomo che mi ama >>

<<ti prego, aiutami >>

La vedo indecisa, poi si siede sul letto. Mi prende la mano e mi chiede cosa è successo, ed io mi ritrovo a raccontare tutto come se fossimo amici.
Mi consola, mi abbraccia e poi non so, ma ho bisogno di più contatto.
Le accarezzo il viso, ci guardiamo.
Non voglio pensare alle conseguenze.
Le mie labbra si avvicinano pericolosamente alle sue, continuiamo a guardarci e poi la bacio, come se mi dovesse salvare, le sto chiedendo aiuto.
Emma non si ritrae.
E poi succede tutto in un  attimo, ci troviamo avvinghiati, stretti in un abbraccio disperato, persi l'uno nell'altro.

Eccomiiiiiii😊

Lo so lo state odiando, sono arrabbiata anch'io 😤
Però posso capirlo, non lo giustifico, perché non si risolvono i problemi così.
Cosa accadrà adesso?
E Celeste, ancora non sappiamo come ha vissuto tutto questo lei.

Ho voluto fare un capitolo solo su Fabio, perché volevo che  insieme potessimo capire il suo stato d'animo.

Allora che pensate?
Fatemi sapere su su dai

Mi è tornata la voglia di scrivere grazie a coloro che non mi avete mollato
❤️❤️
Laura

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