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Erano le 5. Dopo quello che mi era successo volevo solo andarmene. Preparai la valigia. Mi capitò tra le mani una polaroid,ah sì,quella foto scattata la sera prima. Penso sia stata la serata più bella della mia vita. C'eravamo io e Mattia abbracciati. Girai la polaroid. Dietro c'era scritto qualcosa.

Già te ne vai ?
Il gioco è appena
Iniziato per me!

Sobbalzai all'indietro. Mi guardai intorno ma non vidi nessuno. Chi aveva scritto il biglietto era sicuramente colui che mi aveva quasi uccisa.
Dovevo andare subito alla centrale di polizia. Dovevo raccontare tutto.
Ad un tratto il telefono vibrò. Iniziai a tremare brutalmente

<Ciao Poja,prima di
Ritornare a casa dobbiamo
Passare alla centrale ok?

Era solo Kessy. Tirai un sospiro di sollievo.Il soprannome Poja me lo diede mia sorella. Avevo 6 anni. Lei 10 e per farmi divertire mi chiamava Poja. Da lì Kessy e mia sorella si divertono a chiamarmi così. Poi ora si è imparato anche Silvio.
Presi la valigia e raggiunsi la macchina. Lì mi aspettavano Kessy e Silvio.

"Non mi dimenticare..."
Mi girai. Era Mattia. Aveva gli occhi lucidi.
"Questo è per te"
Mi porse un pacchetto. Lo scartai. C'era una cornice con la foto di noi due. Singhiozzai.
"Non ti dimenticherò"
"Me lo prometti?"
"Promesso"
Detto questo mi abbracciò. Quell'abbraccio diceva tutto. Ormai ero sicura di ciò che provavo. Lo amavo. Ci staccammo. In quel momento non mi interessava chi ci stesse osservando,volevo soltanto fare quello che volevo. Mi agganciai al suo collo e lo baciai. Nel bacio si mischiavano le lacrime che abbandonavano gli occhi umidi. Non volevo perderlo. Sapevo che non l'avrei visto mai più. E questo mi portava solo alla disperazione.
Ci staccammo nuovamente
"Addio"
"Addio"
Entrai in macchina..

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