Hiccup
Questa è Berk.
È 12 giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di morire di freddo, si trova esattamente sul meridiano della miseria. Il mio villaggio, in una parola: solido, ed è qui da 7 generazioni, ma ogni singola costruzione è nuova. Abbiamo la pesca, la caccia e un incantevole vista del tramonto, l'unico problema sono le infestazioni: in molti posti hanno topi, zanzare, noi abbiamo... i draghi!
Quella che vi sto per raccontare è una storia alquanto bizzarra, una storia piena di intrighi, tradimenti, amori e amicizie. Una storia particolare, alla quale beh, potete anche non credere. La storia che ha cambiato la vita a 6 ragazzi, fra i quali ci sono io.
Mi chiamo Hiccup Haddock, ho 19 anni e sono un vichingo. Molti di voi mi conosceranno per via del mio drago, Sdentato, e la nostra storia di 4 anni fa. Da quando c'è lui, la mia vita è completamente cambiata, o così pensavo fino ad ora. Pensavo che non ci potessero più essere cambiamenti così radicali, eppure mi ritrovo qui, a parlarvi di questa nuova avventura nelle lande desolate del meridiano della miseria.
Da quando i draghi sono entrati a far parte della nostra vita attivamente, io mi sono ritrovato in mezzo a una bufera di gente che mi acclamava e mi elogiava in tutti i modi. Non penso di essermi ancora abituato a tutte queste attenzioni, nonostante siano passati 4 anni e io sia destinato a diventare capo di Berk. Però in mezzo a tutte quelle attenzioni, sono riuscito anche a trovarmi un gruppo di amici sinceri, a volte un po' stupidi e orgogliosi ((ma alla fine siamo vichinghi, cosa volete farci)). Siamo sempre stati noi 6, fin da quando posso ricordarmi. Certo, ognuno è arrivato nel gruppo a suo tempo, non siamo stati veloci come quei bambini che dicono "Ei, diventiamo amici!". No, assolutamente. Fra di noi c'è sempre stata competizione, e ovviamente io sono sempre stato quello che perdeva sempre. Poi, ogni tanto, in questa competizione perenne, trovavamo anche qualche minuto per ridere e scherzare, o parlare di Skaracchio che la notte rincorre l'albino del gruppo che era entrato nella sua bottega a rubargli una delle sue tante mani. Non siamo mai stato un gruppo convenzionale. Siamo strani, proprio come la nostra terra e la nostra storia
"EI HADDOCK, STAI UN PO' ATTENTO, PER ODINO!"
"Si è di nuovo incantato a fissare il vuoto!"
"Sembra che stia dormendo ad occhi aperti!"
Le loro voci mi risvegliano dal mio apparente sonno, mentre gli abitanti di Berk, riuniti nelle tribune dell'Arena, esultano come degli ossessi alla vista della mora che, come al solito, approfittando della distrazione dei suoi avversari che si sono fermati per prendere in giro il qui presente vichingo, butta la pecora nera nella sua cesta, segnando gli ultimi punti che le servivano per ottenere l'ennesima vittoria nel campionato delle Corse di Draghi.
"E la campionessa indiscussa è Sofia Cross, con la sua draghessa Celeste!" annuncia mio padre, indicando Sofia, che con il suo caloroso e tagliente sorriso, saluta la folla in delirio, mentre atterra con Celeste di fianco alla sua cesta, facendo un inchino teatrale, dal quale si alza il boato del pubblico. Lei ovviamente, come al suo solito, si prende tutti i complimenti e le urla della folla, come se non avesse già un ego abbastanza grande.
Sofia Cross.
Rimango a fissarla, ignorando le continue risate dietro di me di Thomas, Jack e Claudia che ancora continuano a rinfacciarmi il fatto che per la milionesima volta mi sono incantato.
La pittura rosa sul viso pallido le si è leggermente sciolta lungo le guance, mentre gli occhioni marroni scrutano la folla, per poi spostarsi verso di noi. Sorride a Claudia, come al suo solito, per poi guardarmi con la coda dell'occhio. Appena appoggia il suo sguardo su di me, qualcosa in lei cambia. Infatti assottiglia lo sguardo, mentre le si spegne il sorriso. Mi lancia un'occhiata carica di odio, facendomi rabbrividire.
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Dusk till Dawn|| Hiccofy
Fanfiction[storia con finale aperto, chissà se continueró] 《"Hai ragione." fa una pausa, alzando lo sguardo su di me e recuperando fuori una freccia dalla faretra, puntandomela contro. Cerco di non mostrare la paura, concentrandomi sul fatto che non ha grinta...