Parte 1

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Oggi è una bella giornata soleggiata di primavera, c'è il sole che brilla molto luminosamente e finisce delicatamente sulle lunghe foglie dei grandi alberi che stanno davanti la mia finestra. Un lieve vento le sposta un po' a destra, un po' a sinistra, come una bella e dolce carezza e posso sentire appena la loro breve danza con il loro fruscio delicato attraverso la finestra chiusa, nonostante si possa udire a malapena, e il rumore mi arriva candido, tra il sentire e il non sentire. E gli uccelli cantano sereni e felici mentre svolgono le loro normali attività quotidiane. C'è molto caldo, sembra estate. Quello che vedo è molto lontano da quello che ho spesso e da sempre vissuto durante questi miei venticinque anni. Ho sempre vissuto in un interminabile buio e freddo inverno fatto solo di risentimento di chi mi stava intorno verso il prossimo. Ma io non sono mai stata così. Io sono buona, da piccola me lo ripetevo sempre nella mia mente e sapevo di esserlo davvero. Io sono fatta per amare, e per amare la vita e l'arte, e non per odiare. Non c'è posto nel mio cuore per un sentimento così invernale. Dentro di me è sempre primavera e trasmetto al di fuori questa mia quiete che sa di calma di primavera e il mio calore umano e profondo. Sono fatta per stare con persone calorose e non fredde e rigide; ma invece mi sono capitate sempre persone così. Persone che hanno solo il ghiaccio nel cuore. In passato mi sono fidata anche se timorosamente, ma ero troppo ingenua, o forse erano gli altri troppo vissuti. Nessuno mi ha mai capita davvero e quindi nessuno mi conosce davvero anche se tutti pensano di conoscermi bene, ma non è affatto così. Loro non hanno capito proprio nulla di me e non conoscono nemmeno il mio passato di quando fino a ventun anni stavo in un'altra città. No, loro pensano di conoscermi bene e di sapere tutto di me solo perché mi vedono ogni tanto, non hanno mai realmente voluto sapere nulla di me e del mio passato e di quello che mi manca e di quello che invece non mi manca affatto. Io sono sempre stata troppo sincera ed ero come un libro aperto, ma nonostante questo loro non hanno mai voluto conoscermi davvero. A tutt'oggi a distanza di anni si basano solamente su quel poco che sanno di me, che loro non hanno fatto neanche fatica a scoprire visto che ero un libro maledettamente aperto...aperto a tutti... a troppi. Mi sono fidata di chi si fingeva amica con me, una persona che mi avrebbe potuto aiutare in un momento orribile della mia vita. Ma quando gliene parlai e lei fiutò il fatto che probabilmente doveva darmi una mano, guai! Mi ha rimproverata aspramente perché le ho raccontato quello che stavo passando e se n'è lavata le mani di tutto ed è scomparsa. Ogni tanto riappare, come il sole quando è nascosto tra le nuvole, ipocritamente fingendo che è pronta a dare una mano, ma ormai il danno è fatto, e non solo questo. Io avendo ormai capito che tipo di persona è non mi fido e non mi fiderò mai più di lei.

Da un lato sono felice di come sono andate le cose, perché così adesso sto riuscendo a capire qual è la mia strada. La mia strada è l'arte e l'amore, non rinchiudermi in una fabbrica a fare l'operaia. Per disperazione mi sarei accontentata, e mi accontenterei a tutt'oggi se questo fosse stato il disegno di Dio per me...ma evidentemente non è così. Lui vorrebbe da me che facessi un lavoro molto creativo e gratificante, in cui posso esprimere me stessa e le mie capacità creative che Lui mi ha dato e che sono emerse in me già in tenera età. Ma si sa la strada dell'arte è molto lunga, complicata, lenta, dispendiosa e tortuosa. Io posso far fronte a tutto, tranne al denaro che ci vorrebbe, perché non ne ho. Non ho denaro, per almeno non molto, da poter investire nella mia arte. Uno dei miei molti sogni artistici è quello di produrre un film...un bel film. Io come fotocamera ho solamente il mio smartphone, non ho e non posso lontanamente permettermi di acquistare l'attrezzatura adeguata che ci vorrebbe. E non ho soldi né appigli per poter ingaggiare dei bravi attori. Ci vorrebbero degli attori esordienti che pur di dar sfogo al loro talento fossero disposti a lavorare gratis. Ma non ho idea in realtà di dove e come e con quali soldi poter procurare lo scenario per il set e i costumi di scena. Mi sembra un sogno meraviglioso ma impossibile da realizzare. Anche perché non ho alcuna conoscenza tecnica in questo settore, visto che sono un "tecnico dei servizi turistici" e non ho avuto la fortuna di studiare quello che realmente mi interessava. Quando si è piccoli, e avevo solo tredici anni, i genitori hanno un ruolo fondamentale e l'ultima parola sull'indirizzo di studio dei figli. A quell'età si è in realtà troppo piccoli per poter decidere che cosa fare nella propria vita. Io glielo dissi che volevo frequentare il liceo artistico, ma mia madre non ne volle sentire nulla. Scelse lei per il mio futuro, e ad oggi so con esattezza che scelse male... anche se devo dire che alcune materie del professionale turistico poi mi piacquero. Io sono stata sempre molto studiosa e curiosa. Quello che so è che ho un bel diploma, ma non ho uno straccio di lavoro, neanche uno brutto. Un paio li ho avuti in passato, ma erano brutti, sottopagati e mi hanno tolto via parte della salute, sia fisica che psicologica, anche per via del mobbing che subivo. Erano anche lavori troppo faticosi, adatti per chi ha l'inverno e la frenesia dentro, non adatti ad una persona come me che ha bisogno di molta tranquillità e di prendersi il suo tempo per fare le cose. Inoltre il lavapiatti non è stato per niente un lavoro creativo, e tornavo a casa solo stanca senza alcuna soddisfazione. Certo quei pochi soldi a fine mese mi hanno fatto molto comodo, i soldi fanno sempre comodo e servono, ma quel tipo di paga non mi ha aiutata ad uscire dalla brutta situazione familiare in cui mi trovo. Ed ero solo stanca senza aver potuto risolvere nulla nella mia vita che ha bisogno di primavera e tranquillità e invece riceve solo secchiate d'acqua gelida e una spinta a fare ciò che non posso fare.

Ma dopo tantissimi anni di depressione e brutte situazioni, si è riacceso in me un fuoco che porta calore e vera vita al mio cuore. Dopo tanti anni, in età adulta sono riuscita a capire cosa voglio fare davvero come lavoro e cosa desidero che accada nella mia vita. La vita è dura ma io lo sono di più!


Il registaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora