capitolo 2

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Pov's Adrian
È lei.
É Alessia, il destino si prende gioco di me, ne son sicuro.
Appena si gira, il sorriso le muore sulle labbra.
<TU!?> esclama
Sembra confusa.
Si rivolge alla professoressa, < ma come? Io non... ho chiesto esplicitamente... è uno scherzo ... io ho parlato con la preside, ho chiesto se in questa scuola ci fosse un ragazzo con il suo nome e mi ha detto di no! Cos'è sta storia che ora é in classe con me?! > 
<Signorina, non ha parlato con me. Se non vuole una nota sul registro, farebbe bene a sedersi e a smetterla con questa sceneggiata... ah e siediti vicino a lui, è l'unico posto libero>
<cosa? Vicino a lui dice? No mi dispiace ma no!>
<ho detto Basta, siediti e non fare storie sennó ti faccio sospendere, ci siamo intese?>
Il mio cervello non riesce a realizzare : la mia sorellastra che è andata via di casa perché non voleva più vedermi, praticamente mi odia; ora, è mia compagna di classe e non solo, deve pure sedersi vicino a me.
Magnifico, ho il presentimento che mi ucciderà prima della fine della lezione.
Alessia si avvicina al banco vicino al mio, butta lo zaino per terra, mi guarda con uno sguardo carico d'odio.
< Sappi, che questo non cambierà niente> sussurra a bassa voce, ma abbastanza alta per sentirla io.
Non capisco che problemi abbia sta ragazza.
< Dopo.> risposi semplicemente e attesi che la campanella suonasse... finalmente l'intervallo.
Alessia fa per andare via, ma la prendo per un braccio.
< Dove vai? Vuoi smetterla di evitarmi?! Siamo praticamente fratelli, affrontami una volta per tutte. È da 8 mesi che praticamente non ci vediamo, non ci sentiamo, anche se prima andavamo d'accordo. Ti decidi a dirmi che problema c'è?>
Tira via il mio braccio e ancora una volta mi rivolge quello sguardo, privo d'amore e pieno d'amarezza.
< Primo punto, non sei stato, non sei e non sarai mai mio fratello, ok? . E il problema che ho, é semplice : il mio problema sei tu Adrian! Non voglio sentirti fiatare va bene? Stammi lontano!>
E se ne andó.
Passarono settimane e io e Alessia non ci parlammo più, la routine era questa: andavamo a scuola, eravamo vicini di banco e non ci consideravamo.
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Pov's Adrian
Bussano alla porta, svegliandomi.
Mi alzo dal letto, metto dei pantaloni dato che non mi sembra il caso di far entrare qualcuno mentre sono in boxer.
<avanti> dico appena mi abbottono i jeans
É mia madre.
< Ciao tesoro. Spero di non averti disturbato ma volevo chiederti, dato che oggi è il compleanno di mio marito e .... mm sua figlia, Alessia, é in classe con te ... bhe se puoi invitarla qui,sta sera e fermarsi anche a dormire. Sarebbe molto felice di passare il proprio compleanno tutti insieme>
Questa donna vuole che suo figlio sia vittima di omicidio... tuttavia, decido di accettare, Alessia ha 17 anni, deve capire che non può continuare a fare cosí.
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Pov's Adrian
Sono in classe , Alessia sta arrivando.
< Ale... Alessia devo chiederti una cosa>
<Adrian, non mi interessa>
<Alessia dai cazzo! Smettila di fare la bambina e ascoltami! Oggi é il compleanno di tuo padre e mi hanno chiesto di invitarti a casa nostra a passare la serata tutti insieme e puoi dormire in camera tua>
Stranamente annuisce , peró senza degnarmi di uno sguardo.
< va bene, ci saró, ma tu non devi parlare a me e io non parlo a te, va bene?>
< se è questo che vuoi, va bene>
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Spazio autrice:
Eccoo il secondo capitolo ragazzuoliii!
Spero vi piacccia!
A domani con il prossimo!
Buona serata♡

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