Capitolo 1

2.6K 79 18
                                    

Io sono Mark, un ragazzo che si sente troppo piccolo per una città così grande come la mia, capelli castano scuro e occhi azzurri come il mare. A volte mi fermavo a pensare su cosa fa variare il colore degli occhi, e sul perché del mio colore, ma essendo ignorante in materia, l'unica risposta che riuscivo a darmi era che un oceano avesse invaso i miei. Le domande poi si susseguivano, e quella a cui proprio non sapevo rispondere era "se un oceano ha invaso i miei occhi, perché non è rimasto dentro me, e si è prosciugato lasciandomi così vuoto, così freddo?", niente, zero, ore passate a pensare, ma nessuna risposta capace di colmare questo dubbio. Diciotto anni, forse troppi per uno come me che non voleva crescere, ero stato sempre al contrario, mentre tutti i bambini speravano di voler diventare grandi, io desideravo di poter restare piccolo. Mi sono sempre sentito un po' come peter pan, ma mi rammarica il fatto che io non sia mai potuto esserlo. Troppo magro per la mia età, me lo dicevano tutti, ma nessuno sapeva della mia bulimia.
- Prima o poi ti rimarranno solo le ossa. - mi ripeteva continuamente mia madre.
- Ho tutto sotto controllo, tranquilla.- continuavo a risponderle, ma la verità era che non controllavo proprio niente.
Tutti a credermi un ragazzo molto speciale, ma ciò che avevo di "molto", o per meglio dire, troppo, erano solo i miei problemi col cibo.
Inutile dire che tutte le quattordicenni mi correvano dietro, manco fossi un modello di abercrombie, ed erano altri problemi da risolvere, il problema non ce l'avevo con le quattordicenni, il problema ce l'avevo con me stesso. Sono gay, l'ho capito in terza media, quando come un caso i miei occhi si posarono su di lui, e non smisi più di pensarlo ogni singolo momento della giornata. Ero un tredicenne, e pretendevo di poter ottenere l'amore con uno schiocco di dita, ma ciò sfortunatamente non accadde. Sono solitario, preferisco un paio di cuffie e un letto al posto di un'uscita con gli amici. Preferisco le coperte calde e un bel libro, ad un giro al parco. Preferirei me e lui sotto alle coperte calde, senza libro, senza vestiti, e forse pure senza coperte. Preferirei me e lui, solo me e lui, senza nient'altro.

Portami dove si vola.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora