Talk to me

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Erano giorni che Shawn non mi parlava e continuava a evitarmi,non ha più messo piede in casa..solo una volta e stava litigando con Nash.
Ci sono state occasioni in cui per pochi secondi i nostri sguardi si sono incontrati ma..nulla di che.
Brooke continua a dirmi che è meglio così ma mi ha esplicitamente detto che ama me e io non ho detto quello che provavo davvero per lui.

"Non credo dovrei mettere dei pantaloni bianchi. E se poi mi venisse il ciclo?Oh mio dio,no." Sì guarda davanti al suo specchio la mia amica
"Forse dovrei sparire per sempre oppure farmi seppellire viva.." dico io guardando il soffitto.
"Ma di che stai parlando?" Mi guarda confusa
"Della mia morte.." Sorrido facendo spallucce ma ricevo solo una cuscinata in faccia
"Smettila di dire cazzate Madison! Adesso aiutami a scegliere i vestiti per stasera.." riprende dei jeans per la millesima volta.
"Allora con James è seria la cosa?" Le Domando
"Beh,si..ormai sono settimane che si frequentiamo era da tanto che attendevo una relazione così.." sorride

Anche io voglio avere una storia che mi faccia star bene,sono anni che la vorrei.
"É meglio che vada adesso.." dico alzandomi pigramente dal letto.

Dopo aver salutato la mia amica e succesivamente la sua famiglia,esco di casa e m'incammino verso la mia.
Tra poco farà buio e chissà che starà facendo Shawn.

A pochi metri da casa di Brooke c'è un piccolo parco. Ci venivamo da bambine.
Mi ricordo che mi piaceva un sacco andare insieme a lei sull'altalena e dopo esserci stancate ci compravamo un ghiacciolo.
Era bellissimi quei momenti.

Mi ricordo anche che quando qualche bulletto non ci lasciava giocare o ci rubava il pallone,Nash,da bravo fratello maggiore, veniva a difenderci.

Quando noto l'ora sul mio cellulare esco dal parco e ritorno per la mia strada.

Sta facendo sempre più buio e la mia casa è abbastanza lontana ancora.
Noto ancora uno spicchio di sole far luce a tutte le case a schiera messe una dopo l'altra ma mi fermo su una ben precisa.

Era da un po' che non ci venivo e a giudicare dalle luci dentro casa,qualcuno c'era.
Superai la piccola cancellata e mi avviai sempre più spedita verso la porta.
Ero agitata.

Premetti leggermente il campanello con ansia e angoscia nello stesso preciso momento.
Ma solo quando la porta si aprì che una nuova sensazione,quella di un vuoto incolmabile,attraversò ogni centimetro del mio corpo.

Shawn era di nuovo davanti a me.

Mi guardò ma non con gioia,a dir la verità mi guardò come se davanti a lui non ci fosse nessuno e questa cosa mi disturbava parecchio.
Solo quando si spostò dalla porta e tornando verso il bancone della cucina mi rallegrai se così si può dire.

Entrai anche io e chiusi la porta dietro di me continuando a mantenere fisso lo sguardo su di lui che tagliava qualcosa.
Nessuno dei due aveva proferito ancora parola e stesi certa che sicuramente lui non l'avrebbe fatto per primo.

"Perché non vieni più da noi?" Finalmente parlai ma è come se non l'avessi mai fatto visto che lui continuò a tagliuzzare qualcosa.

Vidi spostare quello che stava tagliando in una ciotola e ricominciare a tagliare della lattuga.

"Non vuoi sapere perché sono qui?" riprovai a parlare.
Questa volta mi dedicò uno sguardo alquanto veloce

"Beh,volevo sapere che fine avevi fatto. Che stupida eh?" Sorrisi nervosa. Mi guardai i piedi per la timidezza che in quel momento mi trasmetteva Shawn e mi portai dietro l'orecchio una ciocca di capelli

Nemmeno stavolta ricevetti una risposta da parte sua.
"Perché hai litigato con Nash?" Mi avvicinai al bancone sedendomi su uno degli sgabelli.
Lui continuò a fare quello che stava facendo prima non degnandomi di uno sguardo.

"Dannazione Shawn,parlami!" Mi alterai.
Tutto quel silenzio mi stava facendo impazzire

Improvvisamente si fermò ma mantenne comunque la testa bassa.
"Vuoi sapere perché ho litigato con Nash,Madison?" Finalmente mi rispose.
Annuii incerta.

"Sono geloso Madison. La gelosia mi sta mangiando vivo.." Non capii cosa intendesse
"Credi che sia facile? La sorella del mio migliore amico,a cui ho esplicitamente detto di amarla, è fidanzata con un amico di Nash,il quale aveva detto fin dall'inizio che tu eri off-limits sia a lui che a me. Solo che io alla fine ne sono uscito come un coglione mentre l'amico solo con qualche pugno sul naso.
Morale della storia : io non posso stare con te ma Jack Gilinski si." Disse tutto ad un fiato.
Notai che era estremamente nervosa da una vena che gli si era gonfiata sul collo.

"Solo che.." continuai "la sorella del tuo migliore amico ha fatto una cazzata più grande di sé stessa. Ha provato a dimenticarti e forse ci stava riuscendo ma dopo ben un anno e mezzo,tu ritorni e mi stravolgi la vita.."

Questa cosa del parlare in terza persona mi stava confondendo.

Scuote la testa innervosito.
"Ormai è tardi. Per tutti e due. Tu hai un ragazzo credo e anche se non è così ti sei messa in un guaio più grande di te." Dice

Prima che io riesca a dire una parola,squilla il suo cellulare.
Sembra un po' stranito dal nome ma risponde ugualmente e punta lo sguardo su di me.

"Sì. L'ho vista. È qui.." mi guarda

Non mi sono resa conto dell'orario ed ho perso la cognizione del tempo,sarà sicuramente Nash.

Chiude la chiamata e prende le chiavi.
"Forza,è tardi ti riaccompagno.."

Apre la porta ma lo blocco io questa volta.
Mi guarda con i suoi grandi e profondi occhi.
"Non è mai troppo tardi.." dico

Sì abbassa alla mia altezza e incominciamo a baciarci.
Come se quel bacio fosse una boccata d'ossigeno che aspettavo da troppo tempo.

Lo sooo
Sono in ritardo ma.in compenso vi ho scritto questo lungo (rispetto agli altri) capitolo
(Scusate per gli eventuali errori )

Chiiiissa cosa succederà nel prossimo o meglio cosa ci sarà nel prossimo  😈

A presto e scusate per l'ora ma tanto so che ci sono molte lettrici notturne come me ❤

-4nto🍦

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora