~ Capitolo 2 ~ Assassini

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Riunitesi alla torre dell'orologio, le ragazze si fissarono. Erano scosse dal discorso fatto dalla misteriosa donna alla TV.

"Era chiaramente un messaggio minatorio. Non c'è alcun dubbio", disse Dinah con uno sguardo così tagliente da poter lacerare persino l'aria stessa. "Quella donna mira a spaventarci assassinando a sangue freddo degli innocenti".

"Non so se l'avete notato anche voi", cominciò lentamente Helena, "ma quella donna... aveva il volto celato da una maschera Noh".

"Certo che l'abbiamo notato. E quindi?", domandò confusa Dinah. "È una maschera teatrale giapponese come un'altra".

"Non ne sarei così convinta, al tuo posto. Sono più che certa che quella donna abbia a che fare con la Lega degli Assassini. Con Rā's al Ghül", concluse poi freddamente Helena. Al suono di quel nome, presagio di infausti eventi, Barbara e Dinah furono colte da un brivido, come se lo spirito di un defunto avesse sfiorato le loro schiene con le sue dita decomposte e scheletriche.

"Ma che vai dicendo, Helena? Perché mai dovrebbe esserci di mezzo la Lega? Rā's è morto da chissà quanto tempo e dubito che abbiano trovato una nuova fonte Lazzaro per resuscitarlo", brontolò Dinah, nel tentativo infruttuoso di smentire la teoria della donna dai capelli corvini seduta a pochi passi da lei. Barbara osservò per un istante il vuoto, pensierosa, per poi volgere lo sguardo verso la bella bionda.

"Però Helena potrebbe non avere tutti i torti, Dinah. Ho visto molti seguaci di Rā's indossare maschere Noh. E, in tutta franchezza, io non credo che si tratti di una mera coincidenza", sentenziò Barbara, per poi rivolgersi a Helena. "Tuttavia, c'è qualcosa che non torna. Se è davvero un'assassina come tu sostieni, perché mai avrebbe ucciso tutte quelle persone con del semplice veleno? Perché non eliminarle con una spada? Di solito non è quello il modus operandi della Lega degli Assassini?", chiese subito dopo.

"Questo non saprei spiegarlo. Ma sono quasi del tutto certa che quella donna sia un'accolita di Rā's al Ghül. Probabilmente un'assassina lealista", dedusse Helena.

"Come fai a saperlo? Non ha fatto riferimento alla Testa del Demone e a tutte quelle loro stronzate. Per quanto ne sappiamo, potrebbe far parte della fazione dei ribelli", sbraitò Dinah.

"Ora che ci penso, però, potrebbe aver avvelenato quella gente semplicemente per attirare l'attenzione. Anche se è un'assassina, può darsi che non stia operando per conto della Lega. Forse l'idea di prenderci di mira è tutta farina del suo sacco!", esclamò Barbara.

"Lo dici quasi come se fossi fiera di lei", borbottò Dinah.

Le ragazze si guardarono e, sfinite, decisero di dormirci su prima di riprendere le indagini. Il giorno seguente, sotto un cielo grigio e colmo di nuvole, le Birds of Prey indossarono le loro tute e si divisero per setacciare la città in cerca di indizi sulla Lega degli Assassini o qualcosa di riconducibile a quella donna misteriosa. Dopo molte ore di vane ricerche, Huntress trovò una scia di sangue che portava a un condotto dell'aria sul tetto del Gotham General. A quel punto, la vigilante contattò le colleghe. "Ragazze, forse ho trovato una pista. Raggiungetemi quanto prima al Gotham General, sono sul tetto", disse diretta. Batgirl e Black Canary sopraggiunsero pochi minuti dopo e si guardarono intorno, in cerca dell'indizio scoperto da Helena.

"Allora, cos'hai trovato?", chiese Batgirl. L'espressione incuriosita delle due era quasi buffa a vedersi.

"Ci sono delle tracce ematiche che conducono a un condotto di questo tetto", mormorò Huntress. "Dev'essere successo qualcosa qui. Magari una colluttazione", congetturò poi.

"Invece di giocare al Detective Conan, perché non entriamo nel condotto e lo scopriamo?", domandò veementemente Dinah ormai vogliosa più delle compagne di venire a capo di quella storia. Le tre si introdussero nel pertugio e, raggiuntane l'estremità opposta, si calarono prudentemente giù. L'ospedale era deserto. Nonostante ci fosse ancora la corrente e le luci fossero tutte accese, non c'era anima viva. O almeno all'apparenza.

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