~ he got it wrong

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Non sapevo più neanche dove mi trovavo...
L'unica cosa che ricordavo era che ero a casa, stavo guardando un film di cui al momento non ricordo neanche il nome, mentre mia madre era uscita senza dirmi il motivo e poi nulla...
Un enorme vuoto di memoria.
Oramai mi ero svegliata su quella sedia da 10 minuti circa, non mi trovavo di certo a casa mia. Mi trovavo su una sedia in un soggiorno, era una stanza molto curata e arredata nel dettaglio.
Mentre cercavo di riprendere conoscenza mi venne in mente che ultimamente mia madre sembrava molto più agitata del solito, continuava a ricevere chiamate alle quali ha sempre chiuso in faccia. L'unica volta che rispose a quella chiamata riuscì a sentire un uomo che le urlava cose come: "io non sto scherzando" o "non sono il genere di persona che scherza".
Quella volta che le chiesi chi era mi ignorò come se non mi avesse sentita.
Ma che ci facevo qui?

Ero stata... rapita...?

Perché ero legata a quella sedia?

Cercando di riprendere conoscenza ponendomi mille domande mi guardai attorno notando di non essere sola.
Solo guardando il viso di quell'uomo e soprattutto fissando i suoi occhi per qualche secondo iniziai a collegare tutto quanto... il perché mi trovavo qui... dove mi trovavo... chi avevo davanti ai miei occhi...
Le uniche poche volte che lo sentì nominare da mia madre lo chiamava: "Lucas".
Lucas' POV
Volevo assicurarmi di devastarle prima di ucciderla, rapendo sua figlia finalmente capirà la gravità della situazione e la devasterò mentalmente fino a farla impazzire.
Iniziai a pensare a mille modi per far soffrire quella donna il più possibile e il modo più crudele che mi venne in mette era quello di farle scegliere tra lei e sua figlia.
Mi avvicinai a lei prendendo il mio telefono e iniziando a comporre il numero della donna. Mentre chiamavo sua madre riuscivo a sentire la paura della figlia mentre cercava di liberarsi dalle corde.
Mi avvicinai ancora di più a lei e misi il viva voce alla chiamata per far sì che anche lei potesse sentire.
T/n's POV
non riuscivo a capire il suo gesto fin quando qualcuno rispose a quella chiamata.
Era mia madre e riuscivo a sentirla mentre si lamentava di dolore, riuscì a sentire anche che non era sola e quei lamenti non erano normali, la stavano trattenendo?
Mentre cercavo di capire, quell'uomo iniziò a parlare mentre teneva il telefono, aveva una voce abbastanza profonda e sembra essere molto sicuro di se.
L: "hai una scelta da fare, ora ascoltami bene"
M(madre): "di che parli?!"
Riuscivo a sentirla mentre cercava di liberarsi da qualcosa e parlare nello stesso momento, mentre io ascoltavo fissavo il ragazzo che si trovava davanti a me mentre parlava con mia madre.
Non capivo il perché mi avesse portata qui, perché sono qui? Io non c'entravo niente con quello che ha fatto mia madre, un'altra volta avrei dovuto pagare al posto suo?
L: "Te o tua figlia? Chi salvi?"
Al sentire quelle parole mi venne un brivido lungo la spina dorsale, aveva notato la mia paura ma sembrava ignorare tutte le mie reazioni, sembrava essere così sicuro di se...
Molto probabilmente non conosceva mia madre, non la conosceva abbastanza...

—(spazio autrice)—
Sono fiera di me :) 3 parti in meno di 24h cioè... non vorrei dire ma sono bravissima ( I R O N I A )

BOSS  ~「Lucas NCT • Wong Yukhei」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora