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«Ricordi cosa ha scritto tuo padre nella lettera riguardo al posto in cui saresti dovuta andare?» Mi domanda Zayn mentre corriamo lungo un corridoio apparentemente infinito «Ehm, si mi ricordo, perché?» domando con l'affanno dovuto alla corsa «Perché siamo proprio lì.»

Ora riesco a spiegarmi la stranezza di questo posto.
I muri del corridoio sono tappezzati da armi di tutti i tipi e da quadri che raffigurano varie scene militari.
Che ansia.

«Eccoci arrivati» Zayn si blocca di colpo davanti ad una porta nera con affianco, attaccato al muro, un piccolo dispositivo, tipo un cellulare. La porta si apre non appena il ragazzo al mio fianco posa un dito proprio sullo schermo di quell'oggetto.
Entriamo e Zayn chiude la porta allo stesso modo in cui l'ha aperta.
Questa stanza è molto grande, sembra un covo in realtà e l'atmosfera è abbastanza cupa visto l'arredamento scuro.
Ci sono cose tecnologiche ovunque.

Mente mi guardo intorno noto altre porte.
Chissà se sono finte anche quelle.

«Ciao Crystal, finalmente ho il grandissimo privilegio e piacere di conoscerti.» A parlare è stato un uomo a me sconosciuto affiancato da una donna e due ragazzi.
Uno di loro sembra il solito nerd che si vede nei film: occhiali, apparecchio e capelli spettinati e lunghi fin sotto le orecchie. L'altro invece è un ragazzo abbastanza carino, il solito figo palestrato, biondo con gli occhi azzurri, beh che dire, odio queste caratteristiche, preferisco i ragazzi mori.

L'uomo che mi ha parlato invece è alto e muscoloso ed ha i capelli rasati, mentre la donna al suo fianco è bionda con gli occhi verdi.
Sembra una modella.
Credo siano sposati viste le fedi uguali e particolari che hanno al dito.

«Matt, le sono usciti i primi tatuaggi e ha fatto il primo incubo, a me non è successo tutto così in fretta com'è possibile questa cosa?» Zayn rompe il silenzio creatosi, e ciò che dice non fa altro che mettermi ansia.
Cosa significa che a lui non è successo così in fretta?
Anche Zayn è come me?

«È normale. Significa solo che è più forte, Zayn, tu sei così da quando eri bambino, sei nato con alcune di queste caratteristiche, poi evolvendoti ne sono apparse delle nuove, proprio come sta accadendo a lei, mentre gli incubi sono tutti legati all'area 51, riusciremo a fermarli presto.» Sospira affranto e serio l'uomo.

«Io vorrei delle spiegazioni e la prima è: come fate a conoscere il mio nome?» Ho seriamente paura di tutto ciò. «Certo, ti dirò tutto cara. Noi siamo la OOI, un tempo questa organizzazione faceva parte della CIA, poi per svariati motivi che non sto qui a dirti ci siamo separati.
Vedo che indossi l'anello, questo mi fa dedurre che tu sappia già di essere un alieno, proprio come Zayn.»
L'uomo inizia a spiegarmi queste cose e un po' shockata guardo Zayn.

Poi il tipo ricomincia a parlare
«Avete dei poteri diversi, tu il ghiaccio, lui il metallo.
Mi spiego meglio, tu con la tua forza riusciresti a congelare, non solo una persona, ma un intero pianeta, lui invece lo farebbe diventare una statua di metallo, o peggio, lo farebbe sciogliere.
Proprio per questo il suo nome in codice è Kov che in ceco significa metallo, mentre il tuo Ledas in lituano significa ghiaccio, infatti, come puoi ben notare, Ledas è scritto sul tuo anello.
Entrambi provenite dallo stesso pianeta, il pianeta X.
Ti starai chiedendo come faccio a sapere tutto questo giusto?
Beh, tuo padre ha fatto parte della OOI per molto tempo, era il mio più caro amico.» nel ricordare mio padre una nota di tristezza si risveglia in me ma cerco di cacciarla via.
«Con il tempo riuscirai a gestire i tuoi poteri potenziandoli sempre di più, ti serve solo tanto allenamento.
Ovviamente tutto questo servirà a qualcosa.
La CIA tiene nascosto un essere, non conosciamo ancora il suo aspetto, presumiamo che si tratti di un robot e sappiamo solo che dobbiamo distruggerlo visti i ripetuti incidenti che ha causato all'universo negli ultimi tempi e viste anche le minacce che ci hanno fatto, vi vogliono morti e useranno lui per raggiungere il loro obiettivo.
Per fare questo ci servite voi, dovrete essere più uniti che mai» si rivolge a me e a Zayn guardandoci serio.
«Oltre alla questione del robot, mia cara Crystal, c'è anche la questione alieni.
Loro sanno tutto di voi e nascondono quasi tutta la verità nell'area 51, dico quasi perché hanno altre centinaia di covi segreti, ognuno dei quali contiene un indizio, il vostro scopo è quello di fare ciò che vi viene detto in sogno, ricorrendo alle cose che scopriremo fin quando arriveremo all'area 51.
Devi assolutamente diventare più forte.
Ora è meglio farti ambientare un po', Tayler ti accompagnerà a visitare questo posto» Indica il ragazzo biondo. «Prima però ti presento gli altri. Lui è Cameron» Dice indicando il nerd.
«È un hacker molto bravo, il migliore oserei dire. Mentre lei è Amber, mia moglie.» Proprio come pensavo. «Io invece sono Matt.
Altre persone lavorano qui, conoscerai tutti gli altri col tempo, detto questo vado via, ci vediamo dopo ragazzi.» non mi da il tempo di controbattere che sparisce dietro una di quelle misteriose porte.

Tayler si avvicina a me con un sorrisino stampato in volto. «Piacere di conoscerti dolcezza» mi prende la mano e la porta alla sua bocca.
Per fortuna riesco a ritirarla in fretta, sono alquanto disgustata e poi odio questi nomignoli del cazzo. «Uh siamo nervosette qui» lo guardo truce e non rispondo. «Piantala Tay. Crystal vieni, ti mostro io tutto.»
Afferma Cameron per poi sorpassarmi facendomi segno di seguirlo.

Mi mostra la palestra, la cucina e il salone.

Ci sono altre stanze ma mi ha detto che me le mostrerà Matt quando sarà il momento.

Ritorniamo nel posto di prima, la sala computer, l'unica sala che conosco, e troviamo Zayn seduto mentre gioca al cellulare.

«Kov, mostrale tu la sua stanza visto che è vicina alla tua, io vado, ciao ragazzi.»
E anche Cameron va via.

Zayn si alza ed inizia a camminare, senza dirmi nulla, che tipo.
Presumo debba seguirlo.

«La tua stanza è vicina alla mia, Più precisamente sopra. Dovrai passare anche tu attraverso l'armadio, entrare in camera mia e salire al piano di sopra.
Dobbiamo condividere il bagno visto che ce n'è uno ogni due stanze.
Nell'appartamento accanto al nostro invece ci stanno quel coglione di Tay, un ragazzo e una ragazza che conoscerai poi.»
Dice tutto d'un fiato in tono freddo.
È anche lunatico.

«Okay»

«Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere.»
Mentre parla attraversiamo l'armadio, entriamo in camera sua e saliamo le scale, di botto si ferma davanti ad una porta.
«Siamo arrivati, il codice per entrare è 1112, ora vado in camera mia»
Gira i tacchi e se ne va

Oltre che lunatico è anche strano, misterioso e riservato, però devo dire che ha il suo fascino, mi attira molto.
Voglio conoscerlo meglio.

Vengo distratta dal bagliore che appare sulle mie mani.
Altri disegni di ghiaccio stanno apparendo sulla mia pelle e da quello che ho capito dovrò farci l'abitudine.

SPAZIO AUTRICE
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere nei commenti e scusate per eventuali errori!
~Rury ♥️

Al centro di me Z.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora