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Avevo sempre immaginato l'amore come una cosa meravigliosa e semplice,ma adesso che mi ritrovo in questa situazione posso tranquillamente affermare che non è proprio così.
L'amore è una cosa difficile,difficilissima,contorta e complicata.
Complicata perché possiamo scambiare una semplice attrazione fisica per una semplice cotta.

Io non ho ben capito cosa sia l'amore.
Ho cercato di darmi delle risposte.
È quando senti le farfalle nello stomaco? È quando ti scoppia il cuore appena lo vedi?
Non avevano senso queste domande però. Come la domanda prima. O come l'argomento.
L'amore è inutile.

«Non dovrei accettare,vero?» Audrey continuava a ripetere.
Brooke alzò gli occhi al cielo.

«Audrey,basta. Si,dovresti accettare» sbottò,seccata,Brooke. Guardai le mie amiche sorridendo e pensando quanto io fossi cosi fortunata ad averle con me. in fondo l'amore potrebbe essere anche questo.

   «E se dovesse andare male? insomma io questo Malcom nemmeno lo conosco,potrebbe essere uno stupratore o qualche serial killer oppure..»      continuava ad impanicarsi.

  «O magari potrebbe essere il ragazzo dei tuoi sogni,quello che tutte le ragazze alla nostra età desiderano..che schifo» disse Brooke con tono nauseato facendomi ridacchiare. Scossi la testa e tornai a scrivere sul quaderno

  «E tu?Non mi consigli niente?» Si voltò verso di me. Non seppi cosa dirle,stavano ingigantendo persino un semplice appuntamento.«Audrey,è un semplice appuntamento,mica devi sposarlo insomma..» alzai gli occhi al cielo.

  «E se dovesse andare male?» Si siede accanto a me. «Non andrà male,sei fantastica,basta che ti comporti come hai sempre fatto e se dovesse piacerti di adorerà!» Abbracciai Audrey per farla sentire meno sola. E' sempre stata cosi in queste cose,poco sicura di se stessa.

  «Tutta questa dolcezza mi ha fatto venire fame ragazze,andiamo a mangiare da qualche parte?»  Interruppe Brooke.

  «E dove?Sei ancora litigata con Harper?» Domanda Audrey e Brooke si limita ad annuire.

 «UK's coffee?I cappuccini erano fantastici lì» commento io,ma Audrey e Brooke iniziano a guardarsi maliziosamente dopo aver sentito le mie parole.«Sei sicura che erano buoni solo i cappuccini o anche il cameriere era fantastico?» sghignazza brooke facendomi alzare gli occhi al cielo.«Siete delle stupide» 



                                                                       ***

  «Sapete cosa? Ho proprio bisogno di un lavoro,voglio essere indipendente!» Inizia a dire Audrey,peccato che fra poco dovrà tornare in Inghilterra e sarebbe fin troppo inutile sforzarsi a trovare un lavoro, ed io non voglio nemmeno pensarci a quando il nostro trio si dovrà dividere probabilmente perfino Brooke ne soffrirà. Inizialmente non la sopportava,era gelosa pensava che potesse prendee il suo posto ma la verità è che per me sono due sorelle ormai. A Brooke la conosco da quando siamo piccole,abbiamo sempre passato tutti gli anni insieme,le nostre madri sono anche amiche da tanto, per questo ogni tanto organizziamo delle cene fra famiglie ed è per questo che ha sempre avuto una cotta per mio fratello,desideravo vederli insieme ma adesso? chi lo avrebbe detto? incinta a soli 18 anni,non di certo una cosa così entusiasmante per la sua età eppure le sono rimasta accanto come qualunque amica avrebbe fatto no?

E poi c'è Audrey. La conosco solamente da 1 anno ma è come se la conoscessi da tempo. Ho vissuto con lei per 6 mesi ed è stata la sorella maggiore che non ho mai avuto,mentre suo fratello Bryan, non è stato proprio un fratello,avete capito cosa intendo?

 «Prova a chiedere qui allora..» Le consiglia Brooke,ma probabilmente anche lei si è dimenticata che fra poco l'estate finirà.

Non appena entriamo per la seconda volta in quel cafè, l'odore che sentimmo fu quello della prima volta e non perchè ci troviamo ovviamente in una caffeteria, bensì perchè è proprio quell'odore che rendeva riconoscibile il posto. Mi è capitato già molte volte questa cosa,ma invece che con luoghi mi è capitato con una persona: Shawn.

  «Maddy,tutto bene?» Mi risveglia Brooke dal mio stato di trans per l'ennesima volta. mi limito ad annuire incerta e Brooke fa finta che sia davvero così. Sa che non va tutto bene ma preferisce approfondire il discorso più tardi cosi da potermi sfogare con lei. E' praticamente la mia psicologa.

Ci accomodiamo al tavolino che mi sembra sia quello del'altra volta ma scambiandoci i posti. 5 minuti dopo il cameriere dell'altra volta si avvicina a noi e Brooke mi da un calcio nella gamba facendomi sussultare per il lieve dolore.

prima di iniziare a parlare punta i suoi occhi meravigliosamente verdi su di me guardandomi dalla testa ai piedi,probabilmente perchè un secondo prima mi lamentai come un dinosauro a causa del calcio di Brooke.«Cosa vi porto?» disse poi avvicinando la penna al blocchetto delle ordinazioni, pronto a scrivere.

 «Per me un caffè..oh e con dei biscottini,sai quelli che usate voi inglesini alle cinque del pomeriggio.. » iniziò Brooke e Audrey gli diede una gomitata fulminandola con lo sguardo.

  «Brooke!!» Esclamò Audrey sentendosi chiamata in causa. Il ragazzo scoppiò a ridere«Non ti preoccupare,non sono nemmeno inglese io.. » disse poi lasciandosi spiazzate dalla sua affermazione. Tutti dicevano che assumevano solo inglesi.

 «100% americano,neanche Canadese» Fece un occhiolino a noi tre che lo guardavamo ammutolite



Dopo aver preso le nostre ordinazioni,Noah,era il nome del cameriere,ci portò gentilmente il nostro odine che consumammo in nemmeno 20 minuti,parlando di lui e di come fosse possibile che lui lavorasse qui non essendo inglese. Questa stupida storia magari inventata è nata da Nash, i che non mi sorprende fosse completamente inventata, in effetti sarebbe stato stupido. Proposi alle ragazze di pagare io e dopo vari tentativi da parte di entrambe di pagare alla fine vinsi io spedendole in macchina ad aspettarmi.

Alla cassa c'era una ragazza ma che dopo averla chiamata in disparte da Noah,scomparve facendo venire lui alla cassa. 

Ok Madison non farti starne idee,è fidanzato,c'è scritto proprio sul suo avambraccio, cominciai a ripetermi

  Pagai rimanendo in silenzio dalla soggezione che emetteva nei miei confronti,Noah. Dopo avermi dato il resto e lo scontrino,mi fermò nuovamente prima che uscissi da lì.

 «Dai questo alla tua amica,mi aveva chiesto se assumevano per un lavoro,cosi mi sono informato e questa è la domanda per un colloquio.. » mi sorrise porgendomi una serie di foglio oltre la cassa.«E questo è per te..» non appena lo afferrai incerta su che cosa fosse mi mostrò la sua fossetta ridendo e poi si diresse dentro.

E' solo quando aprii il fogliettino che capii che mi aveva dato il suo numero.



Guess who's back!

VI PREGO NON ODIATEMI PER LA MIA ABNORME ASSENZA, è stato un periodo abbastanza triste per me che non sto a dire qui. Questo però purtroppo non significa che aggiornerò come prima ma sicuramente non aggiornerò ogni mese,state serene ragazzeeeee!

Comunque sia,vi presento Noah. Scusate se il capitolo non è il massimo e scusate se avrò commesso qualche errore grammaticale o di battitura :) (sicuramente l'avrfò fatto perchè sono sbadatissima)

alla prossima e fatemi capire se ci siete ancora con una stellina e un commento

vi ringrazio ancora per la pazienza,

vi voglio bene

-mendesarmy2128

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora