CAPITOLO 21

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POV'S LEA

Dopo aver risposto a quasi tutte le domande, vado in camera mia e mi siedo sul letto, devo pensare a qualcosa. Aron e Lucy hanno rovinato tutto.

Ho preso il telefono di Harry, così potrò chiamare Riccardo senza far sapere alla polizia della chiamata, ci mettiamo d'accordo, ci rivedremo stasera tardi al molo.

A notte fonda, quando sento tutti dormire, scendo più lentamente possibile, esco e raggiungo il molo, lo vedo seduto su una panchina, appena mi scorge si alza in piedi e tuona minaccioso:

"hai chiamato tu vero quegli sbirri?"

Faccio due passi indietro, timorosa,

"no, Riccardo, loro mi controllano da vicino, ma se l’avessi saputo non ti avrei fatto venire." Dico giustificandomi.

"Va bene, proverò a crederti. Ora devi cercare di darmi tremila euro" dice, andando verso la panchina.

"Tremila?" Chiedo, scioccata e poi avvicinandomi a lui continuo:

"Prima mi devi parlare di Teresa."

"Che vuoi che ti dica? Lavora nel nightclub e ha bisogno dei tuoi soldi" dice, alzando lo sguardo per fissarmi.

"Non riesco a trovare tremila euro, Riccardo!" Esclamo, scuotendo la testa per quanto mi sta chiedendo.

"Se vuoi aiutare la tua amica... Ti do un giorno, Lea, non di più." Mi dice andando via.

Sbuffo, asciugandomi una lacrima che è caduta sul mio viso, ritorno a casa silenziosamente e mi rimetto al caldo nel mio letto. Mi chiedo chi possa avergli detto che mi trovavo al molo stamani, può essere stato Harry, sì in casa c'eravamo solo noi e Rosario.

Mi sveglio con i raggi del sole sul viso, scendo per fare colazione, ma mi sorprendo quando nessuno mi fa nuove domande, forse le risposte di ieri sono state sufficienti.

"Piccola, come si chiamava quel uomo che stava parlando con te?"

Chiede papà, mi sembrava strano che non mi avessero chiesto nulla. Non rispondo e lui si alza da tavola infastidito, mamma lo segue. Guardo di sottecchi Harry, lo vedo dispiaciuto, apre la bocca, ma non emette nessun suono.

"Cosa vuoi dirmi Harry" Lo incoraggio, bevendo un sorso di succo di frutta. Lui alza la testa, stupito dalle mie parole, ma la riabbassa subito e dice:

"vedi Lea... Mi dispiace è che… in realtà sono stato... Io ad avvisare... I poliziotti."

"Ehi, Harry non fa niente, è passato." Dico sorridendo e lui ricambia. Dopo mangiato, decido di tornare in camera mia, visto che non sto più andando a scuola.

Sento bussare alla porta, entra mamma e dice sorridendomi:

"piccola, volevo avvisarti che stasera ci sarà una cena, verrà il nonno." Annuisco e va via.

Dopo aver deciso il vestito da indossare, scendo giù, saluto il nonno, che mi regala uno dei suoi splendidi sorrisi, "sei bellissima tesoro" si complimenta, stampandomi un bacio sulla fronte, sorrido e mi siedo a tavola.

Dopo aver finito di cenare, il nonno si alza e viene verso di me facendomi alzare, mi porge una scatola e dice:

 "piccola, nonna ha voluto conservare per te un regalo, ho promesso che appena saresti tornata te lo avrei dato."

L'apro, è una meravigliosa collana di pietre, piccole lacrime scendono sul mio volto, lo abbraccio e lo stringo forte a me. Ho quasi paura di svegliarmi da un momento all'altro e ritrovarmi di nuovo in quel posto e che questo sia solo uno splendido sogno, ma fortunatamente, è la realtà ed io sono qui, di nuovo con la mia famiglia.

POSY AUTRICE
Eccoci con un nuovo capitolo, spero che vi sta piacendo questa storia.
Chi è Teresa? È solo una sua cara amica? È Riccardo cosa farà quando Lea gli darà i tremila euro?
Ho aggiornato in anticipo è quando ho tempo aggiorno due volte a settimana.
BACI

-F

~The Dark Of My Days~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora