Lucas' POV
Sapevo già come sarebbe andata avanti la cosa da ora in poi, la madre avrebbe iniziato ad implorarmi dicendo di salvare la figlia, solite cazzate varie e puff... avrei finalmente avuto quello che ho sempre voluto... credeva di poter sfuggire a tutto come ha sempre fatto nella sua vita anche a me.
T/n's POV
Più il tempo passava più riuscivo a sentire l'impazienza che provava l'uomo davanti ai miei occhi, continuava a fissare quel telefono aspettando una risposta da quella che ancora chiamavo mia madre.
Ma oramai ne ero consapevole, ero a conoscenza di quello che stava per fare,
Lentamente delle lacrime caddero dai miei occhi, scorrendo poi giù dalle mie guance. Non sapevo più che fare.
Sempre più impaziente, Lucas... credo? prese un vaso da un mobile a fianco a lui lanciandolo contro il muro davanti a lui rompendolo, al forte eco nella stanza dei pezzi rotti del vaso mentre cadevano a terra, spaventata sussultai leggermente mentre le lacrime continuarono a cadere dal mio mento. Dopo avermi sentita il ragazzo mi guardò meglio occhi, quel momento non durò neanche una frazione di secondo ma mi bastò per perdere il coraggio di alzare la testa e incrociare di nuovo il suo sguardo così iniziai a guardare in basso aspettando.
L: RISPONDI ALLA MIA DOMANDA!
In quel preciso istante sentii il ragazzo urlare e mia madre sussultare.
Oramai non avevo più speranze, stare qui a piangere per quale motivo? Forse sarei dovuta scappare di casa anni fa, quando ancora ne avevo la possibilità, rimanere lì con mia madre solo per sperare che cambiasse non aveva ne senso ne speranze. Ora era troppo tardi però, sarei morta per colpa di mia madre?
L: SALVI TE STESSA O TUA FIGLIA?!
M: me stessa...
Potevo sentirla mentre cercava di dirlo a voce bassa, come se non volesse farmi sentire, come se si vergognasse.
A quelle parole chiusi gli occhi sempre a testa bassa per le troppe lacrime che stavano per uscire da essi mentre cercavo di singhiozzare il meno possibile per la paura anche se mi era molto complicato.
Sapevo che sarebbe andata in questo modo ma sentirlo dire da lei fu devastante per me.
Poi il ragazzo si girò verso di me e mi guardò come se fosse sconvolto o non si sarebbe mai aspettato una risposta del genere.
Iniziò a camminare verso di me chiudendo la chiamata e posando il telefono.
E ora? Cosa sarebbe successo? Stavo ancora tremando dalla paura... si avvicinò sempre di più me... riuscivo a sentire i suoi passi... lenti... e mentre oramai sapevo che non ci sarebbe più stato niente da fare chiusi gli occhi... attendendo senza neanche provare a difendermi, oramai mi ero arresa, era arrivato il momento di arrendermi.
Alzai leggermente la testa cercando di piangere il meno possibile e nel momento in cui il mio sguardo incrociò il suo ero sicura del fatto che stavo per morire, così per la troppa paura richiusi gli occhi, strizzandoli e ingoiando la saliva a distanza di lunghi intervalli di tempo.
Mentre avevo gli occhi chiusi potevo sentire i suoi passi vicino a me, per poi iniziare a sentire i rumori delle corde che mi tenevano legata alla sedia sfregarsi, come se qualcuno stesse cercando di slegarmi, così girai di scatto la testa scioccata, aprendo gli occhi per vedere che stava succedendo, mi stava davvero slegando?
Non si era ancora accorto di me, era a testa bassa inginocchio, mentre cercava di togliere i nodi che facevano si che io non potessi muovermi, perché? Aveva intenzione di uccidermi da un'altra parte?
T/n: c-che stai facendo?
Cercai di parlare il più chiaramente possibile per non doverlo ripetere anche se era complicato in quel momento
L: cosa sembra che io stia facendo?
Si alzò lentamente dopo avermi liberata dalle corde per poi allungarmi una mano per aiutarmi ad alzarmi.
Guardai prima la mano e poi lui, avrei dovuto davvero fidarmi?
—-spazio autrice—-
Heyy, chiedo scusa per l'assenza :/
Vi ho lasciato su questo punto apposta :)
Comunque vi ringrazio per tutto il supporto che mi avete dato :)💗
Cercherò di aggiornare più spesso d'ora in poi
STAI LEGGENDO
BOSS ~「Lucas NCT • Wong Yukhei」
Teen Fiction"Stavo ancora tremando dalla paura... dopo aver chiuso la chiamata si avvicinò a me... riuscivo a sentire i suoi passi... lenti... e mentre oramai sapevo che non ci sarebbe più stato niente da fare chiusi gli occhi... attendendo e andando in contro...