Capitolo 12

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Hiccup

Dopo lo stupore momentaneo subentra immediatamente il disgusto sul suo viso. Fa un cenno con il capo e Celestial dietro di lei riaccende il bivacco che poco prima stava illuminando la grotta. Spengo la spada, abbassandola.

"Sapevo che eri tu."
"Ero io?" dice lei scocciata, lanciando l'arco su un mucchio di paglia lì vicino.
"Appena Tyvol mi ha parlato di come il Tyv Noctis agiva ho capito che eri tu, o almeno, ho capito che il drago che usava era una Furia Buia e gli unici due che ne hanno addestrata una siamo io e te, quindi o era una persona completamente nuova e a quel punto avrei voluto trovarla per capire se veramente ci fosse un altro esemplare oppure eri tu e dovevo trovarti. Sofia sul serio ti sei ridotta a rubare? Potevi...potevi tornare a Berk, ti avrei aiutata"
"Devo ricordarti che mi hai bandita, testa di cazzo?"
"Devo ricordarti che sei tu che hai voluto essere bandita, cara?"

Si gira verso di me e mi lancia un'occhiata trucida, ma stavolta al contrario di come ho sempre fatto reggo il suo sguardo, seriamente. Si avvicina in fretta fino a essere a qualche centimetro da me e mi punta un dito contro il petto.

"Se sei venuto qui a fare il sarcastico come al tuo solito puoi anche alzare il tuo culo in volo e andartene fuori dal cazzo perchè non ci tengo ad avere a che fare con te di nuovo. Questi sei mesi senza di te sono stati terapeutici. Quindi prendi il tuo maledetto rettile e vattene"
"Pensi che per me siano stati mesi brutti senza le tue fottute prese per il culo, Cross? Berk si è ripresa dal casino che tu hai combinato, anche se le morti che tu hai causato non torneranno."
"Vattene, fai più bella figura."
"No, perchè..." deglutisco, cercando un minimo di quel coraggio che qualche mese prima mi aveva dato la forza di dichiararmi. "Perchè ho scoperto che senza quelle prese per il culo non riesco a vivere."

Al contrario di sei mesi fa Sofia non ha alcuna reazione alla cosa e sbuffa, scocciata. Si allontana e torna a sistemare un paio di cose sparse in giro, senza rivolgermi più un solo sguardo.

"Allora ricapitoliamo: tu mi hai seguita fin qui per dirmi <NO TI PREGO NON FARE LA LADRA E' SBAGLIATO, POTEVI TORNARE DA ME TI AVREI AIUTATA, ma mi fai schifo perchè mi sfottevi hai ucciso della gente, dei draghi, però non so vivere senza di te!!!>. Se fossi in te, Haddock, me ne tornerei a casa e imparerei cosa è la coerenza, perchè tu non hai la minima idea di cosa sia."

Non so cosa dire se non che ha ragione. Nell'ultimo periodo c'è sempre stato questo conflitto fra parti che lei ha descritto così chiaramente che mi ha portato quasi alla follia. Passavo dal desiderio di ritrovarla, aiutarla, farla tornare da me a odiarla con tutto me stesso per ciò che ci aveva fatto. Mi predo qualche minuto per guardarla dopo così tanto tempo che non la vedo mentre cerco di mettere apposto i pensieri. Non si è alzata di un millimetro dall'ultima volta. La coda alta segue fluidamente i movimenti della ragazza, cadendo delicata sulla schiena. Noto subito cosa intendesse Tyvol quando mi disse che erano state rubate parti di armature e divise, perchè la divisa che Sofia ha indosso è tutta un'accozzaglia unica di roba. Ha ancora i vecchi stivali di un tempo, ma la vecchia armatura di cuoio che prima le prendeva tutto il busto è stata cambiata con una semplice maglia con una sola manica fatta a intreccio. La gonna le arriva a metà coscia, è la solita di sempre anche se sì è scolorita, come la pelle di lei che ora è pù candida di quando abitava a Berk. Leva in pochi passaggi le protezioni di cuoio sulle braccia e le getta vicine all'arco, sistemando la coda.

"Sei ancora qui?"
"Ti ricordi quando ci siamo incontrati la prima volta?" dico a bassa voce, mentre passo una mano delicatamente sul muso di Celestial che si è avvicinata, fissandomi con i suoi occhioni blu. Sofia si blocca, dandomi le spalle.  La vedo stringere i pugni e prendere un respiro profondo, come se stesse cercando in tutti i modi di trattenersi dal tirarmi un cartone dritto in faccia. Per un attimo risento quel coraggio che era dentro di me il giorno in cui mi dichiarai, più di sei mesi fa e mi avvicino lentamente, senza farmi notare.

Dusk till Dawn|| HiccofyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora