Capitolo 5

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Sono passati dieci minuti buoni dal mio via libera, ma nessuno ha ancora attaccato. Li osservo orgogliosa mentre sondano il terreno, analizzando gli avversari con cura. Un movimento brusco attira la mia attenzione: Lucrezio, ma soprannominato Lucky, sta attaccando una lupa. Dopo averla buttata a terra, le graffia completamente un braccio con i suoi artigli. Lei, prontamente si gira e gli sferra un calcio laterale. È allora che vedo uno scintillio negli occhi di lui: gli è venuta un’idea, ma non ho il tempo di chiedermi quale che si ingobbisce, facendo finta che il colpo ricevuto lo ha ferito più del dovuto. Lei, credendo al suo spettacolino, abbassa la guardia, mossa che le si rileva fatale. Il ragazzo prede un forte respiro e si lancia alla carica, colpendola alla pancia con le sue spalle possenti. Lei fa di tutto per liberarsi, ma senza successo. Distolgo lo sguardo dalle due figure per piantarlo su Mike, appena vincitore di uno scontro alla pari con un altro lupo. I suoi occhi sono come libri aperti per me e vedo chiaramente l’orgoglio per la piccola battaglia appena vinta venir sostituito dal panico e subito dopo dalla rabbia. Seguo il suo sguardo e arrivo alla scena che avevo appena lasciato. Non è cambiata di molto: Lei cerca di liberare le mani, mentre Lui di bloccargliele meglio dietro la schiena. Lo vedo avvicinarsi di soppiatto alle loro spalle e costringerlo a girarsi per tirargli un gancio alla mascella. Lo scontro incomincia così. È uno di quelli in cui nessuno ha la meglio sull'altro. Devono passare un paio di minuti per riuscire a notare i primi segni di stanchezza su entrambi. Lucky sembra essere in testa, ma Mike  ha dalla sua determinazione e forza di volontà. La ragazza, intanto, ha ripreso a combattere con una lupa dagli occhi blu, ma noto che non perde mai di vista il suo cavaliere dal mantello azzurro. Compagni realizzo, sono compagni. E per una frazione di secondo li invidio, per poi pentirmene e dare loro la mia silenziosa benedizione.

Una volta mi è capitato che una giovane coppia venisse da me per chiedermi di dare la mia approvazione al loro legame e di ufficializzarlo. Sulle prime sono rimasta sorpresa, non aspettandomi quella richiesta, ma poi mi sono sentita così lusingata e onorata, che mi sono vista costretta ad accettare. La loro cerimonia è stata la più bella a cui avessi mai partecipato e il ricordo di quella sera è sempre con me, torturandomi dolcemente.

Perdo di vista alcuni attimi del combattimento, ma vedo chiaramente la vittoria di Mike sul suo avversario e la successiva sconfitta dell’amata nello scontro parallelo. In fondo all’Arena tre lupi giacciono a terra vicino ad un quarto: si sono scontrati a vicenda, ma uno solo ne è uscito vincitore. Vedo il ragazzo respirare violentemente dalla bocca, allo stremo delle forze: non durerà ancora per molto. Cerca di ricomporsi mentre cammina verso i due compagni, senza fare caso a nient’altro. È forse anche per questo che non nota una ragazza che compare solo allora al suo fianco e che lo mette K.O. senza molte difficoltà.

Una mano si posa sulla mia spalla e per poco non mi fa sobbalzare: è Matt che mi ricorda di suonare il fischietto. Un lupo medio impiega sui cinque secondi a trasformarsi e loro non sono da meno. Mi sistemo meglio sulla gradinata, sapendo che da questo momento le cose cominciano a farsi interessanti. Ma qualcosa non torna: Mike è ancora al centro dell’Arena in forma umana e non capisco perché. Le due lupe cominciano a scontrarsi. In uno scontro come questo, è d’obbligo combattere a parità d’armi con un altro licantropo. Non capisco come mai il ragazzo non si sia ancora trasformato e mi prometto di chiederglielo in seguito. Torno con la testa nel presente e vedo chiaramente che le due lupe non danno il massimo di sé in questo combattimento, facendo più scena che altro. Il fine di tutto questo, però, non è dare spettacolo e inconsciamente le elimino dalla sfida, lasciandole questi ultimi attimi di gloria. Passa un altro minuto prima che anche lui segua il loro esempio, trasformandosi. Le guarda a distanza di sicurezza in un modo che mi fa pensare che stia facendo le mie stesse riflessioni. Infatti così facendo, si eliminano a vicenda, lasciando a Mike il titolo di vincitore della sfida.

Dopo un attimo di silenzio, grida di gioia e applausi si diffondono da ogni angolo: acclamano il loro nuovo Beta. Mi avvicino al ragazzo, che intanto si è ritrasformato e gli sorriso, venendo subito ricambiata da uno molto più stanco. Appena la distanza tra di noi diventa meno di un metro, lo vedo buttarsi sulle ginocchia e battersi il cuore con una mano sporca di sangue. Mi avvicino ancora di più a lui, che smette di compiere qualsiasi altra azione per abbassare il capo in segno del più devoto rispetto. Gli accarezzo i capelli con un gesto materno e lo esorto ad alzarsi, un ordine che lui non esita a eseguire. Il branco lo applaude ancora di più se possibile ed è solo allora che mi giro verso di loro e annuncio a gran voce: <Le selezioni sono finite. Questo lupo sarà il vostro nuovo Beta e punto di riferimento in questi mesi turbolenti>.

Il pubblico continua ad applaudire e io esorto il mio braccio destro ad annunciare il suo nome di battesimo a tutti. Michael Frence Michtmarr sento le sue parole rimbombarmi dentro nello stesso modo in cui il sangue viene pompato nelle arterie. Cerco di non farmi sopraffare dai ricordi, ma è molto difficile. Sento uno sguardo pesante a dosso. Michael mi fissa con quello sguardo fermo e carico di vitalità e non posso fare a meno di fargli un sorriso triste. So che è sbagliato, ma non riesco a resistere all’impulso di leggergli l’anima. Quello che trovo dentro è la conferma a tutte le mie supposizioni. Mi viene voglia di urlare al mondo intero il mio dolore, ma allo stesso tempo tornare indietro per poter avere il dubbio e affermare che niente di tutti i miei pensieri è vero. Ma non posso: devo guardare in faccia la realtà e superare anche questo ostacolo.

Occhi TormentatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora