Una fra le difficoltà maggiori che i due ragazzi dovettero affrontare era la loro natura completamente differente.
Felix era un ragazzo abbastanza alto, con i capelli chiari e gli occhi color cioccolato.
Sorrideva sempre ed il suo volto era costeggiato da una miriade di lentiggini che viste da vicino potevano sembrare un insieme di stelle: una piccola galassia.
Il suo naso era incastonato al centro del suo viso e sotto di esso erano collocate le sue bellissime labbra carnose.
I suoi lineamenti erano duri nonostante fosse un ragazzo molto giovane, gli davano un'aria estremamente virile e lo facevano sembrare più grande.Qualsiasi cosa indossasse gli calzava in maniera sublime, era il ragazzo perfetto.
Changbin era invece un po' più basso, anche lui sorrideva ma i suoi sorrisi non erano mai veri.
I suoi capelli erano del colore del carbone come i suoi piccoli occhi sempre vigili.
Le sue labbra erano perfettamente proporzionali fra loro e nell'insieme la sua bocca era piccola, il suo naso invece era largo ma nel suo viso ci stava a pennello.
Il suo collo era bianco come il resto della sua pelle ed anche se era più grande di Felix nessuno lo avrebbe detto.Si vestiva sempre di nero perchè quello era il suo colore, perchè quello era lui. Almeno su una cosa aveva deciso di non mentire.
Eppure prima o poi ogni menzogna sarebbe venuta a galla...
•°•ו°•
Ti starai chiedendo come due ragazzi così siano riusciti ad incontrarsi, ebbene ora te lo mostrerò:
Quella mattina sarebbe dovuta essere una mattina come tutte le altre ma c'era qualcosa di diverso, qualcosa che la rendeva particolare e Felix l'aveva notato appena si era svegliato.
Guardando fuori dalla finestra della sua camera aveva visto i rami degli alberi oscillare e vibrare sotto il potente fruscio del vento che trasportava via le foglie colorate d'oro, com'era solito fossero in settembre.
Intuì che sarebbe stata una giornata fredda e non si sbagliò affatto.
Indossò la sua divisa dopo essere andato in bagno per lavarsi la faccia e darsi una svegliata, era un piccolo gesto che lo aiutava molto.
Controllò l'orario tramite l'orologio appeso al muro della cucina e notò con stupore di non essere in ritardo per il suo primo giorno di scuola.
Fece colazione e poi dopo aver salutato sua madre, che si era alzata per dargli un po' di sostegno, uscì di casa.
Il vento lo prendeva a schiaffi in faccia e gli faceva spostare i biondi capelli che aveva accuratamente sistemato prima di uscire.
La sua uniforme era giallo ocra contornata da uno spesso bordino nero e da diversi dettagli dello stesso colore, si mimetizzava perfettamente con le sfumature della via che stava percorrendo. I pantaloni erano neri come le scarpe che stava indossando.
Sopra ad essa aveva deciso di mettere una giacca perchè quella giornata era strabiliantemente fredda in rapporto alla consuetudine metereologica di quel mese.
Effettivamente Felix non era abituato al clima coreano, si era trasferito solo da poco a Seul.
A malincuore aveva lasciato la sua terra d'origine alla fine dell'estate per inseguire il suo sogno di diventare un'idol e per ritrovare le sue origini coreane.
Aveva lasciato da parte tutti i suoi ricordi per crearne dei nuovi e sperava in un futuro migliore ma l'Australia gli mancava...
Era passato solo poco tempo da quando era partito eppure aveva una profonda nostalgia dei suoi amici.
Ogni volta che ripensava a loro un vuoto enorme gli si formava nello stomaco e il suo cuore si fermava per un attimo, sapeva che loro avrebbero sempre voluto il meglio per lui e che quindi comprendevano la sua scelta ma contemporaneamente si sentiva responsabile per averli fatti soffrire.

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A light in the dark. (Changlix)
FanfictionChangbin è un ragazzo molto riservato che riesce ad aprirsi solo con i suoi amici più stretti mentre Felix è tutto il contrario: socievole ed estroverso. Entrambi frequentano la SOPA (School Of Performing Art) a Seul. Cosa accadrebbe se improvvisa...