capitolo 7

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Pov's Alessia
<ma io non ho intenzione di fare sesso con te!> urlo.
<tu no forse, ma io sì>.
Scende dalla moto e mi prende per un braccio.
<non mi toccare!>.
Sento un forte dolore alla pancia, mi ha tirato un calcio.
Gemo dal dolore, cadendo dalla moto.
<penso che questo basti per farti capire che sta sera, comando io>
e ora che cazzo faccio?
Riesco miracolosamente a rialzarmi in piedi .
< S-senti se vuoi,magari ci p-possiamo conoscere, uscire q-qualche volta. Sei un b-bel ragazzo ma per favore
p-portami a casa sta sera>
Imploro con immensa fatica, dato che lo stomaco mi sta facendi ancora male per il calcio.
< Senti non me ne frega un cazzo di conoscerti, è solo una scopata. >
Successivamente mi prende per il braccio e, io, non avendo più forze per opporre resistenze, mi metto a piangere.
Sto per essere violentata.
Chiude la porta a chiave e mi fa sedere sul divano.
<non provare a fuggire, tanto non ci riusciresti e fidati, che dopo ti farei ancora più male. Vado a prendere i preservativi al terzo piano, tu aspettami qui, nel caso te lo stessi chiedendo, c'é l'anti furto attivo, quindi ... beh, mi sa che ti dovrai far scopare per bene> conclude con un ghigno malvagio
Non c'è via di scampo, sono fottuta.
Appena si allontana e io cerco di "abituarmi" all'idea che sta sera soffriró molto, sono ancora vergine, porca puttana.
Appena si allontana, mi ricordo di avere il telefono in tasca!
Magari ho ancora una possibilità.
Chiamo delle mie amiche e anche mia madre, nessuno mi risponde.
L'unica speranza che mi rimane è chiamare lui.
Sta squillando

Pov's Adrian
Cinque minuti dopo esser riuscito ad addormentarmi, il telefono squilla.
Squilla.
Squilla.
E Squilla.
Chi sarà a quest'ora?! Sono ne 4:30 del mattino, che cazzo!
Prendo il telefono e la chiamata é da Alessia.
Cosa faccio?
Apro?
Non apro?
Apro?
Mah sì, apro.
<pronto?>
<Adrian sì grazie al cielo! Non ho molto tempo, se ti mando un indirizzo su whatsapp tu puoi venire? Ti prego ti prego >
Sta piangendo e parla sottovoce.
Il sonno scompare del tutto.
< Cosa succede Alessia?>
< non ho tempo solo poco tempo, al massimo 2 minuti, prima che lui venga, ti prego > dice tra un singhiozzo e l'altro.
<mandami l'indirizzo>
<in realtà, te l'ho già mandato prima di chiamarti, ora vieni per favore>
Non faccio in tempo a rispondere che una sento una voce maschile provenire dall'altra parte del telefono.
<Ehi non piangere, non ti farà male. Ringraziami almeno che mi son preso la briga di trovare i preservativi>
Oddio ma cosa sta succedendo?
Capisco che la mia sorellastra ha messo il telefono in tasca, dato che si sente tutto molto male ma fortunatamente capisco quello che dicono.
Mi metto le scarpe e prendo le chiavi della mia BMW.
Metto il silenzioso così che l'uomo non possa sentire i miei passi e il rumore del motore che si accende.
<va bene, allora facciamo come vuoi tu...posso peró andare in bagno prima? Se vuoi prenditi pure la chiave, non voglio chiudermi dentro. Ho solo bisogno di 5 minuti >
chiede con voce implorante.
<uff, perchè voi puttanelle avete tutte ste richieste? Non posso scoparti in pace che hai sempre qualcosa da ridire. Vai in bagno, io staró fuori dalla porta a controllare. Sbrigati!> tuona la voce dell'uomo.
Ho capito! Alessia sta cercando di guadagnare tempo per far arrivare me prima che lui la stupri!
Premo sull'acceleratore e dò gas sempre di più, controllo l'indirizzo diverse volte.
Sto guidando a 200km/h, sento Alessia che entra in bagno e mi prega di far veloce.
Ancora 5 minuti e saró arrivato.
<ma quanto porca puttana ci metti? Ora esci> sento la voce dell'uomo.
< sì io ... adesso vengo> dice Alessia e scoppia di nuovo in lacrime prima di buttare giù la chiamata.
Ancora 2 minuti. 1 minuto. 30 secondi.
Sono arrivato.
Sento Alessia che urla " sono vergine ti prego" , il ragazzo le tira uno schiaffio e le dice di stare zitta.
Sto figlio di puttana.
Devo avvisare Alessia in qualche modo che io sono arrivato...
Ma certo! Quando eravamo più piccoli, il nostro verso preferito ( che imitavamo sempre ) era quello del gatto.
Ripeto il verso 3-4 volte, sperano che lei se lo ricordi.
Sbircio dalla finestra, indeciso sul da farsi e vedo che sta cercando di spogliarla e lei, non ha forze per opporre resistenza.
Vaffanculo, non ho tempo per trovare un piano.
Tiro un calcio alla finestra con tutta la forza che ho e fortunatamente, si rompe tutta in mille pezzi.
<Adrian!> Alessia urla il mio nome.
<scusa amico ma tu che cazzo fai? Se sei venuto a scopartela, mi dispiace ma non ci son buchi per entrambi. Ora vattene> ghigna.
Non ci vedo più dalla rabbia, li tiro un calcio sulla pancia, fortunatamente ha lasciato Alessia, che si è rivestita velocemente.
Mi tira un pugno sul naso, é piuttosto forte, ma non più di me, se mi sconfigge farà del male ad Alessia. Non posso permetterlo.
Li tiro un calcio in faccia, barcolla all'indietro, un'altro cazzotto nei coglioni ed è a terra, lo prendo per i capelli e li sbatto un paio di volte la testa per terra, finchè vedo che sviene.
Alessia piange e corre ad abbracciarmi.
<Grazie grazie... eri tu che hai fatto il verso del gatto, grazie Adrian , scusa per lo schiaffio in discoteca. Oddio scusa per tutto scusami io non..>
La abbraccio forte.
< non c'é motivo di scusarsi, o forse sì... ma parliamo dopo. Ora dobbiamo chiamate la polizia> mi ringrazia un ultima volta e poi si siede su una sedia, non sta molto bene.
Chiamo la polizia e in 15 minuti sono già qui.
<Prima lo porteremo in ospedale e poi lo arresteremo. Signorina, sarebbe meglio che venisse con noi in ospedale per un controllo e poi la porteremo a casa noi> si rivolge un agente ad Alessia.
< No non ho bisogno, sto bene grazie>
<ti accompagno a casa io > dico
< va bene fate come volete > afferma l'agente prima di entrare nella sua auto e andarsene.
Ci dirigiamo verso la mia auto.
< se per te non é un problema, sta sera vorrei stare a dormire da voi, se non disturbo> chiede e non me la sento di dirle di no.
<certo Alessia, ora peró entriamo > le rivolgo un sorriso.
A metà strada si volta verso di me.
E...

Spazio autrice:
Adoratemi. 2 capitoli in un giorno.
Spero che vi sia piaciuto.
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Ci sentiamo domani mattina, con il continuo 😘

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